Passa ai contenuti principali

Inferno e Paradiso.....la vita...

 Inferno e Paradiso, così è la vita.
Ed ognuno di noi cerca il proprio Paradiso , ha diritto a farlo, e non farlo è un grave peccato.
Peccato contro la vita, contro noi stessi.
Il Paradiso può essere un momento che si allunga nei giorni, un incontro, un abbraccio, una scelta, il rifiuto del male, della banalità, qualcosa che ci renda uomini e donne degni di vivere questa vita.
L'inferno è l'incapacità di dire no al male, alla meschinità, di sottomettersi all'odio, di non riuscire a raggiungere quello che per l'essere umano è essenziale: la felicità.
Il 14 settembre 1321 moriva Dante Alighieri a Ravenna, 700 anni fa, eppure l'attualità della sua opera non è mai morta.
Gli Agitatori Culturali Irrequieti, con il solito fermento culturale e vivacità intellettuale che li contraddistingue, ce lo ricordano.
 Il 13 settembre alle ore 21.00, a Sussisa, in provincia di Sori, a pochi chilometri da Genova, hanno organizzato una serata evento, nel prato di Confaunè ( si raccomandano oltre la mascherina  una maglia " perchè siamo a settembre e l'aria rinfresca") per ricordare il Poeta, ma anche per riflettere sull'essenza della vita, attraverso una lettura corale.
Inferno e Paradiso, ci raccontano i vulcanici Agitatori, è anche un gioco in carta, un origami che " ha al suo interno le cose piacevoli e quelle orribili"....il viaggio che non solo poeti e scrittori hanno intrapreso per arrivare al proprio Paradiso, ma anche chi di noi vuole ed ha voluto sempre "crescere", perchè come ci ricorda Dante : "fatti non foste per viver come brutti, ma per seguir virtute e canoscenza....".
Saranno letti brani del Sommo Poeta, ma non solo: Testi Sacri, Esiodo, Milton, Strindberg, Twain, Borges, Calvino, Levi, Andersen, Von Chamisso, Ocampo.....
La Divina Commedia illustrata dal grande  Dorè faceva bella mostra in casa mia e quando mi avvicinavo a quel libro che, ai miei occhi di bambina sembrava immenso, provavo un sentimento misto a reverenza e timore.  Mia nonna,  e in seguito mia mamma,  mi leggevano spesso alcuni brani dell'opera e faticavo a capire il senso dell'Inferno, perchè è cosi, i bambini giocano....ma poi la vita si srotola ed allora capisci che la fatica di raggiungere il Paradiso, attraversando l'Inferno,  è saper vivere.



Commenti

Post popolari in questo blog

Le canzoni di Augusto Forin

 La musica smuove sentimenti che a volte teniamo quasi nascosti nella nostra anima. Fa tornare a galla emozioni dimenticate, sensazioni sconosciute, lacrime e sorrisi.... Le canzoni di Augusto Forin, fondatore, insieme alla compagna Patrizia Biaghetti del movimento culturale "Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi", hanno un calore speciale. Perchè dietro alla poesia dei testi, alla bellezza della musica, c'è  non solo un musicista, un poeta, ma un uomo speciale. Dovrei dire " c'era", perchè Augusto se ne è andato troppo presto, a 66 anni, alla fine dell'anno scorso. Ma quando nella cassetta della posta ho trovato il CD "Aspirina Metafisica" , un regalo inaspettato, ascoltandolo ho sentito il calore non solo della buona musica, ma di una persona perbene, che guardava alla vita con amore e con la profondità di chi ama gli altri raccontando la vita di ogni giorno. "Amanti distratti" e poi "Scusa"...."Come le bugie

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1

Mariella Arnulfo: la cultura in banca

Rivedo la Dott.ssa Mariella Arnulfo in una tiepida mattinata romana a Porta S. Pancrazio. Roma sa regalare un cielo azzurro, un'aria ancora incerta fra la Primavera e qualche residuo di inverno,  rendendo l'incontro ancora più piacevole. La Dott.ssa Arnulfo è stata Direttrice della sede Rai2 di Unicredit e la sua particolarità, ogni volta che entrava qualcuno, era l'accoglienza. Il sorriso aperto, lo sguardo chiaro e diretto rendevano a ciascuno di noi, che usufruivamo della sua competenza, più piacevoli e avvicinabili  i "misteri" bancari.Sembra che in lei ci sia una perfetta fusione di un padre piemontese e una madre siciliana: rigore e solarità. Era, ed è, amica di tutti. Da due anni in pensione ha mantenuto la sua leggerezza che accompagna la profonda carica umana. L'altro per lei è qualcuno da scoprire, al quale attingere, creare un rapporto umano l'attrae più che essere, come è stata, una perfetta e brava Direttrice di banca. I numeri, con i quali ha