Mio padre frequentò "l'illustre" liceo Torquato Tasso di Roma dove conseguì la maturità classica. Mi raccontava spesso che nella sua classe i suoi compagni erano Vittorio Gassman, l'insuperabile Mattatore, Raimondo Vianello, l'indimenticato ed amatissimo attore scomparso il 15 aprile di dieci anni fa, Luigi Squarzina, famoso drammaturgo e regista teatrale...insomma una classe di ferro! Il racconto proseguiva con il ricordo di come Gassman fosse imbattibile in italiano, solo Squarzina riusciva a tenergli il passo, e di quanto fosse spiritoso Raimondo Vianello specializzato nel fare ridere i compagni. Papà era del 1921 e ricordava il clima che si era instaurato fra loro compagni con grande piacere, il rapporto amicale era tale che proseguì anche quando ognuno prese la propria strada, conservando l'abitudine di riunirsi per le cene di classe fino a poco tempo prima che Vittorio Gassman morisse.
Una sua frase ricorrente, parlando di Raimondo Vianello ( ma anche degli altri compagni di liceo) era: "è sempre stato un gran signore".
E quando mi capitò di conoscere Vianello agli inizi della mia carriera in Rai , in occasione del programma "Movie movie" che realizzai con Tilde Corsi e Patrizia Pistagnesi, constatai che aveva perfettamente ragione . Raimondo Vianello ( come ho già accennato su questo blog) aveva partecipato a moltissimi film della rivista, un ciclo di "Movie Movie" ( programma dedicato al Cinema italiano) si occupava proprio del cinema della rivista : " Il cinema in passerella" ed era condotto da Ugo Tognazzi. Il sodalizio fra i due grandi attori, così diversi uno dall'altro, durò a lungo e spopolarono in televisione con le loro gag esilaranti, ma in quegli anni il rapporto lavorativo fra i due era finito e anche quello amicale era giunto al capolinea. Nonostante questo Vianello accettò l'intervista ed arrivò impeccabile, elegante come un gentleman inglese, dimenticò , come fece Ugo Tognazzi , gli eventuali screzi e, a telecamere accese, diedero entrambi il meglio di sè con le loro gag esilaranti.
Ringraziandolo per la sua partecipazione gli raccontai che ero la figlia di un suo compagno di classe, sorrise: " Qualche volta, per impegni di lavoro mi tocca saltare le cene...peccato perchè ci divertiamo...le barzellette sono sempre di raccontarle...." .
Alla fine della registrazione della puntata, Tognazzi e Vianello si salutarono con una stretta di mano ed un sorriso...mi parve di cogliere un pizzico di malinconia negli occhi dei due attori....comunque due grandi ...e due grandi signori.
Una sua frase ricorrente, parlando di Raimondo Vianello ( ma anche degli altri compagni di liceo) era: "è sempre stato un gran signore".
E quando mi capitò di conoscere Vianello agli inizi della mia carriera in Rai , in occasione del programma "Movie movie" che realizzai con Tilde Corsi e Patrizia Pistagnesi, constatai che aveva perfettamente ragione . Raimondo Vianello ( come ho già accennato su questo blog) aveva partecipato a moltissimi film della rivista, un ciclo di "Movie Movie" ( programma dedicato al Cinema italiano) si occupava proprio del cinema della rivista : " Il cinema in passerella" ed era condotto da Ugo Tognazzi. Il sodalizio fra i due grandi attori, così diversi uno dall'altro, durò a lungo e spopolarono in televisione con le loro gag esilaranti, ma in quegli anni il rapporto lavorativo fra i due era finito e anche quello amicale era giunto al capolinea. Nonostante questo Vianello accettò l'intervista ed arrivò impeccabile, elegante come un gentleman inglese, dimenticò , come fece Ugo Tognazzi , gli eventuali screzi e, a telecamere accese, diedero entrambi il meglio di sè con le loro gag esilaranti.
Ringraziandolo per la sua partecipazione gli raccontai che ero la figlia di un suo compagno di classe, sorrise: " Qualche volta, per impegni di lavoro mi tocca saltare le cene...peccato perchè ci divertiamo...le barzellette sono sempre di raccontarle...." .
Alla fine della registrazione della puntata, Tognazzi e Vianello si salutarono con una stretta di mano ed un sorriso...mi parve di cogliere un pizzico di malinconia negli occhi dei due attori....comunque due grandi ...e due grandi signori.
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