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La storia di Gilda

 Gilda ha 81 anni ed è imbattibile nel fare le parole crociate, non ne sbaglia una ed è velocissima.
E' stata una bella signora e lo è ancora nonostante sia devastata da una depressione unita ad una demenza senile.
Amava soprattutto insegnare, è stata la sua passione : italiano, latino, greco, storia, geografia in un liceo romano, poi si è sposata con un diplomatico e si è trasferita a Bruxelles. Dopo un anno e mezzo circa il suo amore per l'insegnamento l'ha portata di nuovo a farlo, questa volta insegnando privatamente agli stranieri, era diverso certo, ma riuscì a stabilire un bellissimo rapporto con i suoi studenti
 Ha avuto due figlie Cristiana e Valeria e poi, come in molti rapporti, è arrivata la crisi e la rottura. Il primo grande trauma. Gilda torna a Roma, dopo qualche tempo si rifà una vita con Giuseppe, che diventa il suo compagno e con lui va a vivere a Firenze.
Quando Giuseppe muore, Gilda non regge il dolore e il trauma, comincia il declino.
Ha un incidente d'auto, forse intontita dai psicofarmaci  presi per superare il dolore e quando si riprende non è più la stessa.
Nonostante la nascita di due nipotini si chiude sempre più in se stessa, una forte sordità peggiora la situazione, circa sei anni fa  è necessario metterla in una struttura che l'accudisce. 
Lo è perfettamente a Villa Giuseppina, a Roma. 
L'amorevole presenza della figlia Cristiana, collega con la quale ho condiviso anni di lavoro in Rai ad "UnoMattina , ora giornalista a Mediaset, non basta a toglierla da quel torpore depressivo. 
L'amicizia  fra me e Cristiana è continuata negli anni, spesso  mi ha raccontato le vicissitudini della mamma che avevo conosciuto e con la quale era nata una simpatia. 
Avevo desiderio di rivederla, ma temevamo che le sue condizioni fossero troppo estreme per un incontro...
Ieri però, in una bella giornata di sole settembrino come Roma sa regalare, Cristiana mi manda un messaggio "Che dici, porto mamma a fare una passeggiata, ci vediamo?"
Ci diamo appuntamento ad un bar, un pò timorose entrambe per la difficoltà dell'incontro dopo 10 anni, che non la vedevo e le problematiche di Gilda.
Appena la vedo le vado incontro sorridendo e facendole festa perchè ero veramente contenta di vederla, l'abbraccio.
E avviene qualcosa di speciale.
Gilda mi riconosce immediatamente, mi sorride e si dimostra felice dell'incontro, mi chiama per nome senza un attimo di esitazione e comunichiamo perchè lei sente il mio affetto e ne viene avvolta, il cervello comincia a funzionare meglio, vuole andare a comprare il giornale, e la settimana enigmistica.
" Vuole sempre comprare il giornale, ma e' la prima volta che dice " Repubblica", il nome del giornale" mi racconta Cristiana.
Si ricorda di avermi portato una borsa rosa da Firenze, addirittura dice il nome del negozio.
Mangiamo un gelato con allegria, mentre lei comincia a fare le parole crociate con una velocità sbalorditiva e senza sbagliare mai...Batto le mani, le dico che è bravissima, lei ride, allegra. Parla in modo stentato, ma dice : "andiamo a fare un'altra  passeggiata" per esprimere la contentezza dello stare insieme.
Il cervello.... questo muscolo che conosciamo così poco e che a volte sembra rispondere ad una sola regola: quella dell'amore.
Ed allora pensi quanto è importante  un incontro, un abbraccio, per chi vive con difficoltà la propria vita, smarrita nel dolore dei ricordi, come un sorriso leale può penetrare in un'anima oscurata  e regalare, per qualche ora il piacere della vita.
Mi abbraccia sorridendo e con un calore inaspettato quando la saluto, vuole che torno a trovarla.
Lo farò.
Cristiana ed io forse le abbiamo regalato una giornata speciale, ma anche lei ci ha regalato qualcosa di speciale: la potenza dell'amore.




Commenti

  1. Cara Rosellina, gli amici sono quelli che sentono cosa provi anche se non ti vedono per tanto tempo...mi hai commosso con le tue parole semplici , chiare. VERE. Quasi ovunque apparenza... apparenza e falsa allegria. Grazie. Cristiana

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    1. Grazie Cristiana! Noi ridiamo anche molto perchè amiamo la vita nella sua essenza al di là delle apparenze, la prendiamo con leggerezza perchè ne rispettiamo la profondità

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  2. Complimenti per l'analisi e l'efficacia espositiva della storia di Gilda ma, soprattutto, per aver dimostrato l'efficacia della terapia miracolosa che le hai offerto nel vostro breve incontro, e di cui tutti, noi tutti abbiamo estremo bisogno: l'Amore...Grazie di cuore e buona giornata dal "diplomatico di Bruxelles"...

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    1. Grazie! Amo il mio mestiere e sono felice quando quello che scrivo arriva alla testa e al cuore...Buona giornata al "diplomatico di Bruxelles"

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  3. Grazie, Rosellina. Valeria❤️

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  4. Si, è vero: l'amore e l'affetto guariscono tutto...

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  5. Grazie Rosellina Mariani, che hai descritto con il cuore la storia di Gilda e sono molto contento che tu l'abbia scritta, in quanto io, pur conoscendola in una casa di riposo per anziani, dopo anni dal suo incidente, sono rimasto sempre amico suo e della famiglia. E posso dire che mi ha fatto comprendere che col cuore e con l'amore si supera ogni cosa. Grazie, Carlo.

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  6. Grazie sono contenta che la storia ti sia arrivata, troppo spesso ci si dimentica quanto siano preziose e profonde le persone anziane e....piene di sorprese! Rosellina Mariani

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