Mi piace sbucare dalle stradine di Trastevere e trovarmi a piazza San Cosimato nella sua bellezza irregolare, stretta quando entri, si allarga al centro per poi chiudersi di nuovo, sempre affollata a qualsiasi ora, la mattina con il suo allegro mercato, il pomeriggio con i giochi e gli urli divertiti dei bambini. Gli amici, alcuni più avanti negli anni, chiacchierano seduti nelle panchine, si sente il classico dialetto romano: " nun ce capisco più niente a sto' munno..." dice un signore a chi gli sta accanto, giocherellando con il bastone. La saggezza degli anziani sbatte il muso contro una società che ha perso la sua umanità. Roma abbraccia mentre cammino, racconta del suo passato, il calpestio dei passi diventa un rumore piacevole, anche quello di chi si affretta, ma i romani, quelli veri, antichi, non hanno mai fretta. Le loro botteghe, diventati negozi anche raffinati, hanno sempre il sapore della filosofia romanesca, quella che guarda alla vita con rassegnazione mis
Blog di ROSELLINA MARIANI con la collaborazione di Lorenzo Doretti