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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Dietro le quinte di UnoMattina : Elena Pongiglione

Elena Pongiglione è una donna rigorosa, soprattutto nei riguardi di se stessa. Lo sguardo attento e acuto con cui osserva una sua opera, diventata il Manifesto della Mostra " Periscano tutti i tiranni.L'europa in guerra nel ponente ligure nel 1795" esposta  a Finalborgo, a pochi chilometri da Savona,  nel marzo aprile 2019, la dice lunga su questa sua qualità. Credo che proprio questa particolarità l'ha resa una donna con un animo così aperto agli altri, generosa, partecipe alla vita di chi le sta a cuore con la delicatezza e la signorilità che le è propria, parlare con lei è una lezione di vita perchè è una profonda conoscitrice dell'animo umano. Pittrice, scrittrice, illustratrice (è fra le artiste illustratrici nel libro edito dalla Treccani " Le figure per dirlo. Storia delle illustratrici italiane" di Paola Pallottino) ho conosciuto Elena, la Pongi, come viene chiamata dai genovesi e da chi la ama, in occasione di un servizio realizzato per "Un

Dietro le quinte di "Cinematografo": un folletto dai capelli rossi

Sotto una massa di ricci rosso rame, pennellati da  riflessi più scuri, si apre il viso di Silvia Palleschi, dove spiccano gli occhi grandi e curiosi, resi ancora più vivaci dal colore chiarissimo del viso. Quello che colpisce di Silvia è proprio lo sguardo, ti osserva da sotto in sù dando una leggerezza al modo di guardarti, in realtà scruta per valutare chi ha davanti e decidere se essergli amico o no. Ho conosciuto Silvia a "Cinematografo" il programma di cinema di Rai  Uno e lì nacque la nostra amicizia, all'inizio neanche mi accorsi di quanto  sarebbe stata profondo, sincero, leale e duraturo negli anni questo affetto. Perchè Silvia è così, si "intrufola" con la velocità di un folletto nelle pieghe del tuo cuore. E come un folletto non ti molla accompagnandoti quando tu non lo sai e comparendo quando "deve" comparire : i folletti sono così. La nostra amicizia ha poggiato le fondamenta sulla reciproca stima lavorativa, Silvia era un'ottima assi

Torta di spinaci

Cucina in vacanza.... Occorrono: 500 g. Spinaci.  2 Uova. 400 g. Ricotta. 150 g. Parmigiano. 1 Spicchio d'aglio. Peperocino q.b. Olio e.v. Sale q.b. Pasta Sfoglia ( surgelata)  ( per 4 persone) Preparazione: Cuocere gli spinaci in acqua salata. Strizzarli e sminuzzarli.  Ripassarli in padella con olio, aglio e peperoncino. Aggiungere le uova, la ricotta, sale e parmigiano. Stendere la pasta sfoglia , mantenendo la carta originale, su una teglia, possibilmente rotonda. Fare dei piccoli buchi con uno stecchino sulla pasta sfoglia e versare sopra l'impasto di spinaci. Cuocere per 30 minuti circa al forno da 180 gradi. Farla freddare e servirla.   Suggerimenti di fine serata....dalle cucine di Monica Avanzini

Le amiche...dietro le quinte di "Cinematografo"

La mia amicizia con Monica nacque sulla terrazza dell’ Hotel Excelsior, al Lido di Venezia, dove eravamo andate a seguire la Mostra del Cinema di Venezia, per il programma "Cinematografo" di Rai Uno. Era il 2004, la Terrazza dell'Excelsior pululava , oltre che di attori, attrici, registi, grandi protagonisti del cinema internazionale, di eleganti e raffinati "stand" che presentavano prodotti tipici delle diverse regioni, posizionati intorno ai mitici tavolini della Terrazza dove si gustavano aperitivi fra i divi, godendo dell'incomparabile vista sul mare. Praticamente all’unisono, Monica Avanzini ed io  decidemmo che la postazione della nostra “ redazione” sarebbe stata un tavolino di fronte ad uno stand che faceva bella mostra dei cuneesi, il dolce tipico piemontese, composto da due cialde di meringa ricoperte da cioccolato fondente con all’ interno una crema morbida intrisa di rhum. Di fronte a quella esplosione non solo di bontà, ma anche di colori, perc

Misterioso e divino

Chi ama affondare la propria mano nel manto della regale creatura, il Gatto , accarezzarne la pancia con particolari "grattini" che lo rendono felice, sentirne il ronfo misurato e musicale, apprezzare il soffice calore che emana quando si accoccola sulle ginocchia, osservarne gli occhi trasparenti e magnetici, godere della sua presenza, possiede sicuramente una particolare sensibilità  ed il rapporto fra persona e gatto trasmette, a chi lo possiede, una maggior capacità di comprendere l'essere umano. E' per questo che trovo originale e da non perdere l'iniziativa degli Agitatori  Culturali Irrequieti Gian dei Brughi,  che hanno deciso di riunirsi, il 23 giugno, la notte di San Giovanni, per parlare di gatti, organizzando l'evento "Misterioso e divino"  dall'etologia allo smisurato amore. "Un percorso tra letture di poeti, scrittori e artisti che a lui hanno dedicato i loro scritti" come racconta Patrizia Biaghetti  che a loro ha dedica

Un regalo di "Hollywood Party": cinema alla Radio

Il bel programma di cinema in onda da ben 26 anni, tutti i giorni, su Rai Radio 3, " Hollywood Party ", condotto da Steve Della Casa, Enrico Magrelli, Alberto Crespi, ieri ci ha fatto un bel regalo. Ha intervistato Elena Pongiglione Fava, facendo rivivere la figura del grande critico cinematografico, e non solo, Claudio G. Fava. Per chi ama il cinema, ma anche per chi lo ha solo conosciuto, Fava è una figura indimenticabile per la sua cultura, il suo spirito, la sua  eleganza ed ironia ed Elena Pongiglione Fava ha tracciato il profilo del  giornalista e scrittore (il suo ultimo libro, "Il mio cinema", è imperdibile) con grande abilità, intelligenza ed emozione, portandoci con delicatezza e passione nel suo mondo, ma anche facendoci conoscere  il loro rapporto, complice, amoroso, ironico. Grazie ad Hollywood Party, quindi, a Steve Della Casa , Enrico Magrelli ( ai quali mi lega un rapporto d'amicizia oltre che di stima professionale) e ad Alberto Crespi, ch

Che fare quando il mondo è in fiamme?

Mentre ti scorrono davanti agli occhi le immagini del bel film documentario "Che fare quando il mondo è in fiamme?" dell' ottimo Roberto Minervini, non fai che ripensare all'orrore di quegli 8 minuti e 46 secondi in cui il poliziotto americano ha tenuto fermo il suo ginocchio sulla gola di George Floyd , nonostante fosse ammanettato e nonostante continuasse a dire di non riuscire a respirare, provocandone la morte. Il film, ambientato a New Orleans,  racconta gli incidenti del 2017 che portarono alla morte di alcuni afro americani da parte della polizia. Il razzismo, sempre vivo negli Stati Uniti, viene raccontato magnificamente, aiutato dalla giusta scelta del bianco e nero, contrapponendo la " normalità" della vita dei neri fatta di sacrifici, soprusi, droghe, ma anche di canti , balli, vestiti da cucire per il carnevale,  all'odio razziale che,  i "Black Panther", una comunità nera, tenta di affrontare e di arginare. Lo sguardo dei due bambi

Tortiera di patate, pomodori e cipolle

Cucina napoletana.... Occorrono: 4 Patate di media grandezza. 2 Cipolle rosse. 3/4  Pomodori rossi tondi. Origano fresco. olio e.v. sale q.b. pepe q.b ( per 4 persone) Preparazione: Tagliare le patate a fette rotonde e metterle in una teglia dove si era steso l'olio. Aggiungere sopra uno strato di cipolle sempre tagliate a fette rotonde. Aggiungere uno strato di pomodori a fette rotonde, sale e origano preferibilmente fresco. Ripetere uno strato di patate, cipolle e pomodori, sale e origano. Mettere nel forno e cuocere per circa un'ora  fino a che le patate sono ben cotte. Togliere dal forno, far raffreddare per qualche minuto, aggiungere qualche foglia di origano fresco e servire. La tortiera è squisita anche fredda e mangiata il giorno dopo. Suggerimenti di fine serata....dalle mie cucine         Avere una piantina di origano sul terrazzo è sempre utile!  

Mia madre....

Mia mamma si chiamava Gemma, il nome di una stella. Era un nome appropriato per molte ragioni, ma soprattutto perchè i suoi occhi scuri, che tendevano al dorato avevano una luce particolare, pura e lucente. In realtà il suo nome per intero era Maria Gemma Caccioppoli, napoletana di origine, sua mamma Rosa Starace, proveniva da un'antica famiglia partenopea , come il padre Lorenzo Caccioppoli ed era la nipote del grande matematico Renato Caccioppoli. Aveva tre sorelle alle quali era molto legata, zia Isa, zia Colomba e zia Rosamaria. Sicuramente aveva ereditato la vivacità e la verve napoletana, era non solo bella, con un'intelligenza acuta, ma aveva una simpatia immediata che la faceva amare da tutti. Era anche una donna "scomoda", la sua sincerità la portava a dire quello che pensava e questo era cosa rara, soprattutto nelle donne della sua generazione, gran signora, ma non accettava il conformismo e l'ipocrisia. Fu educata nei migliori collegi dell'epoca  pe