"Allora, la casertana ha vinto la napoletana?" mi chiede ridendo Barbara, avvocato, di origine casertana, la bella, simpatica e acuta moglie di Paride Matarazzo.
Ha portato, per rendere ancora più belle le giornate del Natale, una "guantiera" ( un vassoio per i "non napoletani") di struffoli, nel bel salone di Paride.
L' aria di festa si intensifica, gli appuntamenti del sabato sono sempre festosi, allegri e pieni di familiarità da Paride, famoso per la sua bravura, l'elegante parrucchiere di Vicolo della Campana, nel cuore di Campo Marzio a Roma. Il bell'albero di Natale, realizzato dallo "staff" di Paride: Lucia, l'insuperabile estetista, Anna, l' occhio attento non sbaglia mai i consigli, Hasti la brava iraniana che ha portato con sè le magie della sua terra e Carmen un mix di bravura e simpatia, troneggia con la sua bellezza, splendente di palle rosse, nel negozio.
"Li ho fatti per te...." mi sussurra Barbara, per non farsi sentire, ma poi neanche tanto, indicandomi gli struffoli: "Vai, vatteli a mangiare... " aggiunge con la complicità campana.
Sa che la mia origine napoletana dilaga a Natale e gli struffoli sono la mia passione.
La ragione della sua domanda è precisa.
Le avevo raccontato della scorpacciata di struffoli, fatti a regola d'arte, dalla mia amica Livia De Sio, medico oncologo,che porta con sè la bellezza e l'intelligenza napoletana.
Gli struffoli avevano coronato il pranzo natalizio al Magazzino Farmaceutico della Comunità di S. Egidio di Via Barisano da Trani, dove, accantonate per una pausa le medicine da catalogare per spedirle in Ucraina, a Roma e dove c'è bisogno, si assaporano, per un pranzo natalizio, le delizie portate da chi ha fatto del volontariato il centro della propria vita.
L'atmosfera di festa e familiarità è alta, l'allegria anche.
I gnocchi di semolino di Maria Grazia, il brasato di Nazzareno, l'insalata russa di Erica, la parmigiana di melanzane di Egilda.....solo alcune delle squisitezze che riempivano il tavolo, carico soprattutto di amore e attenzione verso gli altri.
Confesso a Livia di aver preso doppia porzione dei suoi struffoli: " Hai fatto bene..." mi risponde sorridendo con la napoletanità che non l'abbandona.
Il Natale delle piccole, grandi cose.
Fin da piccola il sapore di quelle palline piccole, fritte e avvolte dal miele, spolverate con lo zucchero, colorate con la frutta candita ed i confettini, oltre ad appagare la mia golosità, mi mettevano un'allegria natalizia incontenibile.
Il confronto degli struffoli di Livia e Barbara è difficilissimo, anzi impossibile
Non esiste un vincitore.
Gli struffoli sono un dolce speciale che hanno una magia. quella di "spolverare" la vita di cose belle, come chi li prepara: Barbara e Livia, campionesse di struffoli e della bellezza campana, quella che avvolge l'anima.


Gli struffoli per me non sono solo dolci, ma un vero e proprio rito che mi riempie il cuore e mi riporta a casa. MADE IN LOVE😍. Grazie Rosellina, ti voglio bene
RispondiEliminaGrazieeee! Evviva gli struffoli!
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