Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Dietro le quinte di Colosseum: la sigla

L'idea della sigla di "Colosseum " nacque nell'ufficio della mitica "Tecno 77" la società che si trovava a Via Gomenizza , in fondo a Via Teulada dove fu ideato e montato il programma  e che divenne la nostra redazione. Ho cercato già di raccontare l'atmosfera di allora, erano i primi anni ottanta, indispensabile per capire come nascevano le idee e i programmi. La collaborazione era alla base del nostro lavoro e le idee circolavano, non importava chi le avesse avute, venivano "regalate" al programma. La nascita della sigla fu molto divertente. Brando Giordani, autore, giornalista. Capostruttura di Rai1, poi Direttore della Rete1 ed Emilio Ravel, autore, giornalista, scrittore, decisero di ambientarla al Colosseo perché era il posto dei "giochi" degli antichi romani. La filosofia di   "Colosseum" era il gioco ( il titolo iniziale era "Il grande gioco") si volevano raccontare i giochi dell'acqua, della forza ,

Piccole Donne

Spesso è la prima inquadratura che appassiona al film. E così è stato per me in  "Piccole Donne": Jo March, di spalle che sta per entrare nella redazione di un giornale per sottoporre il suo racconto e convincere il direttore a pubblicarlo, dritta come un fuso, muovendo leggermente le spalle come per farsi coraggio e non perdere la forza, da subito l'idea della passione, del carattere indomito, della bellezza del personaggio. Il film "Piccole Donne" di Greta Gerwig, la giovane e brava regista statunitense candidata, a ragione, agli Oscar  del prossimo febbraio per la migliore sceneggiatura non originale, appassiona per la freschezza e la modernità delle tematiche, oltre che per la profondità dei rapporti familiari che riportano in primo piano il valore della "sorellanza" caro alle femministe, ma effettivo e reale  all'interno della famiglia  March. Tratto dal famosissimo libro di Louise Alcott, sullo sfondo della Guerra Civile Americana, ripropone

Incontri "ravvicinati"

La camminata veloce che faccio appena posso, impegni e maltempo permettendo, a Villa Pamphili, a pochi metri da casa mia, è spesso fonte di sorprese e meraviglie come quando incontri questi animaletti di cui non so il nome e la provenienza : un incanto della natura. Si mischiano a papere e cigni che si adagiano sul bordo del lago. Il manto, lucido e coloratissimo, mostra un disegno geometrico  perfetto, le righe bianche dividono con precisione gli spazi colorati: verde brillante, blu cobalto, marrone sfumato, verde muschio. Uno di questi animaletti, che camminava tranquillamente in mezzo ai suoi amici pennuti, notato un giorno che mi sono soffermata più a lungo ad ammirarli, ha tirato fuori una crestina sul capo, sembrava un ciuffo ribelle di un bambino un po' discolo, e si è avventurato ad esplorare il territorio circostante. I bambini si fermano incantati a guardarli, insieme agli adulti. Ho assistito ad un capriccio terribile di un bimbo, perché voleva assolutamente prendere i

Incontri napoletani

L'8 non è solo un tram che attraversa viale Trastevere per arrivare a Piazza Venezia, ma spesso, se lo si prende in orari comodi , diventa l'occasione di incontri di vita vera. Stamattina sono salite sul tram, alla fermata dopo la mia , due signore "grandi" ( la parola anziane le sminuisce), una si siede sul sedile accanto a me e l'altra rimane in piedi. Accenno subito ad alzarmi per cedere il posto accanto all'amica, ma la signora mi ferma dicendomi, con un inconfondibile accento napoletano: " Grazie , non si preoccupi sto meglio in piedi…" Riconoscendo l'accento, per me familiare, le chiedo se è di Napoli. " Sono di Ischia...la conosce la nostra bella isola?" La mia risposta affermativa da il via ad una piacevole conversazione, le racconto delle mie origini napoletane, parliamo della bellezza di Ischia, e si finisce al  degrado in cui sono finite Roma e Napoli, ed ai danni del terremoto del 2017 a  Casamicciola , la sua terra d'

Involtini di carne

Cucina romana..... Occorrono:   8 fettine di carne di girello di vitella ( per 4 persone)  8 fette di prosciutto crudo  2 coste di sedano  1 spicchio d'aglio  1/2 bicchiere di vino bianco  olio e. v.  sale e pepe q.b. Preparazione:   Battere la carne su un tagliere con un batticarne per ammorbidire le fibre ed allargare bene la fettina.  Disporre sulla fettina 1 fetta di prosciutto e  un paio di listarelle di sedano.  Arrotolare la carne fermando con uno stecchino.  Mettere gli involtini in una pentola con i bordi medio alti con l'olio, 1 spicchio d'aglio, sale, pepe e cuocerli coprendo la pentola con un coperchio.  Una volta cotti sfumarli con il vino bianco.   Quando il vino è sfumato gli involtini sono pronti. Suggerimenti di fine serata ...dalle cucine di Daniela , Chiara, Francesca e della cagnetta Mia

Una stretta di mano

Qualche giorno fa ero sull'8, il tram che porta da Monteverde, passando per Viale Trastevere, a Largo Argentina. Qualche fila davanti a me sedeva un'elegante signora, avrà avuto circa 80 anni, nella mano destra un raffinato bastone, di noce, scuro, che finiva con una testa di leone intagliata che impugnava con delicatezza. Ad un certo punto, evidentemente  arrivata alla fermata dove doveva scendere, la signora impugna con più forza il bastone per alzarsi, ma ha un'esitazione sulle gambe. Un ragazzo, in piedi vicino a lei, prontamente le offre la mano per aiutarla: la signora, stringendo la mano offerta, con un sorriso si alza senza difficoltà. Ringraziando  il giovane aggiunge : "L'importanza di una stretta di mano…" preparandosi a scendere grata e sorridente. La signora aveva ragione. La stretta di mano è un gesto importantissimo: il primo contatto fra due persone che può essere il preludio di un'amicizia, di un rapporto di stima …. Attraverso il contat

Hammamet

" Hammamet" è un film di Gianni Amelio mosso dalla "pietas", che racconta gli ultimi mesi di vita di Bettino Craxi in Tunisia, ad Hammamet. E' ben rappresentato un Bettino Craxi che ha perso tutto : potere, salute, donne, ma che continua, in qualche modo, ad essere un leader, a non abbassare a testa , a rispondere a chi lo accusa, a camminare nonostante la gamba lacerata dal diabete ed al cuore debole che lo porterà alla morte. Un Craxi che si allontana turbato mentre, nel giorno  di  Pasqua, il figlio Bobo strimpella alla chitarra " avrei bisogno di carezze anch'io..." la bellissima canzone di Lucio Dalla. L'immenso Pier Francesco Favino riempie lo schermo in un'interpretazione straordinaria nei gesti , nel parlare, aiutato da un trucco spettacolare, Favino è entrato nell'animo del personaggio rendendolo umano.  Figura controversa, considerato da molti un grande statista, da altri un ladro di soldi pubblici, Bettino Craxi, fu uno dei p

Dietro le quinte di " Uno Mattina": L'arte della Filigrana e il suo Museo.

Ho avuto occasione, durante un viaggio in Perù, di ammirare  il bellissimo Museo dell'Oro a Lima, carico di oggetti d'oro e d'argento dell'antica civiltà  pre colombiana e incaica, ma posso assicurare che il Museo della Filigrana a Campo Ligure, a pochi passi da Genova, mi ha lasciata incantata allo stesso modo. Diversi i numeri, nel Museo Peruviano sono esposti circa  8.000 pezzi, in quello di Campo Ligure sono duecento cinquanta gli oggetti spettacolari provenienti da tutte le parti del mondo: Portogallo, Norvegia, Armenia, Yemen, Iran, Etiopia, India, Thailandia, Cina ed anche dal Perù ( pezzi creati con il sofisticatissimo argento peruviano conosciuto come "oro bianco" o "lacrime di luna". L'argento peruviano, infatti, è di 900 carati, e non di  800 carati come viene marcato solitamente). Questi oggetti furono raccolti da  Pietro Carlo Bosio, Maestro filigranista, viaggiatore ed appassionato collezionista. Nel 2000 Carlo Bosio regalò la co

Sorry we missed you

"Sorry we missed you" racconta, con l'indiscutibile maestria del regista Ken Loach, una storia dura: il precariato sul lavoro. La voglia di crearsi un lavoro autonomo per dare alla sua famiglia un dignitoso futuro  porta il protagonista , Ricky, interpretato da un bravo e misurato Kris Hitchen, a combattere con un lavoro che, invece di liberarlo, lo rende prigioniero. Due figli, uno adolescente, Seb , ( Rhys Stone che interpreta perfettamente i sussulti della sua età) una bambina che si affaccia alla vita, Lisa ( una deliziosa  e promettente Katie Proctor) , Abby, la moglie, sono il suo mondo, lo contestano e lo sostengono, ma soprattutto lo amano e lui ama loro. Il lavoro, da finta e agognata liberazione , diventa una schiavitù dolorosa. Il film ha , nonostante la durezza del mondo del lavoro, una delicatezza di sentimenti interpretata magnificamente da tutti, ma , soprattutto, da Debbie Honeywood , la moglie di Ricky. Abby, fa  un lavoro duro, assiste gli anziani, con l

La cucina di Emilia : va dove ti porta il cuore

Quello che colpiva in Emilia erano gli occhi: scuri , lucidi e brillanti. Aveva una corporatura che era diventata imponente negli anni , ma il viso aveva mantenuto la bellezza della gioventù  con lo sguardo vivace e curioso sul mondo, fino a quando se ne andò quasi novantenne. Carica  di un'umanità e un cuore non comuni, per me è stata una seconda mamma ( se mi sentisse mia madre, napoletana doc, con l'amore sviscerato che aveva per i figli ed io per lei!) l'ho conosciuta poco più che trentenne. Conosceva  la vita e mantenne sempre il desiderio di aiutare gli altri , e quando la vita fu dura con lei togliendole un figlio di cinquanta anni, Giuliano, non si inaridì, non pianse su se stessa, non urlò la sua disperazione anche se il dolore le spaccò il cuore continuò ad andare avanti ed ad ascoltare gli altri. Aveva un altro figlio Massimo, ma io ero la figlia femmina che non aveva avuto, quella da consolare con saggezza dalle pene d'amore, quella a cui regalare vestiti ch

Un angolo di Roma

A Roma c'è un quartiere, Campo Marzio, dove si respira una "romanità" antica. E' una passeggiata che faccio spesso , passando per il Pantheon , che ogni volta mi colpisce per la sua imponente bellezza, ma anche per la sua sacralità. Percorrendo  Via della Scrofa  lascio, sulla destra, la macelleria di Fabrizio, che con Roberto taglia e maneggia la carne con inusuale eleganza, supero una "classica" edicola di giornali, verde e rotonda,  dove il giovane ed educato edicolante studia il giapponese sognando di andare in Giappone, mi addentro in Vicolo della Campana dove  respiro subito un’aria di amicizia e di familiarità. Un piccolo paese, dove sembrano tutti parenti, si snoda fra piazzette e vicoli. Sulla sinistra il Corniciaio, Onorato che, con la sua  intera famiglia  si dedica a quest’arte con attenzione e creatività, a destra la Chiesa di S. Ivo dei Bretoni, con la facciata incastonata nelle case, rende questo angolo di Roma pieno di fascino d'altri t

Zuppa di lattuga

Suggerimenti di fine serata.....dalle cucine di Elena Pongiglione Le foglie di insalata scartate non si buttano! Occorrono: Lattuga, scarola o indivia Brodo di dado o di carne Cipolla, carota, sedano  Olio e.v  Sale  q.b. 1 uovo a persona 1/2 cucchiaio Maggiorana  o Formaggio grattugiato  Preparazione: Separate le foglie meno presentabili per la tavola dal cespo di insalata e verificate che siano sane e lavatale con cura. Preparate un soffritto con cipolla, sedano, carota tritati e fate rosolare a fuoco moderato con poco olio. Quando il soffritto è "appassito" aggiungete il brodo di dado o di carne a seconda dei commensali. Tagliate a listerelle le foglie dell'insalata, mettetele nella pentola  e lasciate bollire per una decina di minuti, la minestra deve essere abbastanza densa. Servitela calda , a seconda dei gusti aggiungete la maggiorana o il formaggio grattugiato, l'uovo  e crostini di pane tostato.