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Ascoltare....una parola magica

Fate silenzio....ascoltate!
Il monito che spesso abbiamo spesso sentito da genitori, maestri, amici: un  insegnamento di vita, che con la solita acutezza viene ripreso dagli Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi nella serata evento  "Staffa, incudine, martello, la fabbrica dell'ascolto" martedì 13 settembre alle 21.30 nell'Anfiprato Counfaunè a Sussisa, vicino a Sori ed a Genova.
Ascoltare vuol dire attenzione, le parole dell'altro devono entrare dall'orecchio, scendere dentro di te, entrare nel cuore, nell'anima, le devi scegliere perchè diventino nutrimento del tuo essere o scartarle perchè menzognere o cattive: staffa, incudine, martello, i tre ossicini dell'orecchio che ci permettono l'ascolto,  diventano i filtri potenti del nostro rapporto con gli altri.
L'ascolto non si limita alle parole, se non si sa ascoltare viviamo a metà.
 I "suoni" innumerevoli che sentiamo immergendoci in una passeggiata nel verde, o sulla riva del mare, il continuo rumore delle onde, e dei passi sulla sabbia, scendono dentro di noi, ci "parlano", ci raccontano di altri passi, placano le nostre paure, a volte dovute solo all'incapacità di ascoltare.
Gli Agitatori Culturali Irrequieti ricordano, con il loro spessore culturale, un versetto di Goethe " Parlare è un bisogno, ascoltare è un 'arte"
Si chiudono le orecchie quando si diventa aridi, quando l'unico interesse siamo noi stessi , trattenuti in un bozzolo egoistico perseguiamo i nostri interessi, ed ecco che il mondo che ci circonda si ammutolisce in un silenzio assordante.
Diventiamo sordi.
Sordi alla vita, all'altro, alla bellezza. 
L'ascolto delle letture, di chi è venuto prima di noi, e prima di noi ha capito, studiato, vissuto per lasciarci un patrimonio di conoscenza.
Siamo ricchi, potremo vivere nella serenità se sapessimo ascoltare, se l'ascolto diventasse il fulcro della nostra vita, se i bisogni degli altri diventassero i nostri non avremo eliminato il dolore, ma sicuramente avremo tolto la ragione di essere a guerre e continue ed inutili aggressività verso l'altro.
Gli Agitatori Culturali Irrequieti, attenti alla vita e intelligenti osservatori dell'animo umano, ci ricordano l'ascolto delle letture proponendoci nella serata del 13 settembre i testi di Tolstòj, verranno letti una serie di saggi su società politica e religione scritti negli  anni che vanno dal 1890 al 1909, raccolti con il titolo " Perchè la gente si droga", che come racconta Patrizia Biaghetti " sono di un'attualità sconvolgente".
La droga del "non ascolto" è la peggiore, quella che ci rende fantocci della vita.






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