Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Santa Francesca delle Piaghe...dietro le quinte di Uno Mattina

Napoli è una città che amo molto, è dentro di me perchè  parte delle mie origini, è la terra dei mie nonni, Rosa Starace e Lorenzo Caccioppoli.  Mi raccontava mia nonna Rosa, facendomi sognare mondi lontani di cui ero e sono orgogliosa, che il mio avo Catello Starace, armatore, originario di Castellamare di Stabia, possessore di una flotta di velieri, si rifiutò di mettere il motore sui suoi bei velieri, considerandoli rovina della  bellezza delle navi. Non so se fosse  una leggenda familiare, ma sicuramente rivela sia lo spirito della mia famiglia, profondamente cattolico e poco amante del denaro pur godendo dei privilegi della ricchezza, sia lo spirito napoletano immerso fra meraviglia e senso realistico della vita. A Napoli ( la città dove ti accompagnano se chiedi un'informazione) sono tornata per realizzare numerosi servizi per la Rai ed ho incontrato sempre operatori , non solo eccellenti professionisti, ma con il cuore in mano, disposti a dare il massimo per la perfetta rius

Roma ...romana

Roma è bella a qualsiasi ora, con qualsiasi tempo, con qualsiasi luce, da qualsiasi angolo la guardi il  suo fascino non stanca mai. Ho percorso Viale Trastevere, alzo gli occhi sulla statua di Giochino Belli, penso che dovrebbe recitare qualche bel sonetto per  farci  ridere, per superare questa tragica pandemia...Pero' è lì,  con la sua posa da "Pasquino", due bambini buttano delle briciole ai piedi della statua, i piccioni ingordi le divorano per l'allegria dei piccoli, il più grande si volta verso un adulto che li accompagna, forse il nonno, per chiedergli chi fosse la statua....il signore gli risponde con inconfondibile accento romanesco : " a regazzi' è un grande poeta" , il bambino guarda la statua perplesso, quasi a misurarla con lo sguardo: " grande quanto?" chiede al presunto nonno che allarga le braccia " e che ne so io!"....  Insomma il Belli continua a vegliare sui suoi adorati romani . Gli alberi del  Lungotevere quasi s

Baccalà surgelato gratinato al microonde

 Cucina genovese Occorrono: 400g Filetto baccalà (surgelato, diliscato e con pelle). 2cucchiai pangrattato. Scorza di mezzo limone bio grattugiato. 1 rametto Timo 1 Cucchiaio olio extra vergine d'oliva Preparazione: Private, aiutandovi con una pinzetta, il baccalà dalle spine. Tamponate il filetto con carta assorbente da cucina Lavate il limone e grattugiatene la scorza, tenetene da parte metà per decorare il piatto mentre usatene metà per aromatizzare il pangrattato, aggiungendo anche il timo. Versate l'olio nel piattopiano e rigirate il filetto fino ad ungerlo completamente. Passate il pesce nel pangrattato aromatizzato, facendolo aderire completamente, compattandolo con le mani. Trasferite il baccalà nella teglia e impostate il microonde o con la funzione Crisp o con la funzione microonde+grill, per 8 minuti . Avviate la cottura. Al termine lasciate riposare nel microonde spento per due minuti. Adesso è pronto: trasferitelo nel piatto da portata e guarnite con la scorta di l

Il pranzo di Babette

Il pranzo di Babette del regista danese Gabriel Axel, è uno di quei pochi film dove non si perde l'atmosfera letteraria, anzi, si amplifica. Tratto dal capolavoro di Karen Blixen e riproposto, per la rassegna "Il gusto del cinema" nella piattaforma MioCinema, che da oggi  si presenta  con un rinnovato ed originale piano editoriale voluto dalla LuckyRed, sempre attenta agli appassionati di cinema in questi tempi difficili. Rivedere il film è un vero e proprio piacere, per gli occhi, per la mente e...per il gusto.  Vincitore dell'Oscar come Miglior Film Straniero nel 1988, la storia di Babette, signora francese che si rifugia, povera, in Danimarca dopo tragiche vicissitudini politiche e familiari, disposta a governare la casa di due anziane signorine,  in cambio della loro ospitalità , si dipana con una leggerezza inusuale nonostante la drammaticità della storia. Una inaspettata vincita alla lotteria permette a Babette di offrire alle sue salvatrici ed all'intera co

Crocchette con gli "avanzi"

Come utilizzare  gli "avanzi".. ..  Occorrono: Avanzi di carne di manzo o pollo bollite, o anche arrosto, spolpati con cura , anche residui di prosciutto cotto, mortadella. Prezzemolo q.b. Farina  2 o 3 cucchiai. Latte q.b. Parmigiano 1 cucchiaio Uova 1 o 2 , secondo la quantità degli avanzi Pangrattato q. b. olio q.b. sale q.b. pepe q.b. Preparazione Tritare finemente gli avanzi insieme al prezzemolo. Preparare una besciamella a parte con farina, latte, qualche cucchiaio di olio, sale e pepe, lavorarla bene in modo che risulti bene consistente e amalgamata. Unire la  besciamella al trito di carne con il parmigiano e le uova mescolando bene. Formare delle palline e spolverarle leggermente di farina per evitare che restino appiccicose, passarle ciascuna in un uovo sbattuto e poi nel pangrattato, Friggere in olio abbondante fino alla dorature delle crocchette. Servire caldissime  Lo splendido "Gatto sacro di Birmania", Tiff Doretti , augura Buon Appetito! Suggerimenti

Campionati di Biliardo....dietro le quinte di "Colosseum"

Di biliardo non ne ho mai capito nulla. Mi limitavo a guardare, durante le vacanze estive a Sabaudia, i miei amici, alcuni veri e propri campioni, che si divertivano a tirare le palle sul tappeto verde buttando giù i piccoli birilli, ma i segreti del gioco per me rimanevano e sono rimasti mistero. Negli anni in cui si realizzava "Colosseum", il programma di punta di Rai Uno, di Brando Giordani ed Emilio Ravel al quale collaboravo, si era molto attenti, oltre che allo spettacolo, all'attualità. Per questo l'occhio attento degli autori si fermò sui Campionati Mondiali di Biliardo che nel 1985 si svolsero a Spoleto. La particolarità era la presenza di Marcello Lotti, detto "Lo Scuro", uno dei più grandi campioni di biliardi ( campione nazionale  per ben nove volte), reso famoso, non solo dalla sua grande abilità sportiva , ma dall'aver partecipato, in quegli anni ad un film di Maurizio Ponzi : " Io, Chiara e lo Scuro", con il bravissimo Francesco

L'arte di "mangiare" al cinema

La convivialità spesso accompagna i film che parlano del gusto del mangiare, il rapporto con il cibo, la bellezza e l'arte del cucinare rendono questo genere di film non solo interessanti  ma anche più "appetitosi". Il cinema non racconta solo storie, ma mette a fuoco le nostre emozioni, ci fa capire meglio la vita, a volte da un'angolazione che ci era sfuggita. E' per questo che la rassegna di film che parlano di cibo, "Il gusto del cinema", presentata sulla piattaforma "MioCinema" è particolarmente " gustosa". Dodici i film della rassegna: "La fattoria dei nostri sogni"  di John Chester, "Mr.Long" di Sabu,    "Sierra Nevada" di Cristi Puiu, "Le ricette della signora Toku" di Naomi Kawase, "Quando l'Italia mangiava in bianco e nero" di Andrea Gloppero, " La cuoca del presidente " di Christian Vincent, "Emotivi anonimi" di Jean Pierre Améris , "Una stella i