Roma, in questi giorni, è piena di assenze...ma non è assente. E' come quando è assente l' uomo della tua vita, la sua assenza è piena delle sue carezze, del suo innamoramento,delle sue tenerezze:è presente nonostante l'assenza. Così è Roma ai tempi del Coronavirus. Manca il rumore , manca il chiacchiericcio, manca anche l'arroganza e la maleducazione ( per fortuna e non sempre), manca la fretta, manca il gusto del capannello di persone, manca la folla, mancano anche le risate.
Eppure Roma si staglia imperturbabile, con le sue fontane, le sue piazze secolari, il suo inusuale silenzio...aspetta.... aspetta che tutto questo passi e nello stesso accoglie, immobile, sicura della sua bellezza inattaccabile, del suo essere ineguagliabile. Nel negozio biologico il ragazzo educato e gentile, ma stretto nella sua mascherina, ti serve cercando la normalità e non perde la sua naturalezza. Corro da Fabrizio e Roberto, nel loro negozio di macelleria, mi servono con la solita elegante gentilezza, ma si sente che sono un pò tristi e cercano di non perdere il loro ottimismo: " Passerà...ci saranno tempi migliori" è il loro saluto
Eppure le persone che non sfiori più, sembrano non volere che il virus le turbi più di tanto, in fila, a debita distanza, a volte "mascherati" a volte no, aspettano davanti al Supermercato che un attento e professionale addetto li chiami uno per volta.
Un signore "grande", anziano è riduttivo, borbotta : " Quante ne ho viste...ma Roma è forte..." quasi a chiedere un sostegno all'amata città, una richiesta fiduciosa di non essere abbandonato, proprio come quando si vive un grande amore.
Eppure Roma si staglia imperturbabile, con le sue fontane, le sue piazze secolari, il suo inusuale silenzio...aspetta.... aspetta che tutto questo passi e nello stesso accoglie, immobile, sicura della sua bellezza inattaccabile, del suo essere ineguagliabile. Nel negozio biologico il ragazzo educato e gentile, ma stretto nella sua mascherina, ti serve cercando la normalità e non perde la sua naturalezza. Corro da Fabrizio e Roberto, nel loro negozio di macelleria, mi servono con la solita elegante gentilezza, ma si sente che sono un pò tristi e cercano di non perdere il loro ottimismo: " Passerà...ci saranno tempi migliori" è il loro saluto
Eppure le persone che non sfiori più, sembrano non volere che il virus le turbi più di tanto, in fila, a debita distanza, a volte "mascherati" a volte no, aspettano davanti al Supermercato che un attento e professionale addetto li chiami uno per volta.
Un signore "grande", anziano è riduttivo, borbotta : " Quante ne ho viste...ma Roma è forte..." quasi a chiedere un sostegno all'amata città, una richiesta fiduciosa di non essere abbandonato, proprio come quando si vive un grande amore.
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