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Favole di Framura

Affondare il naso in un libro, immergermi nelle sue pagine è stato per me un piacere fin da quando ero piccola. Ho sempre amato le favole che mi venivano raccontate e la scoperta di poterle leggere da sola è stata una conquista. Man mano che crescevo ho divorato moltissime libri, imparavo, viaggiavo, mi immedesimavo o mi allontanavo da quello che leggevo, i libri sono stati i miei primi maestri nell'arte dello scrivere, mi hanno fatto rispettare il valore della parola scritta: la definizione e la magia di come il pensiero prende corpo. Non ho mai smesso di leggere anche se, quando il lavoro incombeva, era difficile, inutile dire che in questi giorni di Coronavirus, con il molto tempo a disposizione, non potendo andare al cinema, un'altra mia passione, i libri l'hanno fatta da padrone.
Ho goduto molto della lettura, anzi della  rilettura di due libri : "Favole di Framura" di Elena Pongiglione e "Una storia di amore e di tenebra" di Amos Oz. 
Mettendo in ordine la libreria,  mi sono capitati nelle mani quasi contemporaneamente. E non è un caso. Perchè nella loro estrema diversità possiedono entrambi una profondità e sincerità di linguaggio e insegnano.
Ho già avuto occasione di parlare in questo blog di "Favole di Framura" di Elena Pongiglione, scrittrice, pittrice, illustratrice, diventata per me nel corso degli anni un'amica preziosa e insostituibile ( avevo conosciuto in Rai suo marito il grande Claudio G. Fava, giornalista, scrittore, critico cinematografico). Ma rileggere il libro mi ha fatto di nuovo assaporare la bellezza di quelle favole. La capacità di raccontare, l'ironia, la profondità di ogni racconto rivelano la straordinaria conoscenza dell'animo umano della scrittrice e la spinta positiva nei confronti della vita.
La lettera di Italo Calvino che accompagna il libro rivela la bellezza del libro: "....ho letto le fiabe e mi paiono belle e originali, con una gran vivacità stilistica e ricchezza di trovate....Ho gustato molto il linguaggio che mi ha dato il sapore del parlato dialettale e popolare...."
Il bene e il male sono sempre raccontati senza retorica, e la morale della favola, come dice  nella "Storia dei tre gatti suonatori" Teodora la Repezzina , arrivata in soccorso dei tre gatti  " vi renderò bene per bene", si mischia con l'ironia delle battute e il movimento dei disegni realizzati dalla Pongi, illustratrice raffinata ed abile di moltissimi libri per bambini, trascinano nella favola come in un cartone animato. Si ride, si sogna ci si diverte e si pensa, proprio come nelle favole che si rispettino. Originale ed utilissimo il glossario a fondo libro che traduce in italiano i termini genovesi, indispensabili nel racconto perchè rendono la favola più succosa ed immediata.
Disponibile su Amazon.
 "Una storia di amore e di tenebra", un libro  straordinario di uno dei più grandi scrittori del mondo. 
Amos Oz racconta la vita sua e della sua famiglia durante la persecuzione ebrea. L'avevo letto alcuni anni fa, e allo stesso modo di allora, rileggendolo, mi ha colpito la pacatezza del racconto, quell'aggrapparsi  alla normalità delle piccole cose al  valore della cultura, del leggere , dell'educazione per superare la mostruosità di quel periodo.
Il libro prosegue con il racconto della nascita dei due Stati, quello palestinese e quello ebraico, proposta approvata all'Assemblea Generale dell'Onu, a Lake Sucess nel 1947, una gioia subito travolta dallo scoppio quasi immediato del conflitto arabo israeliano che portò altri orrori senza fine. Amos Oz , l'immenso scrittore, descrive gli avvenimenti e le emozioni  con un dolore trattenuto, con la capacità di portarti in quell'inferno quasi per mano e con delicatezza arrivando a scrivere, in "Contro il fanatismo", uno dei suoi  pensieri più sublimi: " Ritengo che l'essenza del fanatismo stia nel desiderio di costringere gli altri a cambiare . Quell'inclinazione comune a rendere migliore il tuo vicino, ad educare il tuo coniuge, programmare tuo figlio, raddrizzare il fratello piuttosto che lasciarli vivere."








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