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Visualizzazione dei post da dicembre, 2023

Wonka

Un senso della libertà profondo ti invade fin dalle prime inquadrature del bel film "Wonka"   di Paul King. La libertà non è un sentimento facile nè da vivere, nè tanto meno da raccontare, ma Paul King lo fa magnificamente e l'interpretazione di Timothée Chalamet la rende palpabile. Liberi significa saper amare se stessi e gli altri. Liberi significa saper sognare, lasciare spazio alla fantasia, alla magia. Liberi significa rendere reali i propri sogni. E questo ci racconta il film. Willy Wonka ama il cioccolato, e fare il cioccolato. Vuole aprire una cioccolateria alla Gallerie Gourmet di una imprecisata città. Ma si trova a combattere contro l'avidità e la cattiveria di tre cioccolatai, già affermati in città, che lo vogliono far fuori. I tre personaggi Slugworth, Fickelgruber, Prodnose, interpretati con gran bravura da Peterson Joseph, Mathew Bayton, Matt Lucas, danno vita a maschere divertentissime e cattive e Willy Wonka, con un Timothée Chalamet  straordinariame

Adagio

 Stefano Sollima ha colpito di nuovo  nel segno con il suo bel film "Adagio". "Adagio" è un film di genere che chiude la trilogia del regista di "Romanzo Criminale. La serie" e di "Suburra", ma va oltre il "genere". Carabinieri corrotti ed ex malavitosi danno vita ad un film di grande impatto, in una Roma, con lo sfondo di un incendio, che accompagna l'intreccio non solo delinquenziale, ma umano. Vasco, carabiniere corrotto, un ottimo Adriano Giannini, convince Manuel, sedicenne alla ricerca di se stesso, ad intrufolarsi in una festa orgiastica per incastrare, fotografandolo, un importante personaggio e poterlo denunciare pe sfruttamento alla prostituzione minorile. Manuel, interpretato da un bravissimo esordiente Gianmarco Franchini, scopre però di essere ripreso a sua volta mentre "sniffa" cocaina all'interno del locale e decide di scappare dalle grinfie di Vasco. Da quì parte un carosello di violenze, fughe fra Vas

La Cònba: dolce ligure natalizio

  Suggerimenti di fine serata.....dalle cucine della Pongi E'' stata l'Artista Elena Pongiglione a farmi conoscere questo delizioso dolce di Natale: la Cònba. Se ne è andata il 3 dicembre, ci ha lasciato molto: i suoi dipinti, i suoi libri, le sue illustrazioni, ma soprattutto la bellezza della sua persona, la sua sensibilità unica, la sua intelligenza, il suo spirito, la sua ironia. La ricetta di queste bamboline ovali, con una treccia di lato, le mani in grembo, con gli occhi di uvetta, un pinolo per naso, una bocca con i "margheitin", codette colorate, è dedicata a lei, al suo modo di ridere delle cose del mondo. Per 40 persone Occorrono : 4 Kg di farina. 1,6 Kg di burro. 400 grammi di pinoli. 1, 6 Kg di uvetta. 16 tuorli d'uovo. 1,6 Kg di zucchero. 3 bicchierini di fiori d'arancio. 16 bustine di lievito istantaneo per dolci. 1,6 Kg di canditi. Latte per ammorbidire. Codette. Preparazione: Amalgamare la farina, lo zucchero, il burro, già ammorbidito a t

Pan dei Brughi....il dolce di Natale degli Agitatori Culturali Irrequieti

Seguendo un percorso luminoso per le strade di Roma, luccicante e brillante più del solito per il Natale, non si riesce a rimanere indifferenti. Anche i più "critici", di fronte agli addobbi natalizi, non possono fare a meno di alzare gli occhi: a Piazza San Silvestro si staglia un Albero rosso fuoco, sembra un faro che invita a fermarsi...le luminarie continuano per Via del Gambero ....e Via Condotti incanta. E' proprio il salotto di Roma! Parallelepipedi a forma di lanterna sovrastano la strada, ed in fondo, poggiato sulla piattaforma della scalinata, l'Albero di Natale: le luci danno vita all'oro e al bianco, delicati pacchettini da regalo, bianchi, ben infiocchettati, appesi ai rami regalano perfettamente l'atmosfera natalizia. Uno scintillio abbagliante. Via del Corso: un'onda dorata di luci parte  da Piazza del Popolo, arrivando fino a Piazza Venezia, sembra accompagnare, con un movimento di danza, il camminare dei passanti che affollano la strada im

CRONACA DI UN INTERVENTO CHIRURGICO all' IDI, Istituto Dermatologico dell'Immacolata, la rinascita

Un piccolo intervento non grave, ma bisognoso di un trattamento chirurgico mi porta all'Idi, Istituto Dermatologico dell'Immacolata, di Roma. Un'eccellenza nel campo dermatologico, un Ospedale che ha passato diverse traversie finanziarie, ma il mio ricovero in Day Hospital, mi ha decisamente convinto che la rinascita  voluta con caparbietà dal personale medico ed infermieristico, è andata avanti e siglata qualche mese fa con l'accordo che porta il risanamento dei debiti e il mantenimento dei livelli occupazionali. L'Istituto nato nel 1857con Padre Luigi Maria Monti, come cura per i bisognosi, divenne nel 1912, sempre sotto la guida dei religiosi una Casa di cura per le malattie della pelle. I più quotati professionisti hanno dato e continuano a dare la loro opera rendendola un'eccellenza. Alti uomini di Stato, Prelati hanno richiesto le cure dell'Idi, diventato punto di riferimento per i cittadini di tutta l'Italia, molti provengono anche dall'estero

Palazzina Laf

  La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto...... ( art, 4 della Costituzione) Nei titoli di coda del bel film "Palazzina Laf" di Michele Riondino, che debutta nella regia con bravura e coraggio, viene citato l' articolo 4 della Costituzione: in realtà " risuona" come un ammonimento durante tutto il film. E' un film che parla di mobbing, una storia realmente accaduta all'Ilva di Taranto. È il 1997. Taranto, la bellissima città che ha due mari, il Mare Grande e il Mare Piccolo, carica di storia e di bellezze naturali, ma conosciuta soprattutto per i disastri ambientali provocati dall' Ilva. Caterino Lamanna, interpretato superbamente da Michele Riondino, è un operaio dell'Ilva, lavora nel settore siderurgico, viene chiamato da Giancarlo Basile, dirigente delle Acciaierie, un ottimo Elio Germano, perchè vuole capire cosa stia succedendo fra gli operai incitati dal

A occhi aperti

 Il bellissimo libro di Mario Calabresi "A occhi aperti"  , edito da Mondadori, è un viaggio nel mondo attraverso la fotografia. Mario Calabresi, giornalista, Direttore del quotidiano "La Stampa" dal 2009 al 2015,  e "La Repubblica" dal 2016 al 2019, fotografo appassionato, ha "inseguito" ed intervistato i più grandi fotografi del mondo: Steve McCurry, Susan Meiselas , Josef Koudelka, Don McCullin, Elliott Erwitt, Paul Fusco, AlexWebb, Gabriele Basilico, Abbas, Paolo Pellegrin, Letizia Battaglia ( l'unica in realtà che non ha mai intervistata) Sebastiao Salgado. "Se vuoi essere un fotografo devi guardare molto...." racconta a Calabresi Steve McCurry che ha fotografato le inondazioni monsoniche, le sue foto, in India, nel Bangladesh  hanno un'intensità straordinaria come quella dei pescatori sulle canne di bambù nello Sri Lanka. Il giornalista guarda e racconta, il fotografo guarda e scatta. La velocità dello scatto in contrappos

Silenzio

Silenzio. Se ne è andata una Grande  Artista: Elena Pongiglione.  Pittrice, illustratrice, scrittrice, colorava il mondo con le sue streghe e i suoi gatti. Il suo tratto sicuro e delicato stupiva, difficile mantenere così intatto il genio artistico a 89 anni, ma per lei era naturale. Univa la sua genialità ad una grande anima: donna generosissima nel donarsi agli amici, regalava la sua profonda intelligenza e conoscenza dell'animo umano a chi aveva scelto come amici.  La sua ironia, il suo spirito, la sua capacità di sorridere delle miserie umane oltre che di capirle era unica. Cara Pongi ho aspettato che ti risvegliassi insieme a Lorenzo ed Elena Doretti, amici impagabili,  hai deciso di non farlo, in qualche modo hai deciso tu di andartene. Qualche mese fa, il 31 luglio, lucida, in piedi, appoggiandoti quasi leggermente al bastone, elegante nei tuoi pantaloni e blusa nera, ringraziavi,  con un discorso a braccio che stupiva per la lucidità,  chiarezza e perfetta dizione, ringrazi