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"Il carnefice"

 Il bellissimo libro di Antonio Iovane , giornalista," Il carnefice.Storia di Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine" edito da Mondadori, nella collana "Strade blu"  racconta fatti conosciuti:  il 23 marzo 1944 i partigiani, il GAP , Gruppi di Azione Patriottica, decidono di attaccare l'11° compagnia del terzo battaglione , "Bozen", che ogni giorno attraversa Roma  con pistole, mitragliatrici, bombe a mano, per addestramento, per colpire la violenza nazista. Il battaglione solitamente imbocca Via Flaminia passa davanti Trinità dei Monti e prosegue per Via Rasella, Via Quattro Fontane, il Viminale... L'agguato avviene a Via Rasella 32 i morti, poi diventati 33, uno muore nella notte. La rappresaglia dei tedeschi è immediata: Herbert Kappler ordina che per ogni soldato tedesco morto devono morire 10 italiani " l'ordine viene dall'alto" fu detto. Si concretizza il dramma delle Fosse Ardeatine, dove vengono trucidati 335 ( 5 in
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Toxicily

Un film bello e importante "Toxicily" di Francois-Xavier Destors, regista francese e Alfonso Pinto, geologo palermitano. Il racconto di quello che succede nel triangolo industriale, Priolo, Melilli, Augusta devastato dal petrolchimico si sussegue "affascinante" nella sua drammaticità. Le immagini dei comignoli e dei fumi che escono dalle ciminiere, alte e affusolate si stagliano nel panorama, sembrano voler promettere qualcosa di buono con le luci serali, quasi simili ad un albero di Natale, in realtà diffondono malattie e morte. La scritta, tinteggiata di un bell'azzurro sui muri di Augusta, "Cancro o fame" rivela un futuro senza via di uscita per gli abitanti della bella città che racchiude un panorama incantevole. Destors e Pinto, con sensibilità e bravura, hanno raccolto una serie di testimonianze che raccontano questa tragedia. L'instancabile Don Palmiro, Arciprete di Augusta, parroco della Chiesa Madre, poi allontanato,  il primo abitante di

E la festa continua!

  "E la festa continua"   il delizioso film del regista francese Robert Guédiguian racchiude la drammaticità del discorso sociale nella bellezza della speranza individuale e collettiva. Rosa, una combattiva donna madre, nonna, infermiera, impegnata nella politica, interpretata da un'incisiva e bravissima Ariane Ascaride, si muove con velocità e abilità a Marsiglia cercando di far fronte a tutti i ruoli che la vita le impone. Vedova giovanissima, a 26 anni, ha due figli Sarkis e Minas, e due nipoti, ma soprattutto ha il suo impegno verso gli altri in politica e in ospedale. L'origine Armena della famiglia, la drammatica storia di questo popolo, fa da sottofondo al film. Marsiglia con il suo mare e la sua problematica è la coprotagonista  di "  E la festa continua"  che vanta un grande cast. Una storia di degrado, porta alla rovinosa caduta di due palazzi vicino al Porto Vecchio che provoca otto morti, spinge Rosa a rafforzare l'impegno politico suo e dell

Augusta : Don Palmiro continua......

Il mare lo si può guardare, non toccare.  Eppure è lì, azzurro, ma il cartello è  perentorio: divieto di balneazione. Siamo ad Augusta, Siracusa, uno dei più  bei panorami italiani si staglia agli occhi del visitatore: l'Etna appoggiato sul mare, tramonti rosso fuoco, colori e fiori che circondano il mare.....eppure..... Eppure l'inquinamento è lì,  come una cappa che attraversa la città, crea malattie , dolore e morte.  E poi c'è  Don Palmiro. Il sacerdote di Augusta continua imperterrito a denunciare, a contare i numeri dei morti di cancro, a raccontare il disastro ambientale, come farà il 20 aprile ad Augusta, nell'evento "Un'immersione nel mare colore veleno" parlandone ancora, come ha raccontato nel bel  libro " Il mare colore veleno" di Fabio Lo Verso , a partecipare ad incontri, come,   in questi giorni,    al convegno : "La dimensione transnazionale dei crimini ambientali: l'Italia e il Mediterraneo allargato- La tutela delle vi

Strade e piazze.....i valori di Pavia

 Alzo gli occhi e leggo la targa della piazza che sto attraversando: Piazza dei Quiriti, a Roma, e un nugolo di antichi romani, i Quiriti,  mi vengono incontro.  Ma non solo. Ho attraversato Via Cola di Rienzo ed ho ripensato al condottiero e tribuno romano che tentò di pacificare Roma e i conflitti fra popolo e baroni. E poi ancora Via Fabio Massimo, Via Paolo Emilio, Via degli Scipioni, Via dei Gracchi....il mio non è solo un itinerario per andare a trovare un'amica, ma un tuffo fra antichi consoli, governatori, politici e militari dell'antica Roma. I nomi delle strade e delle piazze parlano, raccontano. Basta leggere le targhe, ricordarsi chi sono e siamo catapultati in storie, spesso affascinanti, a volte ci avvolgono racconti di santi, benefattori, martiri. Oppure luoghi e città: Piazza Venezia, Via dei Fori Imperiali, bighe trainate da bianchi cavaļli ci sfiorano, la storia più recente fatta anche  di discorsi dai balconi ci raccomanda di non fare gli errori del passato,

Un mondo a parte

No alla Rassegnazione. Il bellissimo film, divertente e poetico, " Un mondo a parte" di Riccardo Milani, lancia questo preciso messaggio. Michele Cortese, un grandioso Antonio Albanese, è un Maestro elementare, ma è stufo, dopo 30 anni di insegnamento nelle periferie romane di insegnare a bambini distratti e non interessati ad imparare. La sua domanda di assegnazione, anche se provvisoria, a Rupe, un paesino abruzzese nei dintorni di Pescasseroli, viene accettata e si ritrova di fronte ad una classe di otto alunni. La scuola rischia di chiudere. L'ottima Virginia Raffaele, da vita ad una Vice Preside e maestra, Agnese, che non si rassegna a questa chiusura e trova un alleato in Michele. Il film si dipana in una serie di battute felicissime e divertenti fra Michele/Albanese e Agnese/Raffaele che lasciano spazio alla poesia ed alla profondità dei sentimenti. Agnese combatte contro la rassegnazione : " se si è tutti rassegnati non c'è invidia...." è quando ci s

Bengodi......

Dove si annida la magia di Bengodi, quell'angolo di Paradiso poco dopo l'Argentario, a qualche chilometro da Talamone? Nel colore del mare che diventa da azzurro a verde e poi di nuovo azzurro, anche quando il maltempo la fa da padrone come durante le giornate Pasquali? Nell'amicizia più che trentennale con Sandra? Nell'amicizia "antica" con Quinto, che "supervisiona" il giardino e la casa, e con Iole, sua moglie, attenta a chi abita la casa e pronta ad offrirti accoglienza ed ottimi pranzi nella loro bella casa? Nell'amicizia più recente, ma non meno valida con Pasquale che, con abile mano si occupa del giardino? Nel suo ottimo formaggio gustosissimo e rigorosamente senza additivi chimici ( "ho 1200 pecore" mi racconta Pasquale con orgoglio mentre interra le nuove pianticelle di rosmarino)? Nella presenza degli amici Montanari, Paolina, Roberto, Giovanni, che ti trasmettono la loro amicizia insieme ad un ottimo vino con il quale si bri