Al telefono con il mio amico carissimo Lorenzo Doretti, ingegnere informatico, produttore tv, imprenditore, ma soprattutto persona di raffinata cultura, mi racconta di aver messo nelle casse, insieme alla moglie Elena Frau, amica preziosa, con Lorenzo realizza nella loro società "Animabit" prodotti multimediali e, con l'aiuto del figlio Marco, i libri di Claudio G. Fava che occupavano ancora la libreria della casa.
Ora che se ne è andata anche la Pongi, l'Artista Elena Pongiglione, scrittrice, pittrice, illustratrice, amici indimenticabili dei Doretti e miei, i libri devono continuare a vivere....
Sono libri preziosi di cinema e Lorenzo Doretti ha trovato un'ottima collocazione: la Cineteca di Bologna.
Verranno donati a loro.
E questa è un'ottima notizia.
Altre mani sfoglieranno quei libri, altre teste godranno di quella cultura che rendeva Claudio G. Fava una persona speciale, i giovani si avvicineranno a quel mondo straordinario che è il cinema, conosceranno la grandezza di Claudio G. Fava, critico cinematografico, giornalista, scrittore, Capostruttura di Rai2, autore e conduttore, e la sua cultura diventerà la loro.
Lorenzo continua a raccontarmi: " avevo desiderio di trattenere quei libri, ma ho pensato che era meglio così...." Lorenzo ed Elena non smentiscono la loro grande umanità e generosità.
Continua il racconto...
Ha trovato un faldone, conservato dalla segretaria Rai di Fava, la mitica Lena, pieno di lettere dei telespettatori, alcune delle quali contenevano ringraziamenti per aver avuto la geniale intuizione di portare in televisione serie televisive come "Beautiful", "Capital" che fecero milioni di spettatori e si raccomandano di non interrompere la programmazione.
La casa della Pongi e di Claudio, spoglia della loro presenze e della loro case, non si spoglia.
Prenderà un'altra vita, un'altra strada.
Questa estate ero andata a trovare Lorenzo ed Elena, a Genova, e passeggiando per il quartiere la Foce, dove abitano a pochi passi da casa Fava, avevo fotografato le panchine dedicate ai cantatutori e artisti genovesi, ma non tutte perchè alcune erano occupate. Ho chiesto a Lorenzo, quando poteva, di fotografarne altre.
E lui proprio oggi mi ha mandato le foto.
Ed ecco la panchina di Fabrizio De Andrè, quella di Luigi Tenco, Giorgio Calabrese, Nino Ferrer, Pucci e Pippo Dei Trilli, Pippo Barzizza, Natalino Otto, Mario Cappello, Roberto Arnaldi, Augusto Martelli, Bambi Fossati, Joe Sentieri....
Alcune targhette portano i segni del tempo...ma loro no.
Continuano a vivere....con la loro arte e la loro personalità.....
Zaini appoggiati sulle panchine lo dimostrano....
Hanno vissuto e continuano a infonderci la vita, come Claudio G. Fava e sua moglie Elena Pongiglione.
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