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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

Roma....Amata!

Mi piace sbucare dalle stradine di Trastevere e trovarmi a piazza San Cosimato  nella sua bellezza irregolare, stretta quando entri, si allarga al centro per poi chiudersi di nuovo, sempre affollata a qualsiasi ora, la mattina con il suo allegro mercato, il pomeriggio con i giochi e gli urli divertiti dei bambini. Gli amici, alcuni più avanti negli anni, chiacchierano seduti nelle panchine, si sente il classico dialetto romano: " nun ce capisco più niente a sto' munno..." dice un signore a chi gli sta accanto, giocherellando con il bastone. La saggezza degli anziani sbatte il muso contro una società che ha perso la sua umanità. Roma abbraccia mentre cammino, racconta del suo passato, il calpestio dei passi diventa un rumore piacevole, anche quello di chi si affretta, ma i romani, quelli veri, antichi, non hanno mai fretta. Le loro botteghe, diventati negozi anche raffinati, hanno sempre il sapore della filosofia romanesca, quella che guarda alla vita con rassegnazione mis

L'arte del regalo

Un regalo è soprattutto la "presenza" della persona che ami, dell'amico, dell'amica , è un abbraccio improvviso e per questo più prezioso. Ma cercare un regalo è un atto d'amore. "Ho tutti i tuoi  regali con me....." mi ha detto una persona amica con la quale siamo solite scambiarci i regali  per il compleanno e questo mi ha fatto pensare come il regalo può  creare una catena affettiva che continua nel tempo. Anche a me piace guardarmi intorno, gironzolando per casa, e soffermarmi sui regali che testimoniano una presenza affettiva  di chi non vedi con la solita consuetudine, ma che sono solide presenze nella tua vita. Regalo è una bottiglia di vino portata dall'amico che si ricorda il tuo preferito, o comunque che l'ha scelto con cura, perchè la serata sia più felice nel trionfo dell'amicizia.  Il regalo formale non ha spazio nella mia vita e non dovrebbe averlo mai, lo scelgo sempre pensando alla persona, anche se la conoscenza non è profond

Il silenzio grande

  Il silenzio grande di Alessandro Gassmann è un film che racchiude la sua bellezza nella sceneggiatura, nell'interpretazione degli attori, nella regia. E' stato presentato alla 78° Mostra del Cinema d'Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione Giornate degli Autori. Il racconto si svolge con una continuità assoluta grazie ad una sceneggiatura di ferro di Maurizio De Giovanni, Alessandro Gassmann ed Andrea Ozza.  E' la storia della famiglia di uno scrittore famoso e talentuoso, Valerio, interpretato da uno straordinario Massimiliano Gallo ,  che vive a Napoli, a Villa Primic. Trovandosi in difficoltà economiche sono costretti a vendere la casa di famiglia, un patrimonio di ricordi e di vita. Massimiliano Gallo , perfetto e grande nella sua recitazione, trasmette le difficoltà, ma anche le emozioni dell'essere padri, vinte dall' amore, uguagliabile solo a quello materno, anche se, a volte,  più complicato, soprattutto se il padre è famoso. Marina Confalone,

Fettine di merluzzo al limone

  Suggerimenti di fine serata.....dalle cucine di Elena Pongiglione ( per due persone) Occorrono: 4 fettine di merluzzo ( fresche o surgelate) 4 cucchiai di farina. 50g. di burro. 1 limone. 1 ciuffetto di prezzemolo. sale q.b. pepe bianco q.b. Preparazione: Se si utilizzano le fettine di merluzzo surgelate, farle scongelare preventivamente. Infarinare le fettine su entrambi i lati fino a rivestirle completamente. In un tegame far fondere il burro e, quando sarà caldo, tuffarvi le fettine di merluzzo, senza sovrapporle. Far cuocere qualche minuto, quindi girarle sull'altro lato e irrorarle con succo di limone. Salarle, peparle e portare a doratura su entrambi i lati, muovendole spesso sul fondo della pentola affinchè non si attacchino. Spolverizzare il prezzemolo tritato e servire subito.

Quì rido io

  "Quì rido io" , il bellissimo film di Mario Martone, ti porta non solo al cinema, ma a teatro in una commistione davvero geniale delle due arti.  Ti porta anche in una Napoli allegra, vitale, la Napoli della "bella epoque", dove le tragedie diventano farse e la malinconia viene scacciata dalle maschere teatrali. Un Tony Servillo a dir poco superlativo, da vita al personaggio di Eduardo Scarpetta, Capocomico talentuoso che, inventando la maschera di Felice Sciosciammoca, diventò  famosissimo e molto ricco. La storia del teatro si mischia a quella personale di Scarpetta, si muove fra i suoi diversi amori, la moglie Rosa De Filippo, interpretato dalla brava Maria Nazionale, madre di tre suoi figli, Vincenzo ( un ottimo Eduardo Scarpetta nella vita pronipote del capocomico), Maria e Domenico ( in realtà figlio di Vittorio Emanuele II, generosi assegni del re permettono a Scarpetta di far fronte agli impegni finanziari che il Teatro richiede) e Luisa De Filippo ( un

Inferno e Paradiso.....la vita...

 Inferno e Paradiso, così è la vita. Ed ognuno di noi cerca il proprio Paradiso , ha diritto a farlo, e non farlo è un grave peccato. Peccato contro la vita, contro noi stessi. Il Paradiso può essere un momento che si allunga nei giorni, un incontro, un abbraccio, una scelta, il rifiuto del male, della banalità, qualcosa che ci renda uomini e donne degni di vivere questa vita. L'inferno è l'incapacità di dire no al male, alla meschinità, di sottomettersi all'odio, di non riuscire a raggiungere quello che per l'essere umano è essenziale: la felicità. Il 14 settembre 1321 moriva Dante Alighieri a Ravenna, 700 anni fa, eppure l'attualità della sua opera non è mai morta. Gli Agitatori Culturali Irrequieti, con il solito fermento culturale e vivacità intellettuale che li contraddistingue, ce lo ricordano.  Il 13 settembre alle ore 21.00, a Sussisa , in provincia di Sori, a pochi chilometri da Genova, hanno organizzato una serata evento, nel prato di Confaunè ( si raccom

78° Mostra del Cinema di Venezia

Non sono al Lido di Venezia per partecipare al Festival del Cinema di Venezia 2021, diretto alla grande, come sempre, da Alberto Barbera. Ma mai come quest'anno lo "sento" come se fossi in presenza. Lo seguo attraverso le belle e acute interviste dell'amico e collega Fabio Falzone, giornalista, conduttore e autore dell' interessante trasmissione di cinema   "Effetto notte" su TV2000, che,  con i suoi servizi quotidiani su Tg 2000, rende un quadro ampio e dettagliato del Festival e trasmette il senso di rinascita della Mostra. Continuo a seguirla negli spazi che la Rai dedica all'evento e attraverso i pareri degli amici critici. L'anno scorso il direttore Alberto Barbera fece un operazione molto coraggiosa non rinunciando al Festival in tempi in cui l'allarme Covid era alto, organizzando in perfetta sicurezza la Mostra. Qust'anno , anche se il pericolo Covid non è tramontato, è quasi come se, chi ama il cinema, volesse contribuire e partec