Passa ai contenuti principali

Raffaele D'Alterio: l'importanza del Medico di Base


Lo studio del Dott. Raffaele D'Alterio, si trova nel cuore di Monteverde Vecchio, a via Antonio Giulio Barrili, un quartiere di Roma dove il verde la fa da padrone.
Il Dott. D'Alterio, medico di Medicina Generale, Asl Roma3, specializzato in reumatologia, ozonoterapista, Coordinatore Master in Ossigeno Ozono terapia all'Università UniCamillus  di Roma, è medico di base mio e, con il Dott. Roberto David, medico di Medicina Generale, infettivologo, ozonoterapista, con il quale condivide lo studio, di altri 500  pazienti.
Il Medico di Base è, o dovrebbe essere, il primo medico che ti visita, quello che ti indirizza, se necessario, dagli specialisti, quello che una volta si chiamava il medico di famiglia, perchè di te conosceva non solo il quadro clinico, ma le tue difficoltà e condivideva le tue gioie.
Questa intervista vuole chiarire alcuni punti di questa Professione così necessaria, così fondamentale, il Covid ha messo luce sull'importanza del Medico di Base.

Rm Dott. D'Alterio, cosa significa essere Medico di Base e in cosa è cambiata questa professione rispetto al passato?
Rd La medicina di base centra l'attenzione sulla persona. Il nostro non è solo un intervento "riparativo" del problema, ma consideriamo la persona nel suo insieme, quello che funziona oltre a quello che non funziona. Questa concezione per me non è cambiata da quando ho intrapreso questa professione. E' cambiato l'esterno: è aumentato il carico burocratico, ci sono delle maggiori limitazioni prescrittive, esiste una struttura debole, ad esempio, se potessi contare su  un'infermeria nel mio studio potrei  risolvere in una giornata più problemi, che spesso si mischiano a quelli sociali: non posso curare una persona e non sapere che quella stessa persona è sola e non può uscire a comprarsi le medicine, è un problema che devo valutare.
Non bisogna preoccuparsi solo di fare la diagnosi perfetta, ma di valutare l'insieme del paziente.

Rm  Dott. D'Alterio, lei conosce la storia familiare dei suoi pazienti? I parenti parlano con lei?
Rd  E' importante allargare la base di conoscenza del paziente, la sensibilità aiuta ad essere più veloci nella diagnosi, a non considerare il malato un numero....
L'altro giorno una signora in lacrime, moglie di un paziente al quale avevo prescritto un ricovero per un tumore alla prostata, stava per accompagnare il marito, in carrozzina, in una stanza e si è sentita dire da un infermiere : " No, lo lasci lì", come se fosse un oggetto, una cosa da lasciare in un angolo.

Rm Come ha affrontato il terribile momento del Covid? Ho visto oltre a lei e al Dott. David, anche le sue collaboratrici, Eliana Taroni e Silvia Speranza, molto professionali ed impegnate in questa battaglia, come le ha spronate, consigliate?
Rd Abbiamo continuato con le dovute cautele a lavorare, lo studio non ha mai chiuso, è stato sempre attivo, l'emergenza è stata affrontata il più possibile nella naturalezza...Ho curato molte persone a casa.
Non abbiamo abbandonato le due regole che ci accompagnano sempre: capacità diagnostica e sensibilità, quella che viene dal cuore.
E' sempre importante dire le cose che vanno oltre quelle che non vanno, la positività va messa in rilievo.

Rm Ha avuto paura?
Rd  Ero molto preoccupato, ma abbiamo fatto in modo che anche i momenti di difficoltà diventassero l'ordinario....Si è creata una sintonia già esistente.

Rm Dott D'Alterio lei si occupa anche di Ossigeno Ozonoterapia, se ne parla molto, in che consiste? Come si somministra?
Rd  E' una terapia che utilizza due gas l'ossigeno e l'ozono, stimola i processi antiossidanti e viene utilizzata in moltissimi casi, malattie di circolazione arteriosa, diabete, malattie degenerative, herpes zoster e simplex, maculopatia....è utilizzata anche quando gli antibiotici non possono più contrastare la malattia, diventano deboli, inoltre è molto efficace nell'ernia del disco....è un antinfiammatorio importante.
E' efficace nel curare i postumi del Covid, i sintomi del "long covid", astenia, stanchezza, annebbiamento cerebrale....che si prolungano dopo la malattia...
Si somministra per infiltrazione intrarticolare, intramuscolare, per insufflazione tettale o vaginale, su cute sana o lesa, per via orale, via ematica.

Rm La SIOTT, Società italiana Ossigeno Ozono Terapia, lei fa parte insieme al Dott. Roberto David del Comitato Direttivo, è riconosciuta dal Ministero della Sanità, come si affianca questo tipo di terapia alla Medicina tradizionale, puo' essere utilizzato anche nella lotta al Covid?
Rd Può essere affiancato in tutti i campi anche nella lotta al Covid avendo un effetto antivirale molto forte, inoltre contrasta gli effetti trombotici del Covid. Il futuro dell'Ossigenoterapia è in continua evoluzione, ci sono importanti ricerche in corso. In alcune regioni Lombardia, Emilia Romagna, puo' essere prescritta dal medico di base, comunque i costi sono bassissimi. L'industria farmaceutica non ha interesse nei riguardi di questa specialità perchè l'ossigeno e l'ozono non possono essere brevettati.... 

Rm Dott. D'Alterio come vede il futuro del Medico di Base?
Rd  Tenderà a scomparire ...ci saranno gli Ambulatori, con il medico di Medicina generale, che ruoterà , non sarà mai lo stesso, e le diverse specializzazioni.
Non ci sarà più il Medico di fiducia, scelto da chi vuole essere curato...

Rm Essere Medico di base  cosa le ha tolto e cosa le ha dato?
Rd  Mi ha tolto e mi ha dato la libertà. Essere medico di base significa una continuità assoluta, non ci sono orari, le ferie sono spesso in pericolo perchè è difficile trovare un sostituto, toglie spazio alla vita privata, nello stesso tempo sono il Primario di me stesso e questo da libertà alla mia professione....

Rm Dott. D'Alterio, l'essere umano e non solo il malato devono essere al centro della attenzione medica?
Rd Deve rimanere sempre vivo, il desiderio di aiutare, oltre che di curare, di unire scienza e cuore.




Commenti

Post popolari in questo blog

Le canzoni di Augusto Forin

 La musica smuove sentimenti che a volte teniamo quasi nascosti nella nostra anima. Fa tornare a galla emozioni dimenticate, sensazioni sconosciute, lacrime e sorrisi.... Le canzoni di Augusto Forin, fondatore, insieme alla compagna Patrizia Biaghetti del movimento culturale "Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi", hanno un calore speciale. Perchè dietro alla poesia dei testi, alla bellezza della musica, c'è  non solo un musicista, un poeta, ma un uomo speciale. Dovrei dire " c'era", perchè Augusto se ne è andato troppo presto, a 66 anni, alla fine dell'anno scorso. Ma quando nella cassetta della posta ho trovato il CD "Aspirina Metafisica" , un regalo inaspettato, ascoltandolo ho sentito il calore non solo della buona musica, ma di una persona perbene, che guardava alla vita con amore e con la profondità di chi ama gli altri raccontando la vita di ogni giorno. "Amanti distratti" e poi "Scusa"...."Come le bugie

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1

Mariella Arnulfo: la cultura in banca

Rivedo la Dott.ssa Mariella Arnulfo in una tiepida mattinata romana a Porta S. Pancrazio. Roma sa regalare un cielo azzurro, un'aria ancora incerta fra la Primavera e qualche residuo di inverno,  rendendo l'incontro ancora più piacevole. La Dott.ssa Arnulfo è stata Direttrice della sede Rai2 di Unicredit e la sua particolarità, ogni volta che entrava qualcuno, era l'accoglienza. Il sorriso aperto, lo sguardo chiaro e diretto rendevano a ciascuno di noi, che usufruivamo della sua competenza, più piacevoli e avvicinabili  i "misteri" bancari.Sembra che in lei ci sia una perfetta fusione di un padre piemontese e una madre siciliana: rigore e solarità. Era, ed è, amica di tutti. Da due anni in pensione ha mantenuto la sua leggerezza che accompagna la profonda carica umana. L'altro per lei è qualcuno da scoprire, al quale attingere, creare un rapporto umano l'attrae più che essere, come è stata, una perfetta e brava Direttrice di banca. I numeri, con i quali ha