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Colori a Villa Pamphili....

Sembrano fiocchi di cotone ...il delicato colore rosa richiama lo sguardo: sono fiori di ciliegi, i piccoli alberelli piantati da poco vogliono essere un segno di pace, così  dice un cartello attaccato all'impalcatura che sostiene i giovani alberi.
Gli Amici di Villa Pamphili, e la Zona Verde di Villa Pamphili  hanno piantato 18 ciliegi giapponesi "Serrulata Kanzan" con i soldi avanzati dalla cura dei pini della Villa:  un segnale di Pace e Speranza.  Percorrendo il vialetto sembra respirarle queste due paroline così intense.
La giornata è magnifica, l'aria è fresca, limpida, il vento è leggero, carezzevole, sembra tutto pronto per accogliere la bella stagione, anche il rumore dei miei passi sul terriccio ha qualcosa di musicale.
In uno scenario così la scelleratezza degli uomini, con le smanie di guerra, sembra lontana, anzi assurda e incomprensibile.
Il silenzio è rotto solo dagli abitanti alati della Villa, dal loro concerto, dall'abbaiare di qualche cane, dalle voci di chi li richiama.
Passa una bambina in bicicletta, si ferma a guardare i fiori, poi riprende a pedalare, quasi rassicurata dalla bellezza della natura. 
Riprendo anch'io la mia camminata, quel vialetto di pace e speranza, rassicura anche me: il male non può vincere fino a che ci sono mani gentili che piantano abiti di ciliegio....
Le persone camminano, chiacchierano fra di loro, con un tono di voce " giusto" non troppo alto, non si disturba la natura, anche i corridori , i "runner", sono rispettosi della magnificenza, si sente solo il calpestio veloce ai lati del viale. Il profumo, gli odori, di una natura che si sta risvegliando accompagnano i colori, penetrano nel naso, diventano quasi palpabili.
Una coppia "grande", dire "anziani "mi sembra riduttivo, si tiene per mano, si ferma  di fronte ad un ciliegio, accarezza con delicatezza i fiori, lo faccio anch'io, sembrano di velluto per la loro morbidezza ed il movimento che il vento crea rende lo spettacolo grandioso. Si voltano sorridenti verso di me, salutano riprendendo la loro strada. 
Perchè è così la bellezza crea bellezza, quella dell'anima, quella che fa voglia di stare bene, che cerca  l' armonia, non l'aggressione: l'altro non è un potenziale nemico, ma un essere umano che ci può arricchire.
L'albero di ciliegio cresciuto, in fondo al viale, allarga le "braccia" fiorite quasi a sottolineare un pensiero: si può crescere in pace.
Ripassa la bambina con la bicicletta, si ferma,  sto fotografando il ciliegio, mi chiede di raccoglierle un fiore, le dico sorridendo: "penso che cresca meglio sull'albero..." ricambia il sorriso e si allontana: convinta.
 





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