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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

"Notti di fiaba", nonostante il Coronavirus

Ricordo bene quel calendario magico che mi regalavano i miei, quando ero bambina, a dicembre: mi accompagnava fino all'arrivo del Natale. Aveva la forma di una casa, luccicante di porporina argentata, che a volte toccavo per farmela rimanere sulle dita, quasi a volere sentire sui polpastrelli la magia del Natale. Piccole finestrelle di cartone aspettavano solo un tocco delle mie   mani  per essere aperte, erano tante quante i giorni che mi separavano al Natale, una volta aperte svelavano disegni, frasi, visi natalizi che appagavano il mio stupore e rendevano ancora più incantata l'attesa natalizia. Gli Agitatori Culturali Irrequieti Gian Dei Brughi non si sono dimenticati dei bambini in questo Natale particolare, circondati ancora dal Coronavirus. Invece di raccogliere i bambini nella grande tenda rossa per raccontargli le favole, come hanno fatto per anni, hanno deciso, con la loro fervida inventiva, di permettere ai bambini di seguire il calendario dell'avvento a partire

Soddisfazioni!

 ".... Un angolo di cultura in cui spesso mi rifugio...." è uno dei più bei complimenti che ho ricevuto per questo Blog. Mi arriva da Silvia Palleschi che è non solo una preziosa amica, ma una delle più serie e brave professioniste che ho conosciuto in Rai. Silvia fa parte di quelle persone rigorose, che non solo conosce il proprio lavoro (assistente ai programmi alla  "Vita in diretta", condotto da Alberto Matano, programma di punta di Rai Uno che prosegue negli anni il suo successo), ma è carica di un'umanità che rende speciale quello che fa. E' un soldatino ligio  e diligente, che si anima di vita propria per rendere più efficiente il suo lavoro. Spesso si lavora con un ritmo convulsivo nelle redazioni, le dirette non fanno sconti, ed allora c'è bisogno di  un gesto, un sorriso, che renda possibile appianare anche la difficoltà più insormontabile, la testa deve essere accompagnata dal cuore perchè le cose funzionino. E in questo Silvia non conosce riv

Il Pantheon: la bellezza nonostante il Coronavirus

Le colonne del Pantheon sembrano reggere il tempo. Il monumento trasuda eternità, lo spazio fra antico e moderno si dissolve: dentro la tomba di Raffaello, fuori la giornata azzurra, fresca, poche le persone che passeggiano. Sembra che anche il Pantheon aspetti, come noi, la fine del Covid. Ogni volta che attraverso Piazza della Rotonda mi emoziona e mi rassicura guardarlo. E' li , dal 27 a.c., voluto da Agrippa,  solenne e indenne nel tempo, racconta millenni di storia e poggia sulla modernità. Affacciano sulla piazza i tavolini dei bar e ristoranti con i camerieri che aspettano, ordinati e pazienti, i clienti, pochi, i tempi sono duri con il Coronavirus, una piazza abituata ad essere calpestata da una folla incantata dalla bellezza del monumento, ora è quasi silenziosa. Alcuni ragazzi tentano il divertimento: si fanno buffe fotografie, ridono, cercano la normalità.  Faccio il giro della piazza, quasi per non allontanarmi dalla bellezza del Pantheon. Qualcuno legge il giornale sca

Un anno del Blog!

Il Blog compie un anno proprio in questi giorni e con "successo"! Un anno fa ho cominciato a scrivere, a dividere il Blog per capitoli, a pensare agli argomenti, il desiderio di raccontare mi accompagnava, la scrittura, essendo giornalista e avendo fatto per molti anni in Rai il redattore e l'autore, mi è naturale, ma scrivere sul Blog è stato come rimettersi in gioco di nuovo, nel  mondo sconosciuto e imprevedibile dell'web. Le visualizzazione sono state moltissime, ma soprattutto sono arrivati innumerevoli messaggi di apprezzamento, alcuni entusiasti...la scrittura arrivava.... Ed allora Grazie! Grazie  ad Elena Pongiglione, pittrice e scrittrice con la sua onestà intellettuale, il suo rigore, il suo entusiasmo, la sua leale amicizia non ha smesso di incitarmi a scrivere.  Grazie  a Lorenzo Doretti, con la sua "signorile" amicizia mi ha regalato preziosi consigli fidandosi della mia scrittura e mi ha resa partecipe della sua "tecnica" da ingegner

II talento consola, nonostante il Coronavirus

Volgo spesso lo sguardo verso questa opera " Streghe marine che volano verso il Sabba" ( pigmento a stecco su carta artigianale e colori ad acquarelli cinesi)   che fa bella mostra di sè nella mia casa, regalatami dalla preziosa amica Elena Pongiglione: tre amiche che svolazzano allegrissime verso l'appuntamento del Sabba accompagnate dall 'amica civetta.... Tempi strani, sospesi, si aspetta di uscire dal tunnel dove siamo stati trascinati dal Coronavirus, e ne usciremo, la luce si intravede, se a volte sembra difficile sopportare tutto questo, arriva in nostro aiuto, il talento, portentoso strumento consolatorio. Elena Pongiglione pittrice, scrittrice, illustratrice ( moglie del mai dimenticato Claudio G.Fava,  giornalista, critico cinematografico, scrittore, sta per uscire il secondo volume dell'interessantissimo "Il mio cinema", edito da Falsopiano)  non smette di stupirmi per come con una pennellata, un tratto di matita, una sfumatura di colore , an

Mi chiamo Francesco Totti

Essendo digiuna e anche piuttosto "allergica" al calcio non pensavo mai che il film " Mi chiamo Francesco Totti" con Francesco Totti del bravo Alex Infascelli, scritto con Vincenzo Scuccimarra, presentato con successo alla scorsa edizione del Festival del Cinema di Roma, potesse interessarmi. Il film è disponibile sulla piattaforma MioCinema , voluta anche dall'ottima LuckyRed, che ci permette, in questo periodo di lontananza dalle sale, di godere di film di spessore. In questo caso la bella presentazione intervista di Valerio Caprara, il grande e acuto critico cinematografico, mi ha  invogliato a vedere il film. Francesco Totti, amatissimo capitano della Roma, racconta la sua storia. La sua voce fa da sfondo al repertorio della sua vita, mirabilmente montato,  e ne esce fuori non solo l'inimitabile campione, conteso con cifre da capogiro ( 12 miliardi l'anno l'offerta del Real Madrid), ma la figura umana che sogna anche di uscire per strada e non es

L'addio a Gigi Proietti

 La diretta del TG1 Uno Mattina condotta da Marco Fritella per i funerali di Gigi  Proietti, è stata esemplare. Il sentito commento, senza sbrodolature, accompagnato da silenzi, hanno permesso, a chi la seguiva, una partecipazione reale e commossa.  Il leggero rumore delle moto, che accompagnavano il carro funebre, quasi come un'ala protettiva, nel silenzio delle voci, sembrava voler sostenere, in questo viaggio, il grande attore, che aveva dedicato la sua vita a sostenere noi, con le sue risate e la sua bravura.  Intervistai Gigi Proietti, in occasione di una prima al Teatro Brancaccio, nel suo camerino. In bella mostra, poste alla bene e meglio sullo specchio,  notai subito le foto delle sue figlie Susanna e Carlotta: " Le piacciono? " mi chiese "Sono bellissime" risposi, ed era vero. Era un padre orgoglioso. Fu gentile, spiritoso e cordiale durante l'intervista, gli occhi, mobilissimi, sembravano seguire il pensiero successivo senza soffermarsi più del ne

La notte dei libaeti, nonostante il Coronavirus

Quando mi è arrivata la notizia di questo evento dagli amici Agitatori Irrequieti Gian dei Brughi, mi sono subito chiesta "che cosa sono i libaeti?" Per una certa assonanza mi sono venute in mente le libellule e, anche se il significato è completamente diverso, le due parole hanno la stessa leggerezza. "I libaeti" come spiegano gli Agitatori Irrequieti Gian dei Brughi "sono dei piccoli lumi colorati, un filo di cera colorata che si arrotola nelle più svariate forme , con fili d'oro e d'argento..."  Erano le luci con cui in Liguria si onoravano i morti, splendide candele di cera colorate illuminavano chiese e case nella notte fra l'uno e il due novembre. Gli Agitatori Irrequieti Gian dei Brughi, si sono inventati, con la loro sempre fervida intelligente creatività, tre anni fa, un evento straordinario: un percorso nel bosco (nei dintorni di Sussisa, una frazione di Sori, vicino a Genova)  fra musica e lettura, nel ricordo di chi non c'è piu,