Passa ai contenuti principali

Roma...la bellezza che non sparisce


Ogni volta che Piazza Navona si spalanca davanti ai miei occhi provo la stessa gioia dell'incontro con un amico ritrovato, perso di vista per un pò di tempo.
L'aria tersa e limpida che oggi Roma regala rende il movimento delle fontane, delle statue più "umano" se possibile, la bellezza della piazza così viva ti catapulta all'epoca di Borromini se non fosse per le frasi di chi popola la piazza e che mi riportano immediatamente ai tempi nostri: " Ma perchè ? Secondo te Mastella è peggio di Renzi?" borbotta un signore al cellulare, appoggiato alla sbarra che circonda la magnifica fontana dei Quattro Fiumi, opera del Bernini, rivelando il disgusto per l'attuale situazione politica.
Entro nella Chiesa di Santa Agnese, come è possibile tanta bellezza?
Siamo veramente divini e diabolici allo stesso tempo. 
Il frusciare dei vestiti di due suore sembra andare in sincrono con la musica di sottofondo che rende la chiesa ancora più sacra, si inginocchiano, cominciano a sgranare il rosario. Un giovane fotografo si muove affascinato dalla cupola, dai giochi di luce, dalla magnificenza dei disegni dell'altare maggiore,  scatta foto a più non posso, ma non turba la loro preghiera.
Una bambina di quattro anni al massimo, accompagnata dalla mamma o dalla tata, non so, trova meraviglioso il gioco di inginocchiarsi nell'apposito inginocchiatoio: si sistema, allunga il cappottino per coprirsi le ginocchia, si volta per vedere se i piedini sono composti nell'insolita posizione, si tira su un calzettone, congiunge le manine e, fiera di essere riuscita nel suo intento, aspetta un cenno di approvazione dalla donna che l'accompagna. Comincia la sua preghiera intenta a ricordarsi tutte le parole, con qualche esitazione arriva fino alla fine. Si alza trionfante.
Due turisti  rimangono letteralmente a bocca spalancata e col naso per aria per almeno cinque minuti, senza proferire parola, ammirando la Cupola....poi si allontano e sussurrano qualcosa che non capisco, in tedesco, sicuramente sono storditi da tanta bellezza. 
Esco da quel luogo dove sembra che nessuno si voglia dare fastidio....all'incontrario di come vanno le cose nel mondo...
Per fortuna che l'obelisco si staglia imperturbabile nella sua straordinaria bellezza.

 



Commenti

Post popolari in questo blog

Alla riscoperta del grande cinema a Fregene : la casa di Federico Fellini

  Percorriamo in bicicletta, Monica ed io, i vialetti di Fregene, alla ricerca della casa di Federico Fellini e Giulietta Masina, in Via Portovenere. Eccola! C'è un pò di emozione in noi, perchè tutto quello che riguarda il grande Maestro emoziona ed immaginare che, in un periodo della sua vita, abbia vissuto in questa casa, passeggiato nel giardino, pensato i suoi magici film, creato i suoi disegni ci fa muovere quasi con circospezione al di là del cancello, come se il Maestro fosse ancora lì e noi lo potessimo disturbare. Federico Fellini e Giulietta Masina misero su questa casa nel 1961, come racconta la stessa Masina a Costanzo Costantini. La grande coppia si innamorò di Fregene verso la fine degli anni cinquanta e decisero di comprarsi la casa dove trascorsero periodi sempre più lunghi. Diventata troppo piccola, perchè "affollata" dai moltissimi amici del mondo del cinema, nel 1966, comprarono un terreno dove costruirono una grande villa a due piani a Via Volosca 1

Matteo: un giovane "reporter"

Matteo Iacopini ha 15 anni, negli occhi la luce di un'intelligenza vivace, ma anche i barlumi di una fanciullezza appena lasciata : scuri e vivaci, scrutano l'intervistato, pronto ad ascoltare e, se è il caso, a ribattere. Sì perchè Matteo ha una passione, intervistare, raccontare: vuole essere un reporter. Ha cominciato per gioco a 13 anni,  andando con gli amici a Ponte Milvio, anzi a Ponte " Mollo" come lo chiama lui e i "vecchi" romani, quelli proprio "de Roma" e facendo le sue prime interviste. E adesso " per Matteo è diventato un lavoro" mi racconta il padre, l'Avvocato Luca Iacopini, da lui Matteo ha ereditato l'acutezza e la rapidità, ma sicuramente anche la mamma Valentina Temperini ha messo del suo in un figlio così "speciale". Studia, ma quel correre a cercare le curiosità, i pareri dei suoi coetanei  e dei passanti sui più diversi argomenti è diventata la parte centrale della sua vita, Matteo si considera un

BUONA SANITA': cronaca di un intervento chirurgico all'Ospedale Sant'Eugenio

Arrivo all'ospedale Sant'Eugenio di Roma con un po' di timore perché quando si entra negli ospedali non si sa mai quello che si può trovare, troppi episodi di malasanità ci hanno messo sul chi va là ed invece...Mi hanno chiamata per fare le analisi in vista di un intervento all'occhio ( cataratta). Puntuale alle 7.20 ( mi avevano detto 7,30) sono davanti alla stanza 12 del Reparto Oculistica diretto dal Prof. Romolo Appoloni. In un corridoio si aprono le stanze dove veloci e professionali infermiere ti chiamano, dopo averti dato l'apposito numeretto, per il prelievo del sangue, l'elettrocardiogramma e la visita oculistica. Mentre un paziente fa il prelievo, un altro esegue l'elettrocardiogramma e un altro ancora la visita oculistica. Tutto si svolge all'insegna dell'ordine e dell'organizzazione. Alle 8 ero fuori dall'ospedale notando come questa efficienza avesse trasmesso tranquillità, non solo a me, ma a tutti i pazienti, che comunque dov