"E' impossibile non pensare- anche se il tributo di folla e di commozione cittadina cittadina era a Roma forse più prevedibile e probabilmente più ampia- alla identica presenza di gente semplice e silenziosa che non molto tempo fa, quasi inaspettatamente, Torino ha dedicato a Gianni Agnelli. Ecco due città tra loro diversissime le quali di colpo hanno deciso, in silenzio e senza clamori, di riconoscersi in due Grandi Vecchi....."
Le parole di Claudio G. Fava nell'introduzione alla quarta edizione del bellissimo libro "Alberto Sordi- La biografia, la carriera artistica, le critiche e le foto di tutti i suoi film", edito da Gremese, collana "Stelle filanti", rivelano un mondo, persone e anni straordinari.
Fava le scrive mentre a Roma, il 27 febbraio 2003, nella Basilica di San Giovanni in Laterano si celebrano, con una folla immensa, i funerali di Alberto Sordi, morto il 25 febbraio.
L'affetto dei romani, e non solo, è immenso.
Il paragone che Fava fa con Agnelli, personaggi diversissimi, rivela un mondo fatto di rispetto e grande amore verso chi ha reso la vita delle persone migliore: l'uno nel campo dello spettacolo, l'altro nell'imprenditoria.
Persone che si sono regalate al mondo.
Mi viene da pensare anche ai due milioni di persone che hanno partecipato ai funerali di Enrico Berlinguer nel 1984.
Anni di partecipazione, il mondo era più umano ed Alberto Sordi con il suo saper dare vita a persone di tutti i giorni, è stato, ed è, amatissimo.
Ma queste parole rivelano soprattutto la finezza letteraria di Claudio G. Fava, giornalista, scrittore, critico cinematografico, dirigente Rai, Capostruttura di Rai Due, autore di numerosissimi programmi.
Il suo saper scrivere con eleganza e precisione, con dovizia di particolari, incantano il lettore.
Il libro, oltre l'introduzione e dopo un'accurata biografia del grande attore, racconta gli innumerevoli film di Sordi ricordando la comparsata in " Scipione l'Africano" di Carmine Gallone, del 1936, e partendo da : " La principessa Tarakanova" di Fedor Ozop e Mario Soldati del 1938 , passando per " Lo sceicco bianco" di Federico Fellini, l'indimenticabile "Un americano a Roma", "La grande guerra" di Mario Monicelli.....fino ad arrivare a "Incontri proibiti" del 1998 con Valeria Marini.
La capacità di Claudio G. Fava, di raccontare ci trasporta.
I film di Alberto Sordi ricompaiono sotto una luce vivida, dai meno riusciti ai più amati.
Oltre il racconto, la descrizione della sceneggiatura, vengono aggiunte le critiche dei diversi autori, anche le sue.
E così riscopriamo il piacere di rileggere quello che Fava scriveva su "Il Corriere Mercantile " di Genova.
A proposito di "La grande guerra": ".....gli umori migliori dell'opera finiscono con l'andare inutilizzati e la conclusione stessa, quella sorta di riscatto, di catarsi che brucia i due protagonisti di fronte alla fredda e meticolosa burbanza dell'ufficiale austriaco che li ha fatti prigionieri, par quasi timorosa e impacciata nel realizzarsi compiutamente, imbrigliata visibilmente dalla caratterizzazione fortemente farsesca che i due soldati ( lo spaccone, il vigliacco) hanno tratto proprio dall'alta classe di Gassman e Sordi....." Corriere Mercantile, Genova 1959.
Grande Fava!
"Alberto Sordi" è anche una gioia per gli occhi: moltissime le fotografie dei film, messe a disposizione dall'archivio personale dello stesso Sordi, che lo accompagnano.
E la parte " Fotogrammi", curata da Enrico Giacovelli, con appunto fotogrammi dei film, arricchisce il libro.
"Un poco per caso.....molto per coerente ricerca , malgrado tutti i trabocchetti, le difficoltà, le insidie i ritardi, le delusioni, i progetti sfumati o abortiti che son propri del cinema, Sordi si è andato costruendo il suo personaggio, ora cogliendo al volo i suggerimenti degli sceneggiatori, i migliori d'Italia.....ora utilizzando quel suo naturale gusto parodistico che sin dall'adolescenza deve averlo guidato, con una sorta di furtiva e felice capacità di osservazione e deformazione...." continua Fava.
Grande Alberto Sordi!
"Alberto Sordi. La biografia, la carriera artistica, le critiche e le foto di tutti i suoi film." è un viaggio nel cinema del grande Attore, anche sceneggiatore e regista, ma è anche un viaggio in un'Italia dove l'amore verso il mondo, il rispetto erano molto più intensi e così ben raccontati dai grandi di allora, come Claudio G. Fava, da averne nostalgia.
Leggere o rileggere il libro può aiutare non solo a riassaporare uno straordinario Alberto Sordi mai dimenticato, ma a ritrovare valori che hanno sempre accompagnato le persone perbene.
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