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Quanta vita!

Aspettando che il Coronavirus passi ti accorgi di quanta vita ti è passata per le mani. Quanta meravigliosa vita. Trascorrendo il tempo fra un libro, lo scrivere, il goderti la casa, ti rendi conto, anche se lo hai sempre saputo, di quanti regali incommensurabili hai avuto, ora che non sei libera di raggiungere gli affetti più cari, gli amici, il mare, ora che il tuo camminare è limitato, il profumo, il valore irrinunciabile della libertà, diventa più forte. Ho sempre dato importanza alle piccole cose, è stato un insegnamento di mia madre, ed è quello che mi fa amare la vita anche adesso e che continua a farmi sentire libera  rispettando le regole restrittive. Quanti secoli fa abbiamo vissuto la gioia di rivedere il proprio amore, la piacevolezza delle giornate senza fine al mare, godendo di suoni, profumi, colori, della chiacchiera con l'amica tassista, della cena con gli amici fraterni ? No, non secoli, solo poche settimane fa, ed ora aspettiamo sospesi. Aspettiamo che il parco riapra, che il mare ci accolga, che il nostro amore ci dica, come tante volte, "non vedevo l'ora di rivederti", e che quella vita, tanta, riprenda. Forse  saremo meno arroganti, competitivi, meno cattivi, ingenerosi... chissà... certo questo periodo ha "livellato" tutto, il virus colpisce a caso, belli, brutti, buoni, cattivi, ricchi, poveri, anche i potenti della terra, e mi viene in mente Totò , con la sua formidabile poesia:"A livella" .L'incommensurabile attore, Principe Antonio De Curtis, immaginando un colloquio al cimitero fra due defunti, il Marchese e il Netturbino, il primo seccato perchè il netturbino è stato sepolto accanto a lui, ricorda come la morte uguaglia tutto... Ecco poche righe ...

" ...T'o vvuo' mettere 'n capo...'int'a cervella
Che staje malato ancora è fantasia?
A morte 'o ssaje che d'è...è una livella....

Traduzione:

Ti vuoi mettere in testa...in quel cervello...
che sei malato ancora di fantasia?
La morte sai cos'è...è una livella

 In questa sospensione inusuale, aspettando che la vita torni nella sua completezza, e sì che tornerà, facciamoci due risate con l'ironia del grande Totò. 

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