"Enea" il bel film del talentuoso Pietro Castellitto, è un film tradizionalista ed anticonformista allo stesso tempo.
Racconta di famiglie, delle negatività che si possono formare all'interno, ma lo sviluppo della storia vede poi proprio nella famiglia la continuità della vita.
E' la storia di due giovani della Roma bene: Enea, interpretato dal bravissimo Pietro Castellito e Valentino, un intenso Giorgio Quarzo Guarascio, aviatore, della loro amicizia, dei risvolti della loro vita quando i due vengono implicati in un traffico di droga.
Sergio Castellito è un ottimo Celeste, il padre di Enea, psicologo, sposato con Marina, la brava Chiara Noschese, hanno anche un altro figlio Brenno, sedicenne con problemi psicologici, interpretato da Cesare Castellito, al suo debutto cinematografico, fratello nella vita di Pietro Castellitto, rivela un ottimo talento.
L'insoddisfazione è uno dei temi del film.
All'interno di famiglie che possono sembrare perfette si sviluppa lo scontento, l'incapacità di essere felici della propria vita, a volte si arriva ad odiare il proprio lavoro che può sembrare pieno di riconoscimenti esterni, e prende corpo l'aggressività, l'infelicità.
I rapporti familiari si muovono in schemi dorati, ma a volte inconsistenti.
L' abile e innovativa regia di Pietro Castellitto capace di raccontare i sentimenti dei due giovani con naturalezza e profondità, da vita ad un film bello "da vedere".
"Enea" è un'esplosione di immagini e musica che mettono in risalto la drammaticità e la bellezza della vita.
Valentino, ha una mamma depressa, ama cantare e sa che "la vita è un miracolo".
Enea vorrebbe che a Natale le famiglie parlassero delle loro felicità e non recriminassero sulle cose che non hanno, come avviene sempre: " il viaggio non fatto, le cose non avute...."
I due giovani incontrano il potere: " il potere rende stupidi e grassi.....la potenza ce l'ha solo chi conosce la generosità" Castellito / Enea sottolinea, con acutezza e capacità di sintesi, l'importanza dell'essere e dell'avere.
Emozionante la lettera che scrive Simone al suo psicanalista Celeste/Castellitto: "mi hai insegnato a resistere..." forse l'unico vero, grande insegnamento della vita. Un'interpretazione magistrale di Sergio Castellitto.
Enea si innamora di Eva, Benedetta Porcaroli, brava e bella e con lei trova un senso alla sua esistenza.
Prodotto da Luca Guadagnino, presentato in concorso alla 80° Mostra del Cinema di Venezia, il film rivela una capacità di Pietro Castellitto, che sicuramente ha goduto dell'essere figlio d'arte con il padre Sergio Castellitto e la madre Margaret Mazzantini, scrittrice, ma ha sviluppato un suo indubbio talento che lo ha portato a scrivere, dirigere e interpretare un film profondo, a volte divertente, originale nella storia carica di una tenera e dolce umanità, pur con risvolti drammatici.
Bellissima la colonna sonora, le musiche di Niccolò Contessa si mischiano a canzoni come "Bandiera Gialla" che fu l'inno di generazioni precedenti della loro voglia di vivere, e non è casuale, perchè è quello che cercano Enea e Valentino.
Un gran bel film
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