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Dietro le quinte di Cinematografo: l'amico dai guanti bianchi

Giuliano Falzone entrò in regia con un bellissimo paio di guanti bianchi, pronto  per registrare una puntata di "Cinematografo", il programma di Rai Uno. 
Ero appena arrivata trafelata con i servizi che avevo realizzato alla Festa del Cinema di Roma, e Giuliano mi disse: "ti piacciono i miei guanti?" stemperando la tensione della fatica e dell'essere arrivata appena in tempo per la registrazione. Li aveva messi per gusto dell'originalità, perchè gli piace sorprendere, ma anche perchè in realtà sapeva che avrebbe fatto ridere in un momento di tensione me, Silvia Palleschi, la nostra comune amica, bravissima Assistente ai programmi e tutta la squadra, ma soprattutto perchè nulla si addice di più a Giuliano che un paio di guanti bianchi. E' il modo in cui si rapporta alle persone : con delicatezza, sensibilità, cercando di capire l'anima e la personalità di chi gli sta davanti.
Ottimo assistente alla regia dei programmi di Marzullo, veloce , preciso, creativo, adesso al Tg, dove mi auguro le sue doti e capacità siano apprezzate e gli aprano la carriera che si merita, ci ha legato e ci lega  un' amicizia profonda, fondata sulla stima reciproca, sullo stesso gusto dell'ironia e del saper ridere, ma anche di sostegno  in tempi in cui i miei disaccordi con Marzullo divennero insanabili.
La sua onestà intellettuale non gli impedì di essere dalla mia parte pur essendo uno dei più stretti collaboratori di Marzullo.
Il rapporto che si crea nelle redazioni , a volte può essere più potente dei rapporti  di amicizia di una vita, perchè ci si presenta l'uno all'altro senza schemi e ci si sceglie con la complicità creata dal lavorare insieme. Giuliano è uno spirito libero : compare e scompare quando meno te lo aspetti.
Quando morì mio padre rientrai in redazione con il cuore pesante, Giuliano mi venne incontro per abbracciarmi  ed io gli disse " Giuli , non sai che persona era mio padre...." e lui , senza esitare un attimo: " Lo so, basta conoscere te...." quella spontaneità, quella familiarità, che per un attimo mi fece pensare che veramente lo aveva conosciuto, quel modo non artificioso di consolarmi mi aiutò a superare la soglia della redazione....
E Giuliano resterà sempre "il mio amico dai guanti bianchi".....


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