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Visualizzazione dei post da settembre, 2022

Ti mangio il cuore

 Ti mangio il cuore, il bel film del bravissimo Pippo Mezzapesa, è una storia di mafia, di vendette, di odio, incastonato fra due "luminosità": l'inizio  ( la nascita di un amore) la fine ( la salvezza dalla mafia). Il film si ispira alla vera storia di Rosa Di Fiore, prima pentita di mafia, ed è tratto dal romanzo d'inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini. Si parla della mafia del Promontorio del Gargano, dove due famiglie, i Malatesta ed i Camporeale lottano per il controllo del territorio e dopo anni di uccisioni sembrano arrivati ad una pace grazie alla mediazione della famiglia Montanari. Ma fra  Marilena, la moglie di Santo Camporeale e Andrea Malatesta, il figlio di Michelle Malatesta, scoppia una passione che i due non vogliono e non possono trattenere. Sembra di rivivere la faida fra Montecchi e Capuleti della ben nota storia di "Romeo e Giulietta", ma la lotta diventa efferata, i crimini di mafia si susseguono in un crescendo di violenza e Pi

Il Ticino racconta Pavia

Navigare il Ticino, rivivere la sua storia vivace ed interessante nel millennio del Medioevo che va dal V al XV secolo, risalire le sponde del fiume che bagna Pavia e che tanta parte ha avuto nella vita dei pavesi, immergersi nelle attività, nei mestieri, che hanno popolato il fiume, è un incanto che ci ha permesso la Prof. Renata Crotti con la sua relazione "Il Medioevo dei Mestieri sulle acque del Ticino"  nell'ambito degli incontri culturali del "Ticinum Festival", all'interno della Festa del Ticino, l'interessante iniziativa organizzata dal Comune di Pavia dal 2 al 18 settembre scorso. Renata Crotti, già docente di Storia Medievale all'Università di Pavia, giornalista, scrittrice, Segretario dell'Associazione Laureati Università di Pavia, con una profonda e attenta conoscenza della materia  ci racconta l'affascinante storia del  fiume, portatore di ricchezza e di cultura. " Da sempre c'è stato un rapporto simbiotico fra il fiume

La storia di Gilda

 Gilda ha 81 anni ed è imbattibile nel fare le parole crociate, non ne sbaglia una ed è velocissima. E' stata una bella signora e lo è ancora nonostante sia devastata da una depressione unita ad una demenza senile. Amava soprattutto insegnare, è stata la sua passione : italiano, latino, greco, storia, geografia in un liceo romano, poi si è sposata con un diplomatico e si è trasferita a Bruxelles. Dopo un anno e mezzo circa il suo amore per l'insegnamento l'ha portata di nuovo a farlo, questa volta insegnando privatamente agli stranieri, era diverso certo, ma riuscì a stabilire un bellissimo rapporto con i suoi studenti  Ha avuto due figlie Cristiana e Valeria e poi, come in molti rapporti, è arrivata la crisi e la rottura. Il primo grande trauma. Gilda torna a Roma, dopo qualche tempo si rifà una vita con Giuseppe, che diventa il suo compagno e con lui va a vivere a Firenze. Quando Giuseppe muore, Gilda non regge il dolore e il trauma, comincia il declino. Ha un incidente d

Il signore delle formiche

 "Il signore delle formiche", il film di Gianni Amelio ti prende da subito, dalle primissime inquadrature, sicuramente per la magistrale regia di Amelio, ma per qualcosa in più: un mix perfetto, che si snoda durante tutto il film, fra regia, sceneggiatura, grandi attori e che ti incolla allo schermo. Aldo Braibanti è un professore, drammaturgo, scrittore, poeta, che tiene seminari, crea un circolo culturale e allestisce i suoi spettacoli teatrale a Castell' Arquato, in Emilia Romagna nella provincia di Piacenza nella cosiddetta "Torre" , dove abita, studia le formiche, "animali intelligentissimi che condividono tutto..." racconta ad un suo allievo. Il "caso" Braibanti è realmente accaduto a metà degli anni sessanta, il Professore fu processato per plagio, dividendo l'Italia fra colpevoli ed innocentisti. Braibanti, uomo colto, intellettuale di grande profondità ed elevatura, ha una colpa: quella di essere omosessuale. Ettore Tagliaferri,

Il viso, la bellezza parla.....

Quando Lorenzo Doretti, amico carissimo insieme alla moglie Elena Frau, mi ha mandato questa bella intervista di Elena Pongiglione sul Secolo XIX di Genova realizzata dalla brava giornalista  Guglielmina Aureo mi sono commossa. All'inizio non capivo perchè, conosco a memoria la storia della Pongi, l'ho intervistata per "UnoMattina", ed in altre occasioni, leggere di lei mi da sempre un enorme piacere perchè la sua vita così intensa è sempre motivo di interesse, ma non era quello che mi commuoveva: era la sua foto.  La bellezza del viso di questa Artista arrivata all'età di 88 anni, che prosegue il suo cammino.  Si perchè il viso parla, la dolcezza del sorriso, gli occhi arguti ed intelligenti, il naso "sistemato" bene rivelano quello che la Pongi è: leale, intelligente, senza ombra di cattiveria, quella che molto spesso entra nell'animo delle persone anziane redendole povere cose per sè e per gli altri, generosa, sempre aperta agli altri, pur mant

Ascoltare....una parola magica

Fate silenzio....ascoltate! Il monito che spesso abbiamo spesso sentito da genitori, maestri, amici: un  insegnamento di vita, che con la solita acutezza viene ripreso dagli Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi nella serata evento   "Staffa, incudine, martello, la fabbrica dell'ascolto" martedì 13 settembre alle 21.30 nell 'Anfiprato Counfaunè a Sussisa, vicino a Sori ed a Genova. Ascoltare vuol dire attenzione, le parole dell'altro devono entrare dall'orecchio, scendere dentro di te, entrare nel cuore, nell'anima, le devi scegliere perchè diventino nutrimento del tuo essere o scartarle perchè menzognere o cattive: staffa, incudine, martello, i tre ossicini dell'orecchio che ci permettono l'ascolto,  diventano i filtri potenti del nostro rapporto con gli altri. L'ascolto non si limita alle parole, se non si sa ascoltare viviamo a metà.  I "suoni" innumerevoli che sentiamo immergendoci in una passeggiata nel verde, o sulla ri