Passa ai contenuti principali

Una stretta di mano

Qualche giorno fa ero sull'8, il tram che porta da Monteverde, passando per Viale Trastevere, a Largo Argentina. Qualche fila davanti a me sedeva un'elegante signora, avrà avuto circa 80 anni, nella mano destra un raffinato bastone, di noce, scuro, che finiva con una testa di leone intagliata che impugnava con delicatezza. Ad un certo punto, evidentemente  arrivata alla fermata dove doveva scendere, la signora impugna con più forza il bastone per alzarsi, ma ha un'esitazione sulle gambe. Un ragazzo, in piedi vicino a lei, prontamente le offre la mano per aiutarla: la signora, stringendo la mano offerta, con un sorriso si alza senza difficoltà. Ringraziando  il giovane aggiunge : "L'importanza di una stretta di mano…" preparandosi a scendere grata e sorridente.
La signora aveva ragione.
La stretta di mano è un gesto importantissimo: il primo contatto fra due persone che può essere il preludio di un'amicizia, di un rapporto di stima …. Attraverso il contatto del palmo della mano passano, senza che te ne accorgi, le tue profonde sensazioni di simpatia, calore, empatia, a volte, senza un vero motivo, quell'apertura iniziale può raffreddarsi diventare antipatia, freddezza, chiusura. E' come se il contatto del palmo della mano non potesse mentire sui nostri reali sentimenti. La stretta di mano può essere quella che  accompagna, che aiuta, che trasmette la forza e la sicurezza, che fa sentire  il proprio amore alla persona amata. Quando si è piccoli è la mano che ti guida, ti accompagna, è la mano alla quale ti sostieni per scoprire la vita, che ti raccoglie dopo una caduta.
Ci si saluta con una stretta di mano dopo  una serata con amici, un colloquio di lavoro, un inaspettato incontro e quella stretta racconta la bellezza o la delusione di quello che è intercorso fra noi e gli altri.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le canzoni di Augusto Forin

 La musica smuove sentimenti che a volte teniamo quasi nascosti nella nostra anima. Fa tornare a galla emozioni dimenticate, sensazioni sconosciute, lacrime e sorrisi.... Le canzoni di Augusto Forin, fondatore, insieme alla compagna Patrizia Biaghetti del movimento culturale "Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi", hanno un calore speciale. Perchè dietro alla poesia dei testi, alla bellezza della musica, c'è  non solo un musicista, un poeta, ma un uomo speciale. Dovrei dire " c'era", perchè Augusto se ne è andato troppo presto, a 66 anni, alla fine dell'anno scorso. Ma quando nella cassetta della posta ho trovato il CD "Aspirina Metafisica" , un regalo inaspettato, ascoltandolo ho sentito il calore non solo della buona musica, ma di una persona perbene, che guardava alla vita con amore e con la profondità di chi ama gli altri raccontando la vita di ogni giorno. "Amanti distratti" e poi "Scusa"...."Come le bugie

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1

Mariella Arnulfo: la cultura in banca

Rivedo la Dott.ssa Mariella Arnulfo in una tiepida mattinata romana a Porta S. Pancrazio. Roma sa regalare un cielo azzurro, un'aria ancora incerta fra la Primavera e qualche residuo di inverno,  rendendo l'incontro ancora più piacevole. La Dott.ssa Arnulfo è stata Direttrice della sede Rai2 di Unicredit e la sua particolarità, ogni volta che entrava qualcuno, era l'accoglienza. Il sorriso aperto, lo sguardo chiaro e diretto rendevano a ciascuno di noi, che usufruivamo della sua competenza, più piacevoli e avvicinabili  i "misteri" bancari.Sembra che in lei ci sia una perfetta fusione di un padre piemontese e una madre siciliana: rigore e solarità. Era, ed è, amica di tutti. Da due anni in pensione ha mantenuto la sua leggerezza che accompagna la profonda carica umana. L'altro per lei è qualcuno da scoprire, al quale attingere, creare un rapporto umano l'attrae più che essere, come è stata, una perfetta e brava Direttrice di banca. I numeri, con i quali ha