Non ho più incontrato i bambini artisti che disegnavano con il gessetto sul viottolo che conduce a casa mia come ho raccontato nel precedente pezzo "I bambini ...al tempo del Coronavirus". Ma ho "incontrato" un altro loro disegno bellissimo: un fenicottero? una cicogna? Mi colpisce di nuovo il tratto armonioso, preciso, allegro.
Un augurio per trainare la risalita, l'uscita da questo periodo complicato e buio.L'altro giorno, mentre ero in fila per entrare in un negozio di casalinghi, una signora raccontava al telefono : "mio figlio non vuole più giocare con la station wagon, la odia, eppure l'adorava...." . La mia amica Silvia Palleschi mi ha raccontato la scena strappacuore del nipotino che vedendola dal balcone, mentre andava a far la spesa, urlava piangendo : " sali ti prego, sali...." un ragazzo che passava, commosso, si è fermato: "Ma non puoi salire un attimo?" le ha detto. No, non si può, bisogna rispettare le regole. Quello che voleva essere un saluto affettuoso fra zia e nipote si è trasformato in una mancanza lacerante. Leo, la sorellina Giulia, tutti i bambini devono tornare presto a giocare fra di loro, con gli zii, i nonni, figure così importanti nella loro formazione, devono tornare a scorrazzare nei parchi, è necessario che si intersechi di nuovo il rapporto fra adulti e bambini fuori dalle mura di casa, altrimenti diventa tutto troppo difficile.
I disegni dei piccoli artisti non ci sono più, sono stati cancellati, l'asfalto è tornato grigio , ma certo la creatività e la fantasia di quei bambini proseguirà il loro cammino.
I loro potenti e semplici gessetti continueranno a tracciare e dipingere disegni che colorano la vita: ovunque.
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