"Donnaregina" il bel libro di Teresa Ciabatti, edito da Mondadori, racconta la storia di Giuseppe Misso, camorrista.
38 omicidi commessi.
108 ordinati.
Rapine a mano armata.
Associazione mafiosa.
Associazione a delinquere.
Furti.
Queste le accuse.
Teresa Ciabatti, giornalista, collabora con il "Corriere della Sera", "Sette e "la Lettura", ci introduce in un viaggio potente, con la protagonista giornalista incaricata di intervistare il boss, lei, che non sa niente di camorra, penetra a Napoli, lei che è nata e cresciuta ad Orbetello e vive a Roma e Napoli non la conosce.
E' una storia che comincia negli anni sessanta /settanta, quando Misso comincia a svaligiare gioiellerie, banche, insieme a Lovigino, così è chiamato Luigi Giuliano.
Un'amicizia, una fratellanza che sfocerà nell'odio e nella guerra.
Ma il libro non è solo questo.
L'Autrice con una scrittura vivace e veloce, entra nel mondo "umano" di Misso.
L'uomo che sperpera i suoi soldi in ricchezze, vestiti eleganti, macchine di lusso vuole aiutare la sua Napoli.
Vuole che il rione Sanità diventi un tranquillo rione, si occupa di chi non può pagare, non può curarsi, vuole essere un uomo "buono", vuole fare quello che i politici non fanno, come pensano i napoletani del quartiere.
Vuole far studiare i ragazzi.
Chi è in realtà Misso?
Un uomo che uccide ed un uomo che ama.
Ama Antonietta Sarno, la sua prima moglie, ama le donne, eppure uccide, la guerra fra lui e Livigino è una delle più sanguinose della storia della camorra.
L'Autrice stupisce....perchè il libro non è solo questo.
E' una storia di figli.
La storia di Camilla, la figlia della giornalista che intervista il boss e la storia di Giulio, il figlio che Misso ha da un'altra donna, Adele.
Si mischiano, sono entrambi dei figli fragili, diversi.
Camilla ha manie suicide, si fa tagli nelle braccia e sulle gambe, forse è una maniaca depressiva.
Giulio è gay. E per un boss della mafia avere un figlio gay è un'onta, ma Misso lo dichiara : "ho un figlio gay" lo cerca, lo vuole amare.
Misso continua ad uccidere...
Misso ama i colombi..." distinguo i maschi dalle femmine dalle teste..."
1980: il terremoto a Napoli...
Si trasferisce a largo "Donnaregina", tra la Sanità e Forcella, in una casabunker, con Antonietta forse l'unico suo vero amore, che non riesce a dargli un figlio.
"Donnaregina diventa simbolo: tutte le donne sono regine-declama Misso" racconta l'Autrice.
Misso vuole occuparsi della ricostruzione.
Teresa Ciabatti racconta con acutezza e lucidità un mondo terribile ed un uomo terribile, ma riesce ad affascinare il lettore, raccontando una "normalità" nel male, una ricerca che lei fa in prima persona.
Giuseppe Misso, Beppe Misso, "O' Nasone" chi è veramente?
Un uomo che cerca la "normalita" come la giornalista, l'Autrice parla in prima persona, cerca la normalità per sua figlia Camilla?
Un uomo che "affonda" nel male, ma non si da per vinto.
Continua a cercare Giulio....
Un gran bel libro!
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