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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Pasta e fagioli...calda o fredda

Cucina estiva ed invernale.... Occorrono: 1 barattolo di fagioli borlotti già cotti. 1 barattolo di fagioli cannellini già cotti ( possono essere utilizzati o solo borlotti e solo cannellini a seconda i gusti). 1 spicchio d'aglio. 1/2 cipolla. 2 foglie d'alloro. 1/2 bottiglia passata pomodoro. 100g. di Pasta ditali o quella che si preferisce. Olio d'oliva q.b. Sale q.b. Pepe q.b. ( per 4 persone) Preparazione: Preparare il soffritto con l'aglio e la cipolla. Frullare 1 barattolo di fagioli. Quando la cipolla e l'aglio sono imbionditi aggiungere i fagioli sgocciolati Far insaporire qualche minuto. Aggiungere la passata di pomodoro, sale, pepe e le fogli d'alloro. Coprire con un paio di bicchieri d'acqua e lasciar bollire per una ventina di minuti ( se l'acqua è poca se ne aggiunge ancora). Aggiungere la pasta e far cuocere a fuoco lento. Quando la pasta è pronta lasciar riposare una diecina di minuti e servirla. Suggerimenti di

Il Ponte di Genova....insegna

Eccolo! Forte e svettante come la freccia lanciata da un arco, potente come lo scafo di una nave, il ponte di Genova ideato da Renzo Piano sulle rovine del Ponte Morandi. Gli ultimi 44 metri sono stati innalzati, la determinazione, la competenza, il coraggio hanno vinto. In questi tempi bui e duri del Coronavirus i Genovesi hanno continuato, passo dopo passo, con la caparbietà, l'intelligenza e la solidarietà di cui sono pieni dentro all'anima. Imperversa  il Coronavirus e loro continuano a lavorare, a tirar su pezzi di cemento, reagiscono alla positività di uno di loro al maledetto virus rafforzando le misure di sicurezza, ma vanno avanti non si fermano, hanno ben chiaro il traguardo: il ponte deve ritornare a collegare Ponente e Levante. Dopo il crollo del 14 agosto 2018, tanto irreale da sembrare la sequenza di un film e non la realtà tragica definita da 43 morti, il ponte si staglia nel cielo di Genova. Marco Bucci , il Sindaco di Genova,  forse guarderà quest'opera co

Il Cinema ferito guarirà

Passo da un canale all' altro, cerco un film che mi  inchiodi , mi appassioni, mi faccia sognare, pensare e illudere di essere in una sala cinematografica, in quella oscurità che rende complici gli spettatori. Mi fermo davanti alla maschera inimitabile di Totò, è così straordinariamente moderna la sua recitazione, che per un attimo, in questo mondo sospeso, penso sia ancora vivo. Mi compare il viso luminoso e perfetto di Grace Kelly insieme all'insuperabile  Cary Grant, riconosco subito" Caccia al ladro", senza cinema non si può vivere.... aspetto di assaporare  il cinema di " Effetto Notte" condotto e ideato da Fabio Falzone. Non si è fermato questo appuntamento imperdibile su TV2000 , si è bloccato il cinema, si sono chiuse le sale cinematografiche, non ci sarà il Festival di Cannes,  ma " Effetto Notte", continua ad accompagnare chi ama il cinema con le sue interviste a personaggi attori, registi, scrittori, che ci raccontano il cinema e la lo

Un 25 aprile....diverso

Siamo chiusi, confinati, prigionieri, limitati nella nostra libertà, sembra che solo adesso capiamo cosa significhi entrare ed uscire di casa quando e come vogliamo, incontrare chi amiamo, abbracciare, stringerci la mano, gesti consueti che ore non possiamo fare ....c'è il Coronavirus, l'epidemia, un nemico pericoloso. La mia generazione, e quelle a seguire, non hanno vissuto la guerra, ce l'hanno raccontata i nostri genitori, l'abbiamo studiata, abbiamo imparato che la privazione della libertà si è unita alle bombe, alla fame, all'orrore di combattere  uno contro l'altro... Adesso è diverso, il pericolo è comune, ci chiedono di pazientare. Il 25 aprile è alle porte , la liberazione, la vittoria degli italiani, dei  partigiani, di chi alla libertà non ha mai voluto rinunciare a costo della vita, si celebra la vittoria degli esseri umani.  Gli Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi  ce lo ricordano, da Sussisa , una frazione di Sori ad un tiro di schi

Favole di Framura

Affondare il naso in un libro, immergermi nelle sue pagine è stato per me un piacere fin da quando ero piccola. Ho sempre amato le favole che mi venivano raccontate e la scoperta di poterle leggere da sola è stata una conquista. Man mano che crescevo ho divorato moltissime libri, imparavo, viaggiavo, mi immedesimavo o mi allontanavo da quello che leggevo, i libri sono stati i miei primi maestri nell'arte dello scrivere, mi hanno fatto rispettare il valore della parola scritta: la definizione e la magia di come il pensiero prende corpo. Non ho mai smesso di leggere anche se, quando il lavoro incombeva, era difficile, inutile dire che in questi giorni di Coronavirus, con il molto tempo a disposizione, non potendo andare al cinema, un'altra mia passione, i libri l'hanno fatta da padrone. Ho goduto molto della lettura, anzi della  rilettura di due libri :  "Favole di Framura"  di Elena Pongiglione e "Una storia di amore e di tenebra" di Amos Oz.  Mettendo

I bambini ..... verso la fase 2 del Coronavirus

Non ho più incontrato i bambini artisti che disegnavano con il gessetto sul viottolo che conduce a casa mia come ho raccontato nel precedente pezzo "I bambini ...al tempo del Coronavirus". Ma ho "incontrato" un altro loro disegno bellissimo: un fenicottero? una cicogna? Mi colpisce di nuovo il tratto armonioso, preciso, allegro. Un augurio per trainare la risalita, l'uscita da questo periodo complicato e buio. L'altro giorno, mentre ero in fila per entrare in un negozio di casalinghi,  una signora raccontava al telefono : "mio figlio non vuole più giocare  con la station wagon, la odia, eppure l'adorava...." . La mia amica Silvia Palleschi mi ha raccontato la scena strappacuore del nipotino che vedendola dal balcone, mentre andava a far la spesa, urlava piangendo : " sali ti prego, sali...." un ragazzo che passava, commosso, si è fermato: "Ma non puoi salire un attimo?" le ha detto. No, non si può, bisogna rispettare le re

Il blog viaggia veloce....

Il blog sta viaggiando e moltissimi "viaggiatori" ( 4.400 visualizzazioni in poco più di cinque mesi), attenti lettori, partecipano a questo viaggio...amici, sconosciuti, curiosi e i numerosi messaggi di stima, di interesse, di stupore e di affetto, a volte di divertimento  per quello  che viene letto, mi avvolgono e mi spronano a continuare questa avventura....  e quindi Grazie! Il viaggio è diventato veloce, funzionale e spontaneo, partito da chi già mi conosceva e stimava e si è esteso a chi, casualmente o attraverso il passaparola, si è imbattuto nel blog, si è interessato, ha apprezzato la scrittura, il racconto reale e veritiero di vita vissuta  o l'emozione, altrettanto vera, dei sentimenti, dei ricordi, ha condiviso le mie passioni, come il cinema. Un racconto che prosegue ...il viaggio continua  con  i "viaggiatori" che, spero,  continuino  ad apprezzarlo ad amarlo, ad interessarsi diventandone i protagonisti.....

Raimondo Vianello......un gran signore.

Mio padre frequentò "l'illustre" liceo Torquato Tasso di Roma dove conseguì la maturità classica. Mi raccontava spesso che nella sua classe i suoi compagni erano Vittorio Gassman, l'insuperabile Mattatore,  Raimondo Vianello, l'indimenticato ed amatissimo attore scomparso il 15 aprile di dieci anni fa,  Luigi Squarzina, famoso drammaturgo e regista teatrale...insomma una classe di ferro! Il racconto proseguiva con il ricordo di come Gassman fosse imbattibile  in italiano, solo Squarzina riusciva a tenergli il passo, e di quanto fosse  spiritoso Raimondo Vianello specializzato nel fare ridere i compagni. Papà era del 1921 e ricordava il clima che si era instaurato fra loro compagni con grande piacere, il rapporto amicale era tale che proseguì anche quando ognuno prese la propria  strada, conservando l'abitudine di riunirsi per le cene di classe fino a poco tempo prima che Vittorio Gassman morisse. Una sua frase ricorrente, parlando di Raimondo Vianello ( ma an

Gemelli Perfetti....dietro le quinte di "Uno Mattina"

Un messaggio di auguri, come quello che ho ricevuto a Pasqua da Roberto e Tony Messina, due gemelli di Palermo, non è solo una convenzione, ma  un modo di ricordarsi e di sentirsi vicini, perchè anche se ci si incontra per poche ore, come accadeva spesso nel mio lavoro, rimane un ricordo sinceramente amichevole, basato sulla stima, svuotato da ipocrisie. Ho sempre tenuto conto di questi valori nelle mie interviste, e ogni volta che compaiono amici sparsi in ogni angolo d'Italia sento che ho fatto un buon lavoro. Ero andata, tre anni fa, a Palermo per realizzare un servizio sui fratelli gemelli  per "Uno Mattina". La storia era particolare. Roberto e Antonino (Tony),  gemelli monozigoti,  cinquantenni, si erano sposati, poco più che ventenni, con due gemelle monozigote Maria Grazia e Rita Maria assolutamente identiche con la loro bellezza palermitana come identici sono loro. Faticavo a distinguere uno dall'altro (nella foto fanno in modo di avere qualche particolar

DOC - Nelle tue mani (....continua....)

Anche la puntata di ieri, giovedì 9 aprile, della serie televisiva DOC- Nelle tue mani, in onda  su Rai 1,  ha fatto centro sfiorando gli  8.300.000  spettatori con uno share del 30%. Oltre la bravura di Luca Argentero e di tutto il cast, credo che buona parte del successo sia da attribuire al modo in cui il regista Jan Maria Michelini accompagna la storia e dirige gli attori creando un film, più che una fiction. E' nota la sua collaborazione con  Ron Haward , in Angeli e Demoni e quella, già citata, con Mel Gibson in Passion, che lo hanno reso  regista  abile e richiestissimo. E chissà se anche il suo avvicinamento alla fede, come lui stesso ha raccontato, non gli abbia dato una marcia in più in questa raffinata ricerca stilistica. Trascinante anche la colonna sonora di Paolo Silvestri che sottolinea non solo il dramma della storia, ma anche l'attenzione del medico verso il paziente, quel particolare, che fa arrivare alla giusta diagnosi: l'intuito diagnostico dei grandi

Mascherine e.....fiori al tempo del Coronavirus

Il fioraio ha ricoperto il suo banco, solitamente pieno di fiori e piante colorate, con dei teli neri, quasi un lutto. Ed in fondo è proprio un lutto. "I fiori non sono necessari", è stato detto ed allora al macero piante di orchidee, viole, gigli, rose  di tutto di più. Ci sono esigenze più importanti, è vero, ma è triste. Mi allontano, nella città vuota  molti sono "mascherati" altri no, incontro una vicina che mi saluta, stento un attimo a riconoscerla, poi le dico sorridendo : " è difficile riconoscersi dietro le mascherine"....Sempre più distanze fra noi e gli altri per combattere questo terribile virus... L'Organizzazione mondiale della Sanità, continua a dichiarare quello che ha detto fin dall'inizio dello scoppio dell'epidemia del Coronavirus: le mascherine chirurgiche servono a poco per le persone comuni, (indispensabili per gli operatori sanitari e per chi lavora a stretto contatto) serve  di più  mantenere la distanza di sicurezza c

Il Risotto della Mamma

Suggerimenti di fine serata ......dalle cucine di Maria Antonietta, "Antonia" Occorrono: 1/2 Cipolla. 1 Spicchio d'aglio. 1 Carota. 1 Sedano. 300g  Carne macinata. 300g d Riso ( carnaroli). 1 Mozzarella. 1 Uovo. 1/2 Bottiglia di passata di pomodoro. 1/2 Dado di carne o vegetale. Parmigiano q.b. Sale q.b. Pepe q.b. Olio q.b. Preparazione: Preparare un soffritto con mezza cipolla,carota, sedano e uno spicchio d'aglio tagliato tutto finissimo. Aggiungere al soffritto la carne macinata . Versare mezza bottiglia di passata di pomodoro. Far cuocere il ragù per per 30/40 minuti aggiungendo sale e pepe. Una volta cotto rompere un uovo nel ragù e amalgamare bene. Preparare in un pentolino del  brodo con il dado di carne o vegetale Mettere in un tegame abbastanza alto, con un pò d'olio, il riso e far tostare.  Aggiungere con un mestolo il brodo nel riso, continuare ad aggiungere  man mano che il brodo si assorbe. A metà cottura de

DOC - Nelle tue mani

Ho fatto parte degli 8.044.000 spettatori che hanno seguito la serie televisiva Doc -  Nelle tue mani, su Rai 1, giovedì scorso. Non avevo visto la prima puntata, recuperata poi su Raiplay, ma la seconda mi ha incollata allo schermo. La serie, una storia vera raccontata nel libro " Meno dodici" di Pierdante Piccioni, Primario del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Lodi, e di Pierangelo Sapegno, edito da Mondadori, racconta il dramma di un medico che perde la memoria a causa di un malaugurato incidente: dodici anni della sua vita vengono cancellati. Andrea Fanti, il Primario interpretato nella fiction da Luca Argentero, bravo a tal punto da superare la sua bellezza, subisce anche un cambiamento della sua personalità. Da Primario eccellente, ma intransigente, dal carattere scorbutico con i suoi allievi e pazienti ( tanto più con i parenti) diventa un medico attento alla psicologia del paziente. Lo sconosciuto terreno del cervello e dell'animo umano, la capacità di rimaner

Monteverde... al tempo del Coronavirus

A pochi passi da casa mia si staglia Villa Pamphili  e, uscendo per la spesa, non riesco a non voltare lo sguardo. E' sbarrata, aspettando tempi migliori. Mi mancano quelle lunghe camminate veloci che facevo quasi ogni giorno, gli alberi che conoscevo uno per uno, il lago che indicava la fine del percorso della camminata, i cigni, le anatre, le papere. Chissà cosa fanno ora che non ci sono i bambini che gettano loro il pane. Quel cancello si spalancherà di nuovo, lo so, per ora devo farne a meno. Mi avvio all'edicola,Gianmarco, il titolare, con la solita compostezza  e gentilezza, mi tende il giornale. Gli chiedo notizie della moglie Vinci e delle bambine. "Tutto a posto" risponde con un sorriso dietro la mascherina, ma si sente che il cuore è pesante. Prima divideva il lavoro con Vinci, lei la mattina , lui il pomeriggio, ora Vinci si deve occupare delle bambine a casa. Entrambi con un'educazione rara , ci scambiamo spesso opinioni e chiacchiere sulla vita, con

Pancake.......al tempo del Coronavirus

Questa ricetta, consigliatami dalla mia amica Silvia Palleschi, oltre ad essere semplice e squisita, mi è sembrata molto adatta di questi tempi . Infatti viene utilizzato il bicarbonato al posto del levito,  introvabile nei Supermercati per la grande richiesta.  In questo periodo di quarantena  causa Coronavirus, tutti preparano dolci! Occorrono: 150 g. di Farina tipo 00. 2 Uova. 1 Cucchiaino di Bicarbonato di sodio. 150 ml di latte 40 g. di Zucchero. Sale ( un pizzico). 30 g di Burro. Preparazione: Separate i tuorli dagli albumi. In una terrina mettete la farina, lo zucchero, il bicarbonato. Aggiungete il burro fuso e il latte, da versare un po' alla volta, mentre mescolate con una frustra, in modo da non formare grumi. Montare a neve gli albumi. Ottenuta una pastella , aggiungete i tuorli e gli albumi mescolando con una spatola verso l'alto. Ungete una padella antiaderente con il burro. Fatela riscaldare e mettete la pastella ( non tanta)  con il mest