A Roma c'è un quartiere, Campo Marzio, dove si respira una "romanità" antica. E' una passeggiata che faccio spesso , passando per il Pantheon , che ogni volta mi colpisce per la sua imponente bellezza, ma anche per la sua sacralità.
Percorrendo Via della Scrofa lascio, sulla destra, la macelleria di Fabrizio, che con Roberto taglia e maneggia la carne con inusuale eleganza, supero una "classica" edicola di giornali, verde e rotonda, dove il giovane ed educato edicolante studia il giapponese sognando di andare in Giappone, mi addentro in Vicolo della Campana dove respiro subito un’aria di amicizia e di familiarità. Un piccolo paese, dove sembrano tutti parenti, si snoda fra piazzette e vicoli. Sulla sinistra il Corniciaio, Onorato che, con la sua intera famiglia si dedica a quest’arte con attenzione e creatività, a destra la Chiesa di S. Ivo dei Bretoni, con la facciata incastonata nelle case, rende questo angolo di Roma pieno di fascino d'altri tempi. Al centro c’è il negozio di Paride, il mitico parrucchiere, la cui abilità e creatività è famosa in tutta Roma , diventato per me un amico grande. Ha saputo creare, con la sua ottima squadra (Lucia, l'estetista che curando il corpo arriva all'anima, Federico, dalle mani magiche nel creare pozioni e colori, Anna, veloce e sapiente e Luca, il più giovane, attento e accurato ) un salotto accogliente dove si chiacchiera e si scambiano opinioni in un clima discreto, sorridente e familiare. Sulla sinistra, quello che può sembrare un piccolo ristorante che risuona del nome del vicolo, “ La Campana”, in realtà è il più antico ristorante di Roma…ha 500 anni! Alla fine del 1500 era un osteria, pare che ci sia passato Torquato Tasso, che abitava poco lontano da lì, e Caravaggio, amante del buon vino...Insomma ritrovi la Roma , Caput Mundi, dimentichi la città ferita dai cassonetti strabordanti immondizia, dal traffico disordinato e quasi quasi ti scansi... perchè pensi che una carrozza stia passando e che i bottegai escano dalle loro antiche botteghe per salutare il viandante....
Percorrendo Via della Scrofa lascio, sulla destra, la macelleria di Fabrizio, che con Roberto taglia e maneggia la carne con inusuale eleganza, supero una "classica" edicola di giornali, verde e rotonda, dove il giovane ed educato edicolante studia il giapponese sognando di andare in Giappone, mi addentro in Vicolo della Campana dove respiro subito un’aria di amicizia e di familiarità. Un piccolo paese, dove sembrano tutti parenti, si snoda fra piazzette e vicoli. Sulla sinistra il Corniciaio, Onorato che, con la sua intera famiglia si dedica a quest’arte con attenzione e creatività, a destra la Chiesa di S. Ivo dei Bretoni, con la facciata incastonata nelle case, rende questo angolo di Roma pieno di fascino d'altri tempi. Al centro c’è il negozio di Paride, il mitico parrucchiere, la cui abilità e creatività è famosa in tutta Roma , diventato per me un amico grande. Ha saputo creare, con la sua ottima squadra (Lucia, l'estetista che curando il corpo arriva all'anima, Federico, dalle mani magiche nel creare pozioni e colori, Anna, veloce e sapiente e Luca, il più giovane, attento e accurato ) un salotto accogliente dove si chiacchiera e si scambiano opinioni in un clima discreto, sorridente e familiare. Sulla sinistra, quello che può sembrare un piccolo ristorante che risuona del nome del vicolo, “ La Campana”, in realtà è il più antico ristorante di Roma…ha 500 anni! Alla fine del 1500 era un osteria, pare che ci sia passato Torquato Tasso, che abitava poco lontano da lì, e Caravaggio, amante del buon vino...Insomma ritrovi la Roma , Caput Mundi, dimentichi la città ferita dai cassonetti strabordanti immondizia, dal traffico disordinato e quasi quasi ti scansi... perchè pensi che una carrozza stia passando e che i bottegai escano dalle loro antiche botteghe per salutare il viandante....
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