Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Leggere: "Cibo per l'anima"

 Il caldo sole romano di gennaio, inaspettato e amato, che regala un azzurro intenso al cielo e un gioco di luci fra gli alberi di Villa Sciarra, mi spinge a voltare il viso verso il calore, crogiolandomi su una panchina. E' un gennaio particolare e Monteverde Vecchio dove, come diceva Pasolini, "si respira un'aria marina..." regala ancora di più il piacere di godersi un mese di gennaio così tiepido. Prendo il libro di turno che mi accompagna sempre nello zaino, sono solita a intervallare le camminate, alla lettura nel verde di Villa Pamphili o di Villa Sciarra.  Questa volta il libro prescelto è "Tempo di uccidere" di Ennio Flaiano, vincitore della  prima edizione del Premio Strega nel 1947, e mi accingo alla lettura. La lettura uno dei maggiori piaceri della vita, leggere insegna, sempre, in continuazione, fa volare con la fantasia e fa riflettere, fa "crescere" , svela nuovi mondi.. rende la vita più felice. Intenta alla lettura non mi accorgo c

Povere creature!

Un film da vedere per la potenza delle immagini. Un film dalla parte delle donne senza nessuna retorica e nessuna etichetta. Un film che parla di libertà e felicità obbiettivi della vita con semplicità infantile che nulla toglie alla profondità dei concetti. Un film ironico e divertente. "Povere creature"  del regista greco Yorgos Lanthimos, vincitore del Leone d'oro alla 80° Mostra del Cinema di Venezia, ha ottenuto 11 candidature ai prossimi Oscar. Bella Baxter, una strepitosa Emma Stone è una creatura "creata" da Godwin Baxter, un bravissimo Willem  Dafoe, un esperto chirurgo che l'ha trovata morta, suicida, incinta di un feto ancora vivo che gli permette un trapianto di cervello del bambino alla madre, per farla tornare in vita. Quello che può apparire un difficile esperimento, da vita ad una donna che crescendo col crescere del cervello, diventa una creatura aperta alla vita, alla sessualità, alla curiosità, all'amore perchè cerca....cerca la libert

Il cacciatore

Una signora che entra davanti a me nella sala cinematografica per vedere "Il cacciatore", il capolavoro di Michael Cimino, inciampa leggermente mentre cerca, insieme al marito, il suo posto : " sono così emozionata di rivedere " Il cacciatore", che neanche trovo il mio posto" esclama. E questo la dice lunga sulla bellezza di rivedere questo gran bel film. L'unicità con cui il regista Michael Cimino muove la macchina da presa, rendendo il film indimenticabile per la potenza delle immagini, oltre che l'eccellente interpretazione di tutti gli attori e la corposità della storia, fa scendere in sala un silenzio, d'obbligo in tutte le proiezioni, ma in questo caso più intenso, per tutta la durata del film, coronato, alla fine, da un applauso spontaneo del pubblico. La storia dei tre amici, che lavorano in un'acciaieria e condividono la passione per la caccia, Michael, Steven, Nick interpretati superbamente da Robert De Niro, John Savage, Christop

Due poltrone e...un'amicizia

 Quando si entra a casa di amici o conoscenti c'e sempre un angolo della casa che attrae la tua attenzione. Nella bella casa di Elena e Lorenzo Doretti, a Genova, amici cari, conosciuti con Elena Pongiglione, l'Artista, pittrice, scrittrice, che ci ha lasciati lo scorso 3 dicembre lasciando un vuoto grande, e amati per "corrispondenza di amorosi sensi", l'angolo che ha soffermato il mio sguardo, nonostante altre bellezze della casa, è stato quello con due poltrone davanti ad una libreria. In mezzo un tavolino con pile di libri ed una composizione floreale, due cuscini messi in modo casuale sopra le poltrone riprendono i colori rosso e lilla, il tutto accompagnato da un tappeto lilla, che mette in risalto i colori. Quell'angolo "parla". Parla di calore, di amicizia, di accoglienza. La casa e l'arredamento rivelano le persone che la abitano. Ed Elena e Lorenzo sono così, amici preziosi e generosi di aperture, di accoglienza, che non è solo una mera

Enea

"Enea"  il bel film del talentuoso Pietro Castellitto, è un film tradizionalista ed anticonformista allo stesso tempo.  Racconta di famiglie, delle negatività che si possono formare all'interno, ma lo sviluppo della storia vede poi proprio nella famiglia la continuità della vita. E' la storia di due giovani della Roma bene: Enea, interpretato dal bravissimo Pietro Castellito e Valentino, un intenso Giorgio Quarzo Guarascio, aviatore, della loro amicizia, dei risvolti della loro vita quando i due vengono implicati in un traffico di droga. Sergio Castellito è un ottimo Celeste, il padre di Enea, psicologo, sposato con Marina, la brava Chiara Noschese, hanno anche un altro figlio Brenno, sedicenne con problemi psicologici, interpretato da Cesare Castellito, al suo debutto cinematografico, fratello nella vita di Pietro Castellitto, rivela un ottimo talento. L'insoddisfazione è uno dei temi del film.  All'interno di famiglie che possono sembrare perfette si svilupp

Roma.... post natalizia

Eccolo lì il Tevere, come un oggetto caro e prezioso perso e ritrovato, calmo ed eterno nel suo movimento. Uscendo dalle luminarie natalizie, lo si cerca con il desiderio di ritrovare il "conosciuto" ed il fiume risponde alla tua richiesta. Attraversare il ponte, qualsiasi ponte di Roma, a piedi, è sempre un' esperienza : sia che il tuo passo sia veloce, sia più lento, ti volti e lo accarezzi con lo sguardo, ed  il fiume contraccambia, ti guarda, ti rassicura nel suo eterno scorrere, una presenza amica. Lo scorrere delle stagioni lo trova imperturbabile, adesso, a gennaio,  gli alberi sul Lungotevere sono dorati, quasi timidi nel loro stagliarsi aspettando di ricoprirsi di foglie. Mi soffermo appoggiandomi alla balaustra. Una coppia di Pescara  mi chiede informazioni. Roma predispone al chiacchiericcio sincero fra estranei, allo scambio di battute racchiuso in  pochi minuti, che ha il sapore delle amicizie antiche. Spiego loro la strada per arrivare al Pantheon, ci soffer

Il ragazzo e l'airone

  "Il ragazzo e l'airone"  di Hayao Miyazaki il film tanto atteso del Maestro ancora una volta stupisce, e non si può fare a meno di amarlo profondamente non solo per l'animazione straordinaria, ma per lo sguardo verso la vita, la capacità di raccontarla. Mahito è un ragazzo di 12 anni che perde la mamma in un incendio, durante la seconda guerra mondiale. Un dolore lancinante, difficile da superare, anche se, finita la guerra il padre, Shoichi, decide di lasciare Tokio, vuole rifarsi una vita con Mahito e la sorella della moglie, Natsuko, somigliantissima a lei e dalla quale aspetta un figlio. In questa nuova residenza si presenta al ragazzo un airone cinerino, l'elegante uccello lo trascina in un viaggio fantastico alla ricerca della madre, alla ricerca, in realtà, del proprio dolore, per scoprirlo fino in fondo, per riuscire a superarlo definitivamente. E' un film che insegna. Perchè solo nella fusione di vita e morte ci si rialza dal dolore e si vive. Miyaz