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Carlo Principini e la "sua" Fregene

A Fregene il vento protegge anche le giornate più  calde. 
È un vento che " parla", che racconta di personaggi che hanno amato Fregene, di chi lì ha vissuto e di chi è passato.....Federico Fellini, Ennio Flaiano, Giulietta Masina,  Sandra Milo, Lucia Bosè, Orson Welles.....
E parla del presente, di quelli che adesso godono del suo mare, delle stradine silenziose, del verde che circonda quasi tutte le case.
A Fregene ci sono i profumi del mare e delle piante: è un profumo particolare acuto e dolce allo stesso tempo.
A Fregene c'era Carlo Principini.
Amava la sua casa, la bella villa a due passi dal mare che aveva messo su con la sua adorata Monica Avanzini, con un amore profondissimo, quarant'anni di vita insieme, moglie insostituibile che lo ha curato e accompagnato fino alla fine con dedizione rara.
Monica è stata il suo sostegno nel lavoro e nella vita.
Se ne è andato il 28 febbraio di questo anno.
Carlo adorava Fregene.
Autore televisivo, produttore creativo di fiction indimenticabili e irripetibili, "Medico in famiglia" , "Tutti pazzi per amore"....., scopritore di talenti che ora brillano nel mondo televisivo e cinematografico, ma soprattutto un uomo buono, una persona per bene.
Aveva un dono raro: sapeva accogliere.
Non dimenticherò mai il modo in cui mi accoglieva quando andavo a trovare questa Super Coppia:  Monica e Carlo.
"Benvenuta!!!!"
Non era un " benvenuta" qualunque. Gli veniva dal profondo del cuore, era vero e sincero.
Il cancello si apriva ed il verde del prato, la casa bianca, con le tende bianche e blu, le piante del giardino, la bougainvillea arrampicata sul muro bianco, l'abbaiare festoso dei cani "allargava" questo benvenuto e lo faceva risuonare per tutto il tempo che eri ospite.
Carlo si faceva in quattro perché le tue giornate trascorressero nel migliore dei modi, lasciandoti libera di scorrazzare,  ma riempiendoti, insieme a Monica, di attenzioni, che rendessero il soggiorno il più felice possibile.
Adesso Carlo non c'è a Fregene.
Non vedrò più il suo largo sorriso che accoglieva l'ospite. 
Accogliere!
Era proprio Principe in questo Carlo.
Circondato dai suoi adorati cani, Olli ed Archie e poi la piccola Cheri (il suo regalo a Monica, un cihuaha che l'aveva resa felice e Carlo era molto orgoglioso di averle regalato anche questa felicità) sentivi il sapore della festa quando apriva il cancello.
E quando andavi via era un coro fra lui e Monica: "rimani ancora......!".
Adesso Monica è sola.
Quel legame si è spezzato.
E lei è lì, come una roccia, come una veneziana doc non si spezza anche se piegata dal dolore, e  chiama idraulici ed elettricisti perché quel prato ingiallito durante la malattia di Carlo deve tornare verde, perché la villa deve continuare ad accogliere perché così avrebbe voluto Carlo che, nella "sua" Fregene, voleva vivere.
Non c'è l'ha fatta.
Ce la farà Monica ed i suoi amici, perché quel "Benvenuta" o "Benvenuto" continui a risuonare nel giardino della villa.
Lo sentirò sempre nel mio cuore, ogni volta che vedrò Fregene:
"Benvenuta!"
Grazie Carlo!





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