In Rai sono cresciuta, molto ho dato, ma anche avuto. Certo non promozioni, carriera , o soldi. L'ho già detto: i corridoi della Rai non mi sono mai piaciuti. Ma sicuramente ho goduto di un patrimonio culturale e umano notevole, ho conosciuto i grandi , ho sperimentato le mie capacità, sono nate amicizie preziose con colleghi e persone incontrate percorrendo la strada, che hanno nutrito la mia mente e la mia anima . Ho fatto il lavoro che mi piaceva fare, e non è poco. Ho combattuto battaglie per la salvaguardia della nostra professione. La curiosità, quella che muove il giornalista , non mi ha mai abbandonato. Ho goduto del privilegio di avere dei Maestri e questo è un dono che ti porti dietro tutta la vita. Molti miei giovani ex colleghi mi raccontano di sentire la mancanza. di una guida che sappia trasmettere il bagaglio di esperienze , la conoscenza , l'entusiasmo necessario a questo mestiere. La Rai che ho conosciuto era una Rai vitale , dove le idee erano il supporto per un buon lavoro. Brando Giordani chiedeva sempre alle riunioni di redazione mattutine : "Allora , che idee avete avuto?"Oppure , quando raccontavamo un possibile servizio : " Sì, ma non ho capito bene... che si vede?" Era un insegnamento alla creatività ed alla ricerca del gusto dell'immagine....
Era uno stimolo continuo , anche se alcune mattine volevamo scomparire perchè di idee non ce ne era venuta in mente neanche una!
Guardo con entusiasmo al periodo che si apre, a quello che la vita e la mia curiosità mai sopita mi riservano adesso. Soprattutto sento di non aver mai tradito lo sguardo di quella ragazzina sedicenne che sbirciava dentro le vetrate misteriose del Palazzo della Rai, in fondo quello sguardo non è poi così cambiato....
Era uno stimolo continuo , anche se alcune mattine volevamo scomparire perchè di idee non ce ne era venuta in mente neanche una!
Guardo con entusiasmo al periodo che si apre, a quello che la vita e la mia curiosità mai sopita mi riservano adesso. Soprattutto sento di non aver mai tradito lo sguardo di quella ragazzina sedicenne che sbirciava dentro le vetrate misteriose del Palazzo della Rai, in fondo quello sguardo non è poi così cambiato....
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