"La casa degli sguardi", il bel film di Luca Zingaretti, è un debutto alla regia intenso e commovente. Zingaretti si muove con maestria dietro la macchina da presa e Gianmarco Franchini, che interpreta Marco, il protagonista, rende il film particolarmente prezioso.
Marcolino è un ragazzo di vent'anni, non riesce a superare il grande dolore che lo ha colpito ancora bambino: la perdita della mamma. Vive con il padre, un sempre ottimo Luca Zingaretti, che fa il tranviere e non sa come aiutare questo figlio che cerca rifugio nelle droghe e poi nell'alcool.
Marcolino ha un'anima sensibile e delicata, scrive poesie, ma butta via la sua vita.
L'alcool è il suo amico.
Trova un lavoro, attraverso un amico che lo aiuta, David, all'Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma ed entra in una squadra di lavoro di pulizia.
L'amicizia e la complicità lavorativa che si crea con i componenti della squadra : Giovanni, Claudio, Luciano, forma una barriera, invisibile ma forte, nata dal nulla, solo dal desiderio di aiutarsi, che protegge il giovane.
La sofferenza di Marcolino gli rende difficile allontanarsi dall'alcool, ma piano piano qualcosa si smuove dentro la sua anima : la sofferenza dei bambini, il rendersi utile con l'aiuto dei compagni di lavoro....
Il film, tratto dal libro di Daniele Mencarelli, diventa un sottile ricamo.
Lo sguardo del bambino malato dalla finestra dell'ospedale capace di tessere un'amicizia, penetra nell'anima di Marco...
Improvvisamente la voglia di farcela compare in Marcolino...
Luca Zingaretti interpreta un padre costretto nel suo dolore, quasi muto di fronte alla sofferenza del figlio, ma tenace nel volerlo aiutare e capace di un amore immenso.
E Marcolino poeta nell'anima e nello scrivere, va avanti, prova a farcela:
" cosa vuoi, cosa puoi? Solo amare e ringraziare......" sono i versi di una sua poesia scritta da bambino e tanto amata dalla madre.
Lo "sguardo" di Marcolino cambia.
La poesia sarà la sua salvezza.
Luca Zingaretti dirige con delicatezza e bravura tutto il cast, spontani e incisivi Chiara Celotto, Federico Tocci, Alessio Moneta, Riccardo Lai, Marco Felli, Christian Di Sante.
Le musiche di Michele Braga sottolineano l'intensità del film.
La vita di tutti i giorni è difficile.....ma la voglia di viverla prevale: le piccole cose diventano l'essenza della vita, come la giacca che il padre pone sul figlio addormentato.
Il calore dell'amore.
Presentato al Festival del Cinema di Roma 2024, uscito nelle sale il10 aprile è 10° nella classfica del box office con un incasso do 313.689 euro e 47.206 presenze al 16/04.
Un gran bel fim!
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