"Tre amiche" di Emanuel Mouret, ha la leggerezza e la complessità dell'amore, perfettamente raccontate dal regista.
Alice, Rebecca e Joan sono le tre amiche che si scambiano confidenze, o così credono, e vita.
L'amore è il filo conduttore.
Rebecca, passionale, si innamora e intreccia una relazione con il marito di Alice a insaputa dell'amica, ma...
Alice, più razionale, non crede nell'innamoramento, anzi "mi rende insicura" e preferisce un rapporto pacato, senza scossoni, sull'onda della dolcezza, ma.....
Joan si dichiara " non più innamorata di Victor..." il marito...ma....
E' difficile spiegare perchè non si è più innamorati e Joan vive tutta la difficoltà del cercare le parole adatte per spiegare al marito il cambiamento del suo cuore.
Eterna indecisa nel cercare di nuovo l'innamoramento, ma....
Un intreccio di situazione, rende il film un ricamo, con una sceneggiatura che porta nei meandri dell'animo umano e dell'amore.
Il film è ambientato a Lione, e la sofisticata e abile regia di Mouret ammanta di poesia dialoghi e situazioni.
Le storie si intrecciano, ed anche nei momenti più drammatici il film non perde mai la leggerezza che l'Amore richiede sempre e non sempre rispettata.
L'Amore rimane un mistero.
Un mistero che Mouret racconta attraverso i suoi personaggi: tutte le angolazioni hanno una loro verità.
E i tradimenti, i sotterfugi hanno un sapore "leale".
Ottimi gli attori Camille Cottin, un'incisiva Alice, Sara Forestier una spontanea e brava Rebecca Maillard, Joan Belair, la confusa e ottima India Hair.
Quando l'Amore deve farsi da parte?
Victor, il marito di Joan, un bravo Vincent Macaigne vorrebbe soffocare, o almeno rendere più silenzioso il suo amore per Joan, per non pressarla troppo nelle sue decisioni di lasciarla.
Ma è difficile, perchè l'Amore ha una vita propria, complicata da gestire.
Lo sa Eric, il marito di Alice, il Gregorie Ludig , che scopre sentimenti contrastanti nel suo cuore tra moglie e amante.
Lo sa Thomas, il bravissimo Damien Bonnard, che vorrebbe prendere il posto di Victor nel cuore di Joan.
"Felice complessità", il titolo del libro scritto da Thomas, casualmente, ma forse no, rende perfettamente il senso ed il cuore del film.
Perfette le musiche di Benjamin Esdraffo .
Insomma : ......al cuore non si comanda.....
Nelle sale cinematografiche dal 19 giugno, distribuito da Lucky Red, è 10° in classifica con 47.886 presenze ed un incasso di 183.880 euro.
Un gran bel film!
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