A Piazza Jacopo da Varagine 1, a Genova, c'è lo studio di Elena Pongiglione, l'Artista pittrice, scrittrice, illustratrice che ci ha lasciati il 3 dicembre 2023.
Avevo conosciuto suo marito Claudio G. Fava, giornalista, Capostruttura Rai, critico cinematografico, in Rai, un'amicizia, basata sulla stima reciproca che durò, anzi prese forza, quando lui andò in pensione.
Claudio abitava a Genova, e ci facevamo spesso lunghe telefonate dalle quali uscivo sempre arricchita: Claudio era un pozzo di cultura, oltre ad essere un uomo generoso tanto da condividere con gli amici le sue opinioni, i suoi pensieri sempre acuti e le chiacchierate erano cosparse della sua elegante ironia. Faceva molto ridere.
Spesso, anzi quasi sempre, rispondeva al telefono Elena, la Pongi, e così l'ho conosciuta.
La stessa ironia, la stessa intelligenza sorprendente del marito, la stessa educazione.
All'inizio erano brevi frasi di convenienza, eppure sincere.
Poi diventarono più lunghe...quando arrivava Claudio al telefono mi diceva: "ti sei trattenuta con la "Divina"....." così la chiamava e il nome le calzava a pennello.
Quando Claudio se ne andò, nel 2014, lasciando una scia di dolore non solo nel cuore della Pongi, ma nei tanti amici che lo avevano amato, presi l'abitudine di telefonare di tanto in tanto ad Elena ( ho ancora in rubrica il numero del telefono fisso che utilizzavo perchè Fava lo amava di più) per avere sue notizie. Ero incuriosita e affascinata da questa donna che aveva trascurato la sua Arte per amore del marito.
Decisi di andarla ad intervistare per "Uno Mattina". La proposta fu accolta con entusiasmo all'interno del programma.
E lei accettò l'intervista.
L'appuntamento era a Piazza Jacopo da Varagine, nel centro storico di Genova.
Questa donna piccola, un pò traballante per le ginocchia malandate, emanava un fascino straordinario nonostante avesse superato l'ottantina ...
Colpiva la sua attenzione verso gli altri, ti avvolgeva con il suo sguardo attento, profondo, intelligente, voleva che stessi a tuo agio.
I grandi si riconoscono da questo, dal saper essere ospitali non per forma, ma per amore verso gli altri.
L'intervista fu coinvolgente, ancora di più vedere i suoi dipinti.
E quando l'altro giorno Lorenzo Doretti, impagabile amico, mi ha mandato alcune foto dei quadri che erano quasi nascosti "sono al piano superiore allo studio" mi ha spiegato, mi sono emozionata.
Lorenzo era andato con la moglie Elena Frau, amica altrettanto preziosa, per riordinare lo Studio, ed anche loro si erano persi nella bellezza dei quadri.
Uno più bello dell'altro.
Soprattutto questo che rappresenta il Cristo in croce.
Ho trovato geniale l'idea dei tre cuori sulle tre punte della Croce.
Oltre la bellezza e la perfezione del tratto, trasmettono una visione profonda del Cristo.
Quel sapere trasformare il dolore della croce in amore rivela lo straordinario talento della Pongi e la bellezza della sua anima.
Mi auguro che presto Lorenzo, armato della sua intelligenza, sensibilità e amore per la Pongi riesca a fare una Mostra, come desidera da tempo e come aspettiamo tutti noi amici e conoscenti, che testimoni una volta per tutte il talento ancora sconosciuto a molti dell'Artista.
Un giusto tributo di Genova alla geniale artista ed alla persona straordinaria che è stata Elena Pongiglione.
Conservo gelosamente il biglietto della Pongi scritto a matita con l'indirizzo dello Studio.
Un altro gesto squisito di ospitalità che vuol dire " torna a trovarmi".
Ci andrò: lo Studio che riprenderà vita con gli amati amici Lorenzo ed Elena Doretti.

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