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Un film fatto per bene

" Un film fatto per bene" di Franco Maresco, prodotto da Andrea Occhipinti, LuckyRed, che nel film compare facendo la parte di se stesso, è un film  davvero fatto bene ed anche divertente.
Franco Maresco, che sta dirigendo un film su Carmelo Bene, litiga con il produttore Andrea Occhipinti , abbandona il set e scompare lasciando le riprese a metà.
Umberto Cantone, lo sceneggiatore del film, insieme a Claudia Uzzo, Francesco Guttuso e lo stesso Maresco, vuole scoprire dove è andato a finire e si mette sulle tracce del regista accompagnato dal fedele tassista amico di Maresco, Francesco Conticelli, un personaggio fissato con la religione, che prega in continuazione.
La ricerca di Cantone, che nel film interpreta se stesso, porta lo spettatore alla scoperta di Franco Maresco come regista e come persona.
La rabbia verso un mondo che non gli piace diventa un'ossessione per Maresco, il suo medico racconta le manie di cui è afflitto: "crede negli infocorpi....", il proprietario dell' appartamento affittato svela la casa sottosopra per il disordine...
L'Autore di film come "Totò che visse due volte" , "La mafia non è più quella di una volta", vincitore del  Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia 2019 , "Belluscone", sembra un uomo avviato alla follia: "Ha bisogno di uno psichiatra non di un produttore..." dice Andrea Occhipinti.
La vita di Maresco appare agli spettatori quasi come una corsa verso il tempo e contro il tempo: i suoi esordi con Ciprì, l'invenzione in televisione di "Cinico tv", in onda su Rai 3 negli anni '90, la creazione del personaggio Francesco Puma, che interpreta se stesso, attore, creato critico cinematografico dallo stesso Maresco e, proprio come critico, comparirà nella trasmissione di Gigi Marzullo ( criticatissimo da Maresco) "Cinematografo"....La censura di "Totò che visse due volte" e la premiazione di "La mafia vinse due volte" a Venezia, le riprese di Giuseppe da Copertino finite con la caduta del Santo...un continuo di situazioni surreali che avvincono e divertono lo spettatore, anche se la spirale pessimistica e nichilista di Maresco è il filo conduttore del film.
Nichilista come Carmelo Bene, il personaggio del film che non porterà mai a compimento, nonostante la perfezione dell'attore.
Bravo e convincente tutto il cast.
Una Sicilia accennata, ma presente sottolinea la bellezza palermitana di Maresco.
Crisi anche del cinema?
Maresco ancora una volta stupisce e affascina forse siamo veramente in un'era di "tracotanza e maschere" che impedisce una vera vita.
In concorso alla 82° Mostra del Cinema di Venezia, uscito il 5 settembre, 29° in classifica, ha incassato 1.264.00 euro e registrato 15.461 presenze.






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