Passa ai contenuti principali

DOC - Nelle tue mani

Ho fatto parte degli 8.044.000 spettatori che hanno seguito la serie televisiva Doc -  Nelle tue mani, su Rai 1, giovedì scorso. Non avevo visto la prima puntata, recuperata poi su Raiplay, ma la seconda mi ha incollata allo schermo. La serie, una storia vera raccontata nel libro " Meno dodici" di Pierdante Piccioni, Primario del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Lodi, e di Pierangelo Sapegno, edito da Mondadori, racconta il dramma di un medico che perde la memoria a causa di un malaugurato incidente: dodici anni della sua vita vengono cancellati. Andrea Fanti, il Primario interpretato nella fiction da Luca Argentero, bravo a tal punto da superare la sua bellezza, subisce anche un cambiamento della sua personalità. Da Primario eccellente, ma intransigente, dal carattere scorbutico con i suoi allievi e pazienti ( tanto più con i parenti) diventa un medico attento alla psicologia del paziente. Lo sconosciuto terreno del cervello e dell'animo umano, la capacità di rimanere un ottimo medico nonostante la cancellazione di dodici  anni della propria vita, il risveglio in Andrea Fanti dell'attenzione umana verso il prossimo, rendendo possibile diagnosi che la sola tecnica non potrebbe svelare, fanno di questa fiction, anzi di questo film, un racconto appassionante. L'ottima regia di Jan Maria Michelini , (e di Ciro Visco), regista della fortunata serie Don Matteo, collaboratore di  Mel Gibson nel film  "The Passion of Christ" accompagna e sottolinea il pathos emotivo del film. Una bellissima  e brava Matilde Gioli, anima il personaggio della dottoressa Giulia Giordano, assistente del Primario che ha avuto con lui una relazione, o forse è più giusto dire un amore, che la perdita della memoria ha cancellato.
Bravo tutto il cast: Gianmarco Saurino (Lorenzo), Sara Lazzaro (Agnese) Raffaele Esposito ( Marco), Alberto Malanchino (Gabriel).....
Trascinati nei meandri sconosciuti di questa meravigliosa macchina che è il cervello umano, il pensiero costante dello spettatore, è che l'unica salvezza dell'essere umano sia nell'attenzione verso il prossimo.
Vedremo le ultime puntate in autunno, visto l'interruzione delle riprese causa Coronavirus, aspetteremo pazienti: ne vale la pena!



Luca Argentero in "Doc .Nelle tue mani"

Commenti

Post popolari in questo blog

Matteo: un giovane "reporter"

Matteo Iacopini ha 15 anni, negli occhi la luce di un'intelligenza vivace, ma anche i barlumi di una fanciullezza appena lasciata : scuri e vivaci, scrutano l'intervistato, pronto ad ascoltare e, se è il caso, a ribattere. Sì perchè Matteo ha una passione, intervistare, raccontare: vuole essere un reporter. Ha cominciato per gioco a 13 anni,  andando con gli amici a Ponte Milvio, anzi a Ponte " Mollo" come lo chiama lui e i "vecchi" romani, quelli proprio "de Roma" e facendo le sue prime interviste. E adesso " per Matteo è diventato un lavoro" mi racconta il padre, l'Avvocato Luca Iacopini, da lui Matteo ha ereditato l'acutezza e la rapidità, ma sicuramente anche la mamma Valentina Temperini ha messo del suo in un figlio così "speciale". Studia, ma quel correre a cercare le curiosità, i pareri dei suoi coetanei  e dei passanti sui più diversi argomenti è diventata la parte centrale della sua vita, Matteo si considera un ...

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1...

BUONA SANITA': cronaca di un intervento chirurgico all'Ospedale Sant'Eugenio

Arrivo all'ospedale Sant'Eugenio di Roma con un po' di timore perché quando si entra negli ospedali non si sa mai quello che si può trovare, troppi episodi di malasanità ci hanno messo sul chi va là ed invece...Mi hanno chiamata per fare le analisi in vista di un intervento all'occhio ( cataratta). Puntuale alle 7.20 ( mi avevano detto 7,30) sono davanti alla stanza 12 del Reparto Oculistica diretto dal Prof. Romolo Appoloni. In un corridoio si aprono le stanze dove veloci e professionali infermiere ti chiamano, dopo averti dato l'apposito numeretto, per il prelievo del sangue, l'elettrocardiogramma e la visita oculistica. Mentre un paziente fa il prelievo, un altro esegue l'elettrocardiogramma e un altro ancora la visita oculistica. Tutto si svolge all'insegna dell'ordine e dell'organizzazione. Alle 8 ero fuori dall'ospedale notando come questa efficienza avesse trasmesso tranquillità, non solo a me, ma a tutti i pazienti, che comunque dov...