Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2020

Tenet

Nel titolo dello spettacolare "Tenet" del regista Christopher Nolan ( che ha scritto anche la sceneggiatura) c'è il senso del film: è una parola che si può leggere nello stesso modo da sinistra a destra e da destra a sinistra. Si chiama palindromo. La trama del film , una storia in cui si mischiano fantascienza, spionaggio, in un viaggio nel tempo che non è più tempo, un incrocio fra presente, passato e futuro, è complicata da seguire e questo può causare qualche fastidio, ma poi ti abbandoni al fascino delle immagini, degli effetti spettacolari, della musica, della recitazione perfetta. John David Washington (figlio di Denzel Washington)  Robert Pattinson, Kenneth Branagh, gareggiano per bravura, spicca il " medaglione" del magistrale Michael Caine, brava anche Elizabeth Debicki e tutto il cast. Il disagio iniziale (almeno il mio) si stempera e si dimentica nel godere di un cinema grandioso di cui Christopher Nolan è maestro. Il film ha un grande compito: ripor

In via dei matti numero zero.....

La casa è una seconda pelle, apriamo la porta, la chiudiamo ed entriamo nel nostro regno, fuori chi non amiamo, gli scocciatori, i lamentosi, i pessimisti, dentro chi amiamo, chi ci fa sorridere, con gli oggetti che raccontano la nostra vita, i nostri libri, le nostre carte..... "Era una casa molto carina, senza soffitto senza cucina, non si poteva entrarci dentro perchè non c'era il pavimento Ma era bella, bella davvero in via dei matti numero zero....." Cantava il bravo Sergio Endrigo, alla fine degli anni sessanta, una bella, famosa e spiritosa canzone, " La casa", l'elogio della casa, del pensarla come vuoi. Sì perchè la casa racchiude anche la bellezza dei nostri sogni e l'originalità sia la benvenuta. " Casa mia, casa mia , pur piccina che tu sia tu mi sembri una badia ( abbazia)...." mi cantilenava la nonna, a significare che anche la casa più piccola può sembrare grande e imponente coma un'abbazia se la si ama.... Gli irrefrenabili

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1

Biciclettate, amici, vento, mare....a Fregene

Il rumore della ruota della bicicletta, discreto e musicale, mentre pedalo lungo la strada che arriva al mare, l'odore forte e tenace dei pini che gareggia con quello intenso e salino del mare, il vento che solleva dal caldo come una carezza amica, mi avvolgono come mi avvolge l'amicizia profonda, leale, attenta di Monica e Carlo. Ho goduto, per alcuni giorni, della loro ospitalità, nella bella villa di Fregene. La parola "vacanza" assume un senso speciale in questo periodo, si esce affamati di libertà da una quarantena faticosa, improvvisa, alla quale siamo stati giustamente sottoposti, la cautela deve continuare, ed allora "vacanza" diventa non solo il rapporto con la natura, il viaggio, il divertimento, ma si cerca il tepore degli amici, troppo spesso relegati a contatti telefonici. Monica e Carlo sanno rendere le giornate, fatte di tante piccole cose, perfette con la loro intelligente amicizia. Le biciclettate sul lungomare ricordano a me e Monica, quell

10 agosto: stelle cadenti sui ....libri

Leggere ci fa "capire" e non "carpire" le vite degli altri. Ci fa conoscere ed amare le diversità, ci fa abbattere muri e non costruirli, ci rende capaci di apprezzare quello che non è "nostro". Per questo i libri sono potenti come ci ricordano gli Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi  nell'evento Farenheit 451, che si terrà il 10 agosto alle 21.00, a Confaunè  Prato della strada nuova a Sussisa a   pochi chilometri da Genova. Gli Agitatori, ci auguriamo sotto un cielo carico di stelle, si trasformeranno in uomini libro e trasporteranno nel mondo della parola, dove i pensieri prendono forma in un desiderio di armonia. La potenza della parola scritta varca confini e diventa immortale. I Genovesi sono stati capaci di costruire un ponte, il Ponte San Giorgio, in meno di due anni, il magnifico ponte di Renzo Piano che unisce Levante e Ponente dopo la tragedia del Ponte Morandi. Con coraggio, determinazione, quasi ostinazione, intelligenza, senza