La convivialità spesso accompagna i film che parlano del gusto del mangiare, il rapporto con il cibo, la bellezza e l'arte del cucinare rendono questo genere di film non solo interessanti ma anche più "appetitosi". Il cinema non racconta solo storie, ma mette a fuoco le nostre emozioni, ci fa capire meglio la vita, a volte da un'angolazione che ci era sfuggita.
E' per questo che la rassegna di film che parlano di cibo, "Il gusto del cinema", presentata sulla piattaforma "MioCinema" è particolarmente " gustosa".
Dodici i film della rassegna: "La fattoria dei nostri sogni" di John Chester, "Mr.Long" di Sabu, "Sierra Nevada" di Cristi Puiu, "Le ricette della signora Toku" di Naomi Kawase, "Quando l'Italia mangiava in bianco e nero" di Andrea Gloppero, " La cuoca del presidente " di Christian Vincent, "Emotivi anonimi" di Jean Pierre Améris , "Una stella in cucina" di Dilip Mehta, " Soul Kitchen" di Fatih Akin, "Cous Cous" di Abdellatif Kechiche, " La cena" di Ettore Scola, " Il pranzo di Babette" di Gabriel Axel: fra i titoli più prestigiosi del cinema.
Cucinare è un'arte, creare un piatto, mischiare sapori e colori, renderlo attraente agli occhi e al palato è cultura, pe e, spesso, intorno ad un tavolo che soddisfa il nostro corpo, si aprono le anime.
La rassegna è stata presentata qualche giorno fa, sulla piattaforma MioCinema, con l' interessante, ma anche divertente, dibattito condotto da Marco Lombardi, docente universitario di cinema ed enogastronomia, autore e conduttore su Gambero Rosso Channel del programma "Come ti cucino un film" , dallo chef napoletano Francesco Apreda e dallo chef ligure Massimo Viglietti, artisti della cucina.
Non c'è dubbio, non solo il cinema è un'arte ma anche cucinare , unire poi due passioni, cinema e cucina è dei grandi , come i film della rassegna ci dimostrano, e noi non possiamo far altro, grazie a questa iniziativa della sempre attenta LuckyRed, che vederli o rivederli fino a "saziarci" di cultura.
La foto è tratta dal film " Il pranzo di Babette"
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