Eccolo lì il Tevere, come un oggetto caro e prezioso perso e ritrovato, calmo ed eterno nel suo movimento.
Uscendo dalle luminarie natalizie, lo si cerca con il desiderio di ritrovare il "conosciuto" ed il fiume risponde alla tua richiesta.
Attraversare il ponte, qualsiasi ponte di Roma, a piedi, è sempre un' esperienza : sia che il tuo passo sia veloce, sia più lento, ti volti e lo accarezzi con lo sguardo, ed il fiume contraccambia, ti guarda, ti rassicura nel suo eterno scorrere, una presenza amica.
Lo scorrere delle stagioni lo trova imperturbabile, adesso, a gennaio, gli alberi sul Lungotevere sono dorati, quasi timidi nel loro stagliarsi aspettando di ricoprirsi di foglie.
Mi soffermo appoggiandomi alla balaustra.
Una coppia di Pescara mi chiede informazioni. Roma predispone al chiacchiericcio sincero fra estranei, allo scambio di battute racchiuso in pochi minuti, che ha il sapore delle amicizie antiche.
Spiego loro la strada per arrivare al Pantheon, ci soffermiamo a parlare della bellezza del monumento, di chi è sepolto lì e che sembra emanare il suo talento per l'eternità come il genio Raffaello.
Non so il nome, nè l'età dei due giovani, nel parlare lei mi racconta che è architetto, lui invece insegna danza: "ero ballerino...poi il covid.... ho dovuto abbandonare.." soggiunge.
Lei vuole mostrargli le bellezze di Roma, è straniero, dalla parlata sembra francese.
Fra qualche giorno le luminarie si spegneranno del tutto, via il dorato albero sulla scalinata di Piazza di Spagna, quello luccicante a Piazza del Popolo, quello rosso e splendente a Piazza San Silvestro, via le luci particolarmente brillanti questo anno...
E si torna alla Roma che continua a raccontarci di antichità, di calpestii di sandali romani, di toghe insanguinate, del rumore di carrozze che attraversano veloci le strade, di pittori e scultori che l'hanno resa la più bella città del mondo.
La pausa festiva finisce.
I concitati preparativi per il veglione, quella frenesia, quasi infantile, di scegliere il regalo più bello per le persone che ami, l'incontro che spesso è una vera festa con chi ti appartiene, per sangue o per scelta, ma che lo scorrere delle giornate ti allontana perchè si ha sempre " da fare"...
Roma è saggia, è imperturbabile, il Tevere la guida nel suo scorrere millenario.
Rassicura...sempre.
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