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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Astolfo

Astolfo, di Gianni Di Gregorio è una poesia, un film delicato e profondo che racconta la storia d'amore fra due settantenni, Astolfo, Gianni Di Gregorio e Stefania, Stefania Sandrelli. E' anche un affresco sulla vita, su chi vive con semplicità e chi, sopraffatto dal dio denaro, non sa più distinguere i veri sentimenti. La delicata storia d'amore comincia quando Astolfo, sfrattato dalla sua casa romana, si trasferisce al paese dove possiede una vecchia casa in decadenza, che è stata occupata da Oreste che non sa dove andare, ma, dopo la sorpresa, i due stabiliscono una convivenza pacifica. Astolfo incontra Stefania, complice un cugino, e fra i due nasce un'immediata simpatia che piano piano si trasforma in un dolce sentimento. La tenerezza fra i due cresce: impagabile Gianni Di Gregorio nei panni di Astolfo, con il suo sorriso non perfetto, i suoi tentennamenti, la semplicità del suo sentimento, come superlativa è Stefania Sandrelli, che da vita ad una Stefania, adoles

I Libaeti.......la forza del ricordo

Un piccolo oggetto appeso al collo, un'ancora, mi ricorda con vivezza mia madre: " ce l'ho sempre con me" ....mi dice mia nipote Alice, l'emozione della vita che continua e del ricordo che non tramonta. Non si muore quando per ognuno di noi è finito il percorso della vita.  Chi ha fede crede in un dopo, in un'eternità che ci aspetta. Su questa terra, si muore quando nessuno più si ricorda di noi.  Si muore anche da vivi, quando non siamo più al centro di interessi, affetti, amicizie, quando la solitudine, a volte estrema, può travolgere. Il ricordare chi non c'è più regala l'immortalità a chi se ne è andato, ed è un balsamo anche per la nostra anima, perchè ci sentiamo un corpo unico con il nostro passato ed il nostro futuro, per chi rimane  diventa un imperativo ricordare i morti e tramandare i nostri ricordi a chi verrà dopo di noi, possono essere addolciti dal tempo, ma sono veri, reali come la vita che viviamo. E' importante andare oltre, non s

Brado

 "Brado", il film di Kim Rossi Stuart è un bellissimo film incentrato sul rapporto padre e figlio, che racconta anche di libertà, questo sentimento meraviglioso e difficile da insegnare. Renato, un bravissimo Kim Rossi Stuart, vive in un ranch, " Brado", con i suoi cavalli, piegato in se stesso da un matrimonio finito che lo fa ancora soffrire e da un tormentato rapporto con i figli, soprattutto con  Tommaso, Saul Nanni, il 23enne attore già grande per la sua bravura, che lo va a trovare, dopo la rottura dei rapporti, pregato dalla sorella Viola, in seguito ad una caduta da cavallo di Renato con la conseguente rottura del braccio. Tommaso è un equilibrista dell'edilizia, ripara edifici con complicate acrobazie, ma decide di aiutare il padre, chiamato scherzosamente dai vicini: " Il Clint Eastwood dei poveri", ad allenare Trevor, un poderoso cavallo, per una difficile gara. Fra i due riaffiorano i vecchi conflitti e la difficoltà di rapporti: Tommaso ri

Il Museo Diocesano di Pavia e...la lealtà

 " Si parte da un ambiente che di per sè qualifica il livello di iniziative che, in questo Museo Diocesano, andremo ad attivare....è già un Museo  senza gli oggetti esposti....." raccontava  Renata Crotti, già docente di Storia medievale a Pavia, giornalista, scrittrice,  Presidente della Fondazione del Museo Diocesano di Pavia, qualche anno fa, descrivendo il gioiello pavese, situato in Piazza del Duomo, nell'antica cripta della Cattedrale di Santa Maria del Popolo, con i suoi capitelli medievali originali " che portano alla scoperta di un mondo che non c'è più...." continuava.  Il Museo, con  l'esposizione di oggetti intercambiabili come calici seicenteschi, oggetti sacri, vide incrementarsi i suoi visitatori e raggiungere il successo in occasione della Mostra "L'acqua che tocchi...Leonardo anima e materia" con i suoi pezzi unici, come il foglio della Biblioteca Ambrosiana del Codice Atlantico, scritto da Leonardo, che racconta le "c

L'importanza dello "scorcio"...passeggiando a Camogli

Camminando può capitare di volgere lo sguardo verso un dettaglio, uno "scorcio" che ti fa capire l'insieme, che ti da il quadro perfetto di quello che hai visto e stai vedendo.  E' come osservare un dettaglio quando parli: uno sguardo, un movimento del viso ti fa capire il senso della conversazione, la sincerità o meno del tuo interlocutore solo allora quando hai capito chi hai davanti, il parlare può prendere l'avvio e la comunicazione diventare reale e non fittizia, non una raccolta di parole senza significato, un parlare a se stessi, così tanto per fare, per passare il tempo.... E così,  su e giù tra scalette e i vicoli di Camogli, il mio sguardo si ferma: mi affaccio ad una "finestrella" naturale incastonata nella roccia e da lì appaiono nitidi e disegnati i particolari.....Le barche bianche dei pescatori listate di blu, il colore del mare che tende al viola visto il calar della sera, le luci delle case che rivelano vite di chi le abita....E la belle

La superba "Zena"...... e dintorni

Le magie possono improvvisamente e per incanto prendere forma. I sogni possono realizzarsi. Arrivare a Genova, essere accolta dai miei amici Elena Pongiglione, artista straordinaria, pittrice elegante che continua ad avere una carica produttiva immensa dall'alto dei suoi 88 anni, Elena Frau, persona di rara sensibilità e intelligenza, capace di avvolgere l'ospite con  generosa  eleganza, profondità e "leggerezza" e da suo marito Lorenzo Doretti, Ingegnere informatico, ma anche uomo di cultura, che non tralascia mai i particolari che rendono ineguagliabili le giornate, per me è stata la realizzazione di un desiderio a lungo accarezzato e spesso rimandato per diverse ragioni: coronavirus, impegni vari, caldo eccessivo, ma forse proprio perchè così desiderato è stato perfetto. Arte e cultura si sono intrecciate alle bellezze naturali in un insieme dove tutto è stato al posto giusto. Dopo un pomeriggio trascorso fra gli incanti disegnati dalla Pongi accompagnati dai suoi