Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2024

"I ricordi degli altri"

" Mio padre..."  Così lo chiama Anna, la protagonista  del libro bello, appassionato e appassionante  di Violette D'Urso , "I ricordi degli altri" , edito da Mondadori nella collana "Strade blu".  Non ha un nome. In realtà un nome ce l'ha : è Luigi D'Urso, il padre che Violette ha perso a sei anni. Ma il libro lascia ben presto i contorni di un'autobiografia per diventare un vero e proprio romanzo, un racconto. L'assenza che la morte del padre crea in Anna è totale, questo padre, uomo d'affari, mercante d'arte, elegante, appartenente ad una facoltosa famiglia napoletana, finanzieri, non un papà con "sneakers e jeans", che indossa quasi sempre un gran cappello di feltro, la tormenta. Ed allora, cresciuta, Anna va alla ricerca del padre attraverso chi l'ha conosciuto, i luoghi, le città dove ha vissuto, i suoi oggetti personali, taccuini, i vestiti... Anna cerca, cerca... Chi è suo padre? Non ha paura del dolore che

"Il costruttore"

  "Io a te come tu a me, è la formula per le nostre relazioni le quali mal sopportebbero subordinazione a atteggiamento passivo da parte dell'uno o dell'altra. Io ti voglio libera compagna, amica di pari iniziativa e indipendenza. E nulla mi ripugna di più di farti da maestro e di frugare nella tua coscienza....." Queste le parole dedicate a quella che sarà la sua futura moglie, Francesca Romani, da Alcide De Gasperi  Siamo nel 1922. Incredibile! Antonio Polito le riporta nel suo bellissimo ed interessante libro " Il costruttore. Le cinque lezioni di De Gasperi ai politici di oggi", edito   da Mondadori,   nella collana "Strade blu",    rivelando la grandezza umana che diventerà grandezza politica di uno dei più grandi statisti che l'Italia abbia avuto. Primo Presidente del Consiglio dell'Italia Repubblicana nel 1945, guiderà il paese per otto anni, fino al 1953 rivelandosi un " costruttore" capace di sollevare l'Italia dal

Carlo Principini e la "sua" Fregene

A Fregene il vento protegge anche le giornate più  calde.  È un vento che " parla", che racconta di personaggi che hanno amato Fregene, di chi lì ha vissuto e di chi è passato.....Federico Fellini, Ennio Flaiano, Giulietta Masina,  Sandra Milo, Lucia Bosè, Orson Welles..... E parla del presente, di quelli che adesso godono del suo mare, delle stradine silenziose, del verde che circonda quasi tutte le case. A Fregene ci sono i profumi del mare e delle piante: è un profumo particolare acuto e dolce allo stesso tempo. A Fregene c'era Carlo Principini. Amava la sua casa, la bella villa a due passi dal mare che aveva messo su con la sua adorata Monica Avanzini, con un amore profondissimo, quarant'anni di vita insieme, moglie insostituibile che lo ha curato e accompagnato fino alla fine con dedizione rara. Monica è stata il suo sostegno nel lavoro e nella vita. Se ne è andato il 28 febbraio di questo anno. Carlo adorava Fregene. Autore televisivo, produttore creativo di fic

L'Arte della Gioia

 Modesta, la protagonista del bel film " L'Arte della Gioia"  di Valeria Golino, la gioia la "ruba", come dice lei stessa. Sì, perchè la vita sembra che le dia solo dolori. Un'infanzia povera e segnata da violenze accompagnata da una determinazione a non soccombere, a costo di tutto, anche di azioni che oltrepassano la morale e la legalità. Il film è in realtà una serie tv per Sky, al cinema è diviso in due parti, entrambe intense sottolineate da una gran bella regia della Golino, che aggiunge la giusta tensione alla storia, insieme a Nicolangelo Gelormini. Modesta, interpretata da una bravissima e bella Tecla Insolia, dopo le tragedie familiari approda in un convento, conosce la vita monacale ed è pronta a diventare suora.  Diventa la novizia prediletta di Madre Leonora, l'ottima Jasmine Trinca, e la venerazione per la suora si mischia all'amore. La Golino con mano sapiente racconta i turbamenti della giovane novizia. La vita, poi,  porta Modesta a

Le mirabolanti donne volanti

 Sì, le donne volano. Sono capaci di voli immensi per combattere le difficoltà quotidiane della vita. Sono coraggiose perchè non abbandonano l'idea della propria realizzazione. Perchè stringono i denti e vanno avanti anche quando la società, i pregiudizi le vogliono relegare ad un focolare domestico.  Perchè anche questo succede nel 2024. La famiglia alla quale una donna decide di dedicarsi è una cosa bellissima, ma se è scelta non imposta. Le donne sanno amare. Quante donne, perso il loro compagno di una vita, sono capaci di rialzarsi nonostante il loro dolore e il loro sentirsi vuote? Le donne sanno faticare, sanno dividersi in mille pezzi, perchè appartengono al mondo, lo amano e al mondo vogliono dedicarsi. Quante donne, senza raggiungere le vette del successo, sono in realtà un "successo"? Moltissime. Ma cosa è il successo se non la realizzazione di se stessi? Gli Agitatori Culturali Irrequieti Gian Dei Brughi, sono andati a scovarle con la solita acutezza e intellig

Il Vangelo secondo Maria

  "Il Vangelo secondo Maria"  di Paolo Zucca è un film che parla di amore e libertà. Maria, una brava e deliziosa Benedetta Porcaroli, è una giovane donna che vive a Nazareth e non vuole rinunciare alla libertà di vivere la propria vita, non vuole sposare chi non ama ed ha fame di conoscenza, vuole sapere, vuole conoscere il mondo e superare i confini di Nazareth dove vive. "La conoscenza non è peccato" afferma. Conosce le Scritture a memoria ed il suo sogno è avere un asino per viaggiare e nutrire la sua mente e il suo cuore. Incontra Giuseppe, un sempre ottimo Alessandro Gassmann, e lo elegge suo Maestro vuole imparare da lui, che conoscitore del mondo perchè ha molto viaggiato, niente a che vedere con la figura dell'umile falegname tramandatoci dalla Chiesa. Ma non è un film contro la tradizione cristiana. E' un film moderno perchè pone lo sguardo su un mondo  patriarcale e misogino dove la donna non ha valore se non per accudire il marito e le faccende d