Sembra quasi un operaio che rifinisce con cura la sua opera ed invece è un grande Artista: Matthew Spender, londinese, 80 anni.
Ho sempre amato molto la Toscana: Talamone, Bengodi, la costa dell'Uccellina, le calette limpide,
posti dove ho goduto e godo della bellezza del mare, ma anche della campagna circostante con l'incanto di profumi e colori a me molto cari e indefinibili nel loro incanto.
Quando ho ricevuto dal mio imperdibile amico Lorenzo Doretti, ingegnere informatico, imprenditore, fondatore della Società "Animabit" dove realizza prodotti multimediali insieme alla moglie Elena Doretti, le foto di una sua vista al grande Artista, Matthew Spender, pittore, scultore, che vive in un casolare nel Chianti, ho provato un'emozione forte, come quando ci si trova di fronte ad una bellezza potente, quelle foto mi parlavano dell'amata Toscana ma soprattutto di un Grande Maestro: Matthew Spender.
Bernardo Bertolucci, l'indimenticabile regista, scelse 47 sculture in terracotta, realizzate da Spender, del quale diventò amico, per il suo film "Ballo da sola" del 1996, presentato al 49° Festival di Cannes.
Il legno, il marmo, la terracotta sono presto diventate i materiali preferiti dell'Artista, che continua il suo lavoro in quel paradiso che è il Chianti:
" Ho sempre immaginato che la vita avesse spinto Matthew Spender verso i colori, la terracotta, il legno, come si spinge un bambino nell'acqua e lui è costretto a nuotare per non affogare...." ha detto di lui Bernardo Bertolucci.
Lo sguardo chiaro di Matthew Spender, che traspare dalle foto, sembra aver mantenuto la purezza del bambino, sorride e "parla".
Parla della bellezza che Spender riesce a creare, parla della sua anima.
Arrivato in Italia nel 1968, ha scelto questa terra dolce e affascinante per vivere con la moglie Marò, figlia di Arshile Gorky, pittore armeno, naturalizzato statunitense, espressionista astratto.
Anche Marò è pittrice e la bellezza del paesaggio toscano è diventata protagonista della sua pittura.
Professore Ordinario di pittura dell'Accademia di Belle Arti di Firenze e Professore Onorario di scultura nell'Accademia di Belle Arti di Scultura, Spender sembra accarezzare le sue sculture mentre le spiega a Lorenzo.
"Spennella" la scultura, forse per togliere la polvere....la rende viva, la ama, l'accarezza.
Il verde, i cipressi del Chianti la incorniciano, ed esaltano il volto della donna, il bianco "puro" del marmo, la perfezione della scultura, dei lineamenti, dei capelli....
Con Elena e Lorenzo Doretti abbiamo progettato un viaggio nel Chianti..chissà se suonando al campanello del bel casolare, il Maestro non ci apra la porta e ci accolga...
Sarebbe veramente bellezza nella bellezza.....
L'Arte rende la Natura immortale come chi sa maneggiare la bellezza....
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