Non sono al Lido di Venezia per partecipare al Festival del Cinema di Venezia 2021, diretto alla grande, come sempre, da Alberto Barbera.
Ma mai come quest'anno lo "sento" come se fossi in presenza. Lo seguo attraverso le belle e acute interviste dell'amico e collega Fabio Falzone, giornalista, conduttore e autore dell' interessante trasmissione di cinema "Effetto notte" su TV2000, che, con i suoi servizi quotidiani su Tg 2000, rende un quadro ampio e dettagliato del Festival e trasmette il senso di rinascita della Mostra.
Continuo a seguirla negli spazi che la Rai dedica all'evento e attraverso i pareri degli amici critici.
L'anno scorso il direttore Alberto Barbera fece un operazione molto coraggiosa non rinunciando al Festival in tempi in cui l'allarme Covid era alto, organizzando in perfetta sicurezza la Mostra.
Qust'anno , anche se il pericolo Covid non è tramontato, è quasi come se, chi ama il cinema, volesse contribuire e partecipare alla festa di rilancio del cinema.
E' bello sentire quanta parte ha il cinema italiano in questo Festival.
Cinque i film i concorso. "E' stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino, " Il buco" , di Michelangelo Frammartino, "America Latina" di Fabio e Damiano D'Innocenzo, "Quì rido io" di Mario Martone, "Freaks Out" di Gabriele Mainetti.
Ma anche, presenti nella altre sezioni, "Il bambino nascosto" di Roberto Andò, "Ariaferma" di Leonardo Costanzo, "La scuola cattolica" di Stefano Mordini, "La ragazza ha volato " di Wilma Labate. "Mondocane" di Alessandro Celli, "Il silenzio grande" di Alessandro Gassmann, "Cùntami" di Giovanna Taviani.....
Sembrano perle che cadendo a terra fanno un rumore gioioso e festoso, una musica che accompagna la festa della rinascita: il cinema è un traino fondamentale capace di trascinare l'animo umano al di fuori della cupezza di questa pandemia.
Per sette anni ho seguito per Rai 1 il Festival del Cinema di Venezia, ho respirato quell'aria speciale di cultura di cui il Lido è impregnato, mi sono immersa nelle sale a vedere i film, ho ascoltato i pareri intelligenti, acuti, vivaci, ironici di grandi critici : Claudio G. Fava, Valerio Caprara, Piera Detassis, Enrico Magrelli, Fulvia Caprara, Gregorio Napoli....L'essere diventata amica di molti di loro e rimasta tale negli anni,dimostra come l'amicizia nata dalla passione comune, dalla cultura, dalla stima è quella che rimane intatta e diventa un nutrimento continuo per l'anima.
E così quest'anno mi sembra di scorazzare in bicicletta al Lido alla ricerca dell'ultima intervista, di fermarmi a parlare con l'amico critico o con gli Uffici Stampa diventati amici anche loro, di fermarmi a dare uno sguardo al mare ed alla spiaggia, di respirarne il profumo e di pensare che la Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia sta spingendo il Cinema in alto.....sempre più in alto, insieme a noi, fuori dall'incubo della pandemia......il Cinema ci insegna a vivere, a riprenderci la vita.
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