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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

Augusta e il coraggio di Don Palmiro

Il bel mare di Augusta infrange le sue onde con forza sul molo, quasi un urlo a raccontare la sofferenza di una città.... Augusta incanta per la bellezza della sua antichità, la Chiesa Madre svetta con imponenza, ricostruita dopo il terremoto del 1693, parla di speranza, ma anche di sofferenza, la gente entra silenziosa, con dignità, portando un carico a volte troppo pesante e quando scorgi i fumi neri  del petrolchimico che "sporcano" il cielo, il mare, la gente della città, capisci che Augusta è una città segnata dall'inquinamento, i danni a persone e cose sono incalcolabili... Don Palmiro per molti anni  parroco della Chiesa Madre, con la sua serenità, il suo coraggio, la sua forza di non tacere, il desiderio di aiutare gli altri, la sua caparbietà, lotta per far conoscere al mondo le condizioni di Augusta, ma adesso Don Palmiro è stato sollevato dal suo incarico.... Rm Don Palmiro, cosa sta succedendo ad Augusta? Dp Augusta è una città che da settanta anni sta vivendo

Roma...senza maschere

In quel gesto di togliersi la mascherina c'è un senso di libertà sconfinata, una voglia di tornare a sorridere, a parlarsi senza "nascondersi". Lo colgo in due amici che si incontrano a San Francesco a Ripa, nel cuore di Roma a Trastevere, uno ha la mascherina l'altro no: " ma guarda che te la puoi togliere la mascherina..." dice il primo, sembra quasi che l'altro aspettasse la conferma dell'amico fidato, se la sfila con gesto sicuro, e compare un largo sorriso, i due si incamminano chiacchierando sorridenti. Vedere i visi non coperti da un senso di rilassatezza e fiducia nel domani, il gesto di togliersi la mascherina è ampio, prelude ad un abbraccio. Alcuni ancora la portano, i più timorosi, d'altronde dopo due anni sofferti si capisce la titubanza, si cerca ancora un senso di protezione. La giornata è nuvolosa, ma camminare per Roma è sempre affascinante: la Chiesa di San Francesco a Ripa, con la sua struttura barocca e i secoli "sulle sp

Elena Pongiglione: un'Artista Doc, una Genovese Doc

A Genova l'odore del mare è in ogni angolo della città e, addentrandoti nei vicoli, ti senti accompagnata dai naviganti che quel mare lo hanno solcato, dai loro occhi che guardano avanti sempre, anche se nel loro sguardo c'è il passato di chi quel mare lo ha conosciuto e lo conserva gelosamente nel cuore. E così è quando entri nella casa, nel cuore di Genova, dell'artista Elena Pongiglione Fava, pittrice, scrittrice, illustratrice di raro talento: un'atmosfera di antico e moderno ti avvolge, gli occhi, acuti, vivaci di chi è Grande per la sua arte, ma anche per la rara persona che quell'arte racchiude ti accolgono: gli occhi di una persona gentile che, a 88 anni, continua a regalarci opere preziose sempre più amate ed acclamate ed a scrutare l'orizzonte con lo sguardo sapiente e sicuro del marinaio che conosce la navigazione. Rm Signora Elena Pongiglione, perchè dipinge? Ep   Me lo sono chiesta tante volte. Ma perchè un gatto miagola? Perchè gli viene spontaneo

Ghiaccio

  "Ghiaccio"  il bel film di Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis , pur essendo un film drammatico, è leggero come una poesia. E' una storia di pugilato: l'ex pugile, Massimo, un bravissimo Vinicio Marchioni,  non ce l'ha fatta a diventare un campione, ed allena con caparbietà, scorgendo in lui un vero talento della box, Giorgio, interpretato con naturalezza e bravura da Giacomo Ferrara. Ma il racconto non si limita al ring della box, si espande al ring della vita, dipingendo  con realismo una borgata romana, dove i due vivono con le loro famiglie la quotidianità. La vita della borgata, dove non esiste la bellezza di Roma, ma " per me è casa...nella borgata voglio vivere e morire" come dice l'innamorata di Giorgio, la brava Beatrice Bartoni,  Massimo vive con la moglie, un' ottima Sara Cardinaletti, e i due figli una vita complicata, ma piena dell'amore familiare, mentre Giorgio  si avvia con il suo talento, grazie a Massimo, a combattere

Spaghetti "all'assassina"

  Suggerimenti di fine serata....dalle cucine di Elena Pongiglione. Occorrono: 300 g. di spaghetti. 400g. di passata di pomodoro. 1 cucchiaino di zucchero. 1 peperoncino. olio d'oliva q.b. sale q.b. 2 spicchi d'aglio. Preparazione: Per realizzare questo delizioso primo piatto iniziate dal condimento: versate un filo d'olio d'oliva in una padella, aggiungete gli spicchi d'aglio sbucciati e il peperoncino pulito, tagliato a pezzettini sottili. Mettete la padella sul fuoco e fate soffriggere aglio e peperoncino a fiamma dolce.  Non appena lo spicchio di aglio risulterà sufficientemente dorato, aggiungete anche gli spaghetti. Aggiungete ora un bel mestolo di sugo e due mestoli di acqua tiepida per cuocere gli spaghetti direttamente in padella. Togliere gli spicchi d'aglio e insaporite con lo zucchero e il sale. Proseguite la cottura degli spaghetti aggiungendo man mano altra passata di pomodoro e acqua all'occorrenza. Non appena avranno raggiunto il giusto punto