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Una notte di fiaba

 Ai bambini le fiabe vanno raccontate, perchè i bambini sono magici come le fiabe, sono saggi come le fiabe, sono divertenti come le fiabe, sanno essere allegri o tristi come i personaggi delle fiabe.
Ma non solo, le fiabe vanno raccontate ai bambini ( ma anche i "grandi" dovrebbero leggerle o rileggerle) perchè non perdano questa magia, perchè la loro creatività si espanda e non si racchiuda, da adulti, nella cupezza dei problemi quotidiani, devono essere raccontate perchè la fantasia aiuta a crescere, aiuta a diventare adulti sani, solo chi sa spaziare con la fantasia può credere e creare un mondo migliore.
E l'hanno capito bene gli Agitatori Culturali Irrequieti Giandeibrughi,  che il 18 novembre propongono di nuovo dal vivo alle 21.00, la nona edizione di "Una notte di fiaba" nel salone della SOMS di Levà, sottotitolo " delle parole...delle immagini...della musica....".
Una quarantina di bambini passeranno la notte nella magica Lavvu, la tradizionale tenda lappone, con il loro pigiamino, portandosi dietro il sacco a pelo, uno stuoino, un paio di ciabattine, una tazza per la colazione il loro cuscino, e passeranno la notte addormentandosi con le fiabe di Zacharias Topellius.
I loro sonni saranno dorati, i loro sogni colorati, il risveglio pieno di desideri e di fantasia, perchè le parole sono diventate immagini e musica.
La fiaba insegna.
Insegna ad ascoltare, a capire, a dare il giusto valore alle cose, a combattere il male per il bene, a non arrendersi, a pensare con la propria testa, a combattere il conformismo che appiattisce il cervello.
Gli Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi, da Sussisa, una frazione di Sori ad un passo da Genova, continuano a stimolare con le loro iniziative la mente ed il cuore.
"I bambini tornano a condividere uno spazio speciale tutto per loro, ascoltando lupi, orsi, ghiaccio e neve...." racconta Patrizia Biaghetti.
Ascoltando le fiabe i bambini impareranno a far diventare realtà i loro sogni, a credere in se stessi, a non aver paura della cattiveria, dell'invidia, a combatterla, mai a soccombere, ad arrampicarsi in un mondo che a volte è difficile, a godere della bellezza.
Chi ha avuto questo nutrimento nell'infanzia, chi si è addormentato ascoltando favole di streghe e fate, di draghi e gnomi, di furetti e grilli parlati, avrà un tesoro dove attingere nei momenti di sconforto.
Elena Pongiglione, scrittrice genovese, illustratrice, pittrice con i suoi libri "Favole di Framura", letto, per l'incanto dei bambini, nelle precedenti edizioni di " Una notte di fiaba" e "Le avventure di mare e di terra del gatto Guidetto" ci insegna che con le favole si racconta la vita, se non si perde la capacità di far volare la fantasia forse si diventa persone migliori.
Questa volta gli Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi vogliono insegnarci a toccare il cielo con le dita.







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