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Bengodi.... La bellezza del primo bagno al mare

 Ventidue maggio, ore 18.00....Una temperatura calda per fine maggio e il mare di Bengodi, l'amata località a pochi passi da Talamone, mi accoglie per un inaspettato primo bagno....
La sensazione di quell'acqua cristallina che sembra voler "lavare" il freddo dell'inverno, il Covid sempre in agguato, è forte : sento l'energia che entra dentro di me mentre nuoto nella striscia luccicante che il sole, non più molto alto, crea sul mare. 
Bracciata dopo bracciata, supero la secca e arrivo dove i sassi si intravedono anche nel fondale più profondo, lisci, perfetti, disegnati dall'acqua, alcuni più grandi, altri  più piccoli, creano un filare, mi immergo, ne raccolgo qualcuno, vien voglia di farne una collana tanto sono lucidi, ma non li trattengo, li getto in mare e li vedo adagiare di nuovo sul fondo, è il loro posto.
Meravigliata dall'acqua così calda, smetto di nuotare e mi rivolto verso l'alto con le braccia e le gambe stese e il viso sfiorato dall'acqua, quasi a volerlo assaporare tutto quel mare e il rumore delle piccole onde mi culla.
Riprendo la nuotata, torno velocemente verso riva, e mi sdraio sulla spiaggetta.
Arriva Sandra, amica da una vita,  e non posso fare a meno di accompagnarla di nuovo per una nuotata in quel mare incantato.
Un mare che sembra scandire il tempo con tranquillità, senza dolore, con la saggezza di chi sa che il movimento è vita. Alcune persone non ci sono più, ma fino a che le ricordiamo e le amiamo esistono.
Rientrando a casa, sento forte l'odore dei pini, eccoli, immobili, uguali da trent'anni e più, i cambiamenti avvenuti hanno accompagnato la naturalezza della natura e anche se c'è stato un avvicendarsi di persone sembra che la stessa mano curi il giardino, perchè Quinto, mitico guardiano e giardiniere, ha mostrato la strada da percorrere a Pasquale che la segue con bravura.
L'avvicendarsi della vita scorre con più pacatezza se ci abbandoniamo alle leggi della natura.
La casa di " Ceschino" Montanari, immobile nel tempo, è lì ad un tiro di schioppo. 
Lo vado trovare,  mi accoglie  con l'affetto di sempre, con la sua famiglia ed i suoi 92 anni, che non hanno scalfito la testa del grande psichiatra e psicanalista, ed ancora una volta ho la percezione che il tempo ha una cadenza naturale a Bengodi, dove la fusione fra verde e mare è perfetta.
Facciamo un giro nel giardino "incoronato" da rose bianche, è di una bellezza strepitosa, perchè l'amore di Ceschino per i suoi fiori è sconfinato e non può che creare meraviglia.
Come sempre Bengodi ti prende per mano e regala la sua magia.





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