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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

Raffaele D'Alterio: l'importanza del Medico di Base

Lo studio del Dott. Raffaele D'Alterio, si trova nel cuore di Monteverde Vecchio, a via Antonio Giulio Barrili, un quartiere di Roma dove il verde la fa da padrone. Il Dott. D'Alterio, medico di Medicina Generale, Asl Roma3, specializzato in reumatologia, ozonoterapista, Coordinatore Master in Ossigeno Ozono terapia all'Università UniCamillus  di Roma, è medico di base mio e, con il Dott. Roberto David, medico di Medicina Generale, infettivologo, ozonoterapista, con il quale condivide lo studio, di altri 500  pazienti. Il Medico di Base è, o dovrebbe essere, il primo medico che ti visita, quello che ti indirizza, se necessario, dagli specialisti, quello che una volta si chiamava il medico di famiglia, perchè di te conosceva non solo il quadro clinico, ma le tue difficoltà e condivideva le tue gioie. Questa intervista vuole chiarire alcuni punti di questa Professione così necessaria, così fondamentale, il Covid ha messo luce sull'importanza del Medico di Base. Rm  Dott.

Zuppa alla Maggiorana....o "Persata" delle Cinque terre

Suggerimenti di fine serata......dalle cucine di Elena Pongiglione   Occorrono: 4 uova. 1/2 litro di acqua ( o brodo anche di dado). 1 testa d'aglio. Persa o Maggiorana q.b. 4 Fette di pane. Olio d'oliva q.b. Sale q.b. Pepe q.b.   Preparazione: Prima di cominciare abbrustolite le fette di pane. Prendete una pentola di medie dimensioni e riempitela con mezzo litro di  acqua. Aggiungete un pò di sale (tanto quanto basta per salarla leggermente) Sbucciate l 'aglio e mettete nella pentola 5 spicchi. Unite 3 cucchiai d'olio e un generoso mazzetto di persa o maggiorana. Lasciate sobbollire per 7 minuti . Trascorso questo tempo aggiungete un uovo alla volt a nel brodo. Fate bollire per due minuti e mezzo. Su un piatto da portata, mettete le fette di pane e strofinatele con l'aglio. Condite con pepe, sale e olio. Prelevate le uova e posizionatele sul pane, facendo attenzione a non romperle. In ultimo ricoprite con il brodo e, se preferite, mettete altro pepe e olio sull

Storia dell''Ospedale San Matteo di Pavia

Pavia ha una particolarità: è una città generosa. Lo è stata in passato e continua ad esserlo.  E' questa la sensazione  che si ha seguendo il racconto della Prof. Renata Crotti, già docente di Storia medioevale all' Università di Pavia e studiosa della storia delle istituzioni cittadine nate nel Medioevo (Università, Ospedale, Enti caritativi, Camera di Commercio, Monte di Pietà.....) nella bella serata organizzata il 15 ottobre, al Tennis Club di Pavia dalla Commissione Cultura. La generosità pavese si manifesta .... 1) La costituzione della Confraternita   istituita il 29 dicembre 1448 su sollecitazione del frate domenicano Domenico da Catalogna con lo scopo di fondare un nuovo ospedale, sul modello degli ospedali di Firenze e Siena. La Confraternita era un "abbraccio" fra    ecclesiastici e laici, ricchi e generosi per per far sì che questo sogno avvenisse. 2) La cura del corpo e dell'anima  "La prima pietra dell'edificio fu posata il 29 giugno 1449,

I libaeti.....Gli Agitatori Culturali Irrequieti tornano in "presenza"!

 Sorrido, quasi senza accorgermene, vedendo le strade di Roma di nuovo "affollate", la gente cammina spedita, il vuoto del lockdown, causa Covid, si è riempito.... Quel parlare allegro per le strade di Roma, quel calpestio che trasforma il silenzio in suono è tornato, quella ferita che il Covid ha provocato si sta rimarginando.  E sono tornati "in presenza", con le dovute cautele, gli Agitatori Culturale Irrequieti per festeggiare un'antica tradizione dedicata a chi non c'è più: la notte dei libaeti , celebrata, di solito, nella notte fra il 31 e il 1 novembre. Con queste piccole opere d'arte, candele in cera dalle più svariate forme, si tornerà a cercare nei boschi che circondano Sussisa, vicino a Sori e a Genova, il filo che lega i vivi con i morti, gli Agitatori ci  ricorderanno che la morte fa parte della vita, che le persone che abbiamo amato continuano a vivere nei nostri ricordi, nei nostri pensieri, negli oggetti che ci hanno lasciato. Gli Agitat

Zucca al forno e Risotto con la zucca

  Suggerimenti di fine serata......dalle cucine di Elena Pongiglione. Occorrono: 1 Zucca piccola.  Olio q.b. Sale q.b. Erbe aromatiche secondo i gusti. Salse secondo i gusti. Riso 1/2 kg per 4 persone. 1 cipolla di Tropea. Brodo vegetale (potete utilizzare anche il dado vegetale). Origano q.b. Preparazione:  Lavare ed asciugare bene la zucca. Praticare dei tagli sulla buccia perchè la zucca non si sfaldi e appoggiarla su un tegame da forno. Infornare la zucca a 180° per circa 15/20 minuti. Controllare spesso la cottura con una forchetta finchè questa non penetri nella buccia facilmente: segno che la zucca è cotta. Lasciarla raffreddare. Tagliarla a fette seguendo la forma a "stella" delle fette. Condire a piacere con olio, sale, erbe o salse. Far soffriggere 1 cipolla tagliata a fettine, aggiungere il riso e farlo cuocere per circa 40, 50 minuti, secondo la qualità, mettendo con un mestolo, poco per volta, il brodo vegetale preparato a parte. Sminuzzare alcune fette di zucca

Ariaferma

Da una parte ci sono i detenuti, dall'altra le guardie. Costretti a restare in una prigione che doveva essere smantellata ed invece, per un problema burocratico, deve rimanere ancora aperta, il bellissimo film di Leonardo Di Costanzo, " Ariaferma",  entra con forza ed acutezza nella psicologia dei detenuti e delle guardie carcerarie arrivando a mischiare i rapporti fra  prigionieri e carcerieri e portando a galla un sentimento che si crea fra persone che ricoprono ruoli opposti : la compassione, forse l'unico capace di cambiare il mondo. Compassione che non significa "pena" di uno verso l'altro, ma il desiderio di capire e condividere la propria umanità. Il film si avvale di un cast straordinario, Toni Servillo, superlativo nella parte dell'ispettore capo, come è superlativo Silvio Orlando, il detenuto, entrambi, uno da una parte , l'altro dall'altra, tentano di risolvere la difficile situazione. Fra i due si instaura un rapporto umano, il de

Festa del Cinema di Roma 2021

16 esima  edizione! Un bel traguardo. Guidato brillantemente dal 2019, da  Laura Delli Colli, giornalista, scrittrice, critica cinematografica, Presidente del Sindacato Nazionale Cinematografici Italiani che attribuisce ogni anno gli ambiti Premi Nastri d'argento, la Festa del Cinema di Roma  approda anche questo anno all'Auditorium Parco della Musica di Roma, dal 14 al 24 ottobre. Dopo aver superato la prova dell'anno scorso che impediva , causa Covid, il normale svolgersi dell Festival, ma non abbandonando il campo, Laura Delli Colli sta trainando, con Antonio Monda, Direttore artistico, anche questa edizione al successo. Sembra ieri che il Festival cominciò i suoi primi passi, nel 2006, sempre all'Auditorium sotto la Presidenza di Goffredo Bettini. Ho sempre creduto in questo Festival dalla sua nascita, quando lo seguivo realizzando interviste per Rai 1. Era un evento sul quale pochi puntavano, si può dire che si svolgeva fra "camera e cucina ", anche i med

Dietro le quinte di "Uno Mattina": una testimonianza umana, "disforia di genere".

"Si chiama "Disforia di genere" ...." mi disse con la voce roca che rivelava la sua natura transessuale. Ero andata a Genova per "Unomattina Storievere". Avevo ottenuto un'intervista con la persona che si era resa disponibile a patto che l'intervista non si realizzasse a casa sua, ma al porto. L'appuntamento era alle quattro del pomeriggio, in una giornata d'inverno fredda, ma limpida. Salì sull'aereo la mattina, la troupe sarebbe venuta all'aeroporto a prendermi per fare prima qualche immagine di Genova.  Quel giorno fu impossibile atterrare a Genova per il forte vento che si era improvvisamente alzato, inconveniente che chi conosce l'aeroporto genovese, a ridosso del mare, sa che spesso capita. Sbarcammo a Pisa e ci trasferirono con un pullman a Genova. Chiamai la troupe pregandoli di fare da soli le immagini, ci saremo visti direttamente al porto. L'intervista non era semplice e questo inconveniente mi agitò non poco, ma

"La scuola cattolica"

Un film bello, doloroso e necessario, "La scuola cattolica" di Stefano Mordini. Massacro del Circeo, 1975, Rosaria Lopez, 19 anni, barista e Donatella Colasanti, 17 anni, studentessa, entrambe abitanti alla Montagnola, un quartiere alla periferia di Roma, vengono rapite, violentate, torturate, da tre ragazzi della Roma bene che frequentavano un noto liceo cattolico della Capitale: Angelo Izzo, Andrea Ghira, Gianni Guido. Donatella Colasanti è l'unica sopravvissuta, salvata casualmente, Rosaria Lopez muore per le violenze subite. La notizia arrivò come una frustata a noi ragazzi della buona borghesia romana rivolti al sociale, la violenza sconvolse il nostro mondo aperto, fiducioso, privo di episodi torbidi. "La scuola cattolica" ripropone quel massacro, riprendendo il libro di Edoardo Albinati che nel film appare come uno dei ragazzi che ha frequentato la scuola. Le famiglie incapaci di una presenza reale con i propri figli, coperte da  superficiali ideali borg

Insalata Greca "Horiatiki"

Suggerimenti di fine serata......dalle cucine di Elena Pongiglione Occorrono: 50g di feta. 1 pomodoro cuore di bue ( o pomodorini). 1 cetriolo. 10 olive nere. 5 fette di cipolla Tropea. olio extra vergine d'oliva. origano q.b. sale q.b. pepe q.b. Preparazione: Iniziare a lavare e pulire le verdure. In un'insalatiera mettete il pomodoro ( o dei pomodorini dipende dai gusti) e il cetriolo tagliati a tocchetti ( alcuni aggiungono anche del peperone verde). Unite anche la cipolla tagliata a fettine sottili e condite tutto con sale (attenzione a non esagerare perchè la feta è molto salata) pepe e olio d'oliva. Mescolate bene e mettete nei piatti il tutto, guarnite con le olive e l'origano. Infine adagiate la feta in cima all'insalata. Dopo aver servito i piatti ognuno può continuare a mescolare la propria insalata, in questo modo la feta si sbriciolerà tutta, e fungendo da ulteriore condimento renderà il piatto molto saporito. Ricetta originale per preparare l'insala

Nonni......magici

Ho conosciuto solo le mie nonne: Nonna Rosa Starace Caccioppoli, la nonna materna, napoletana e la Nonna Lilla, così la chiamavo e l'ho sempre sentita chiamare in famiglia, in realtà il suo nome era Angela Boglietti Mariani, torinese, per gli amici più cari era "Lillina". Mio nonno Vittorio Mariani, il padre di papà, come ho già raccontato in questo Blog ( "Le stazioni, i treni"), l'ho conosciuto solo attraverso i ricordi di papà, essendo morto a 57 anni.  Grande Ufficiale, Ingegnere, Presidente delle Ferrotranvie, stimatissimo professionista era un uomo rigoroso: "aveva dei meravigliosi occhi azzurri grigi" raccontava mio padre " che, quando era arrabbiato, fulminavano!".  Dopo dieci anni di matrimonio, quando ormai la coppia molto unita non ci pensava più, erano nati due figli: Cesare e Filiberto, mio padre. Spesso guardavo le fotografie, era un uomo bello, imponente, elegante, che incuteva un pò di timore con la sua aria severa, mi dis

10.000 !

Il  Blog  ha raggiunto, anzi superato, le  10.000 visualizzazioni! Con stupore e, devo ammettere, con soddisfazione,  mi accorgo che il mio desiderio di raccontare con onestà, serietà e sincerità è stato vittorioso, un bel traguardo in poco tempo! Il Blog è diviso per argomenti e tutte le pagine sono state lette e apprezzate.  L'attenzione di molti lettori è stata catturata dagli articoli sulla mia esperienza in Rai, ma la stessa attenzione è dedicata alle pagine di attualità, a quelle di racconti più personali e alle ricette che scandiscono un "intervallo" nel Blog. "Mi interessa tutto....." mi viene spesso detto e scritto. Anche le pagine di Cinema sono  apprezzate e seguite, non sono una critica cinematografica, come ho già detto in questo blog, ma il cinema è una mia grande passione, di cinema mi sono occupata per un periodo a Rai1, scrivere le mie impressioni  su  un film e prendere atto del riscontro è una grande gioia. Grazie a Elena Pongiglione Fava ,