Il bel film "Per il mio bene" di Mimmo Verdesca lascia a lungo commossi ed emozionati.
Parla di sentimenti, di persone che cercano se stesse.
Un' ottima sceneggiatura, scritta dallo stesso Verdesca insieme a Monica Zapelli e Pierpaolo De Mejo, permette al racconto di entrare nel cuore dello spettatore, oltre che nella testa, e di stupire per i colpi di scena.
Giovanna, una bravissima Barbora Bobulova, è un'imprenditrice decisa e coraggiosa, vive con la madre Lilia, la sempre incisiva Stefania Sandrelli, e la figlia quindicenne Alida, la promettente Sara Ciocca, una vita serena, molto impegnata nella sua azienda.
Ma l'imprevisto, una malattia la mette di fronte ad una realtà nuova, tutta da scoprire.
Giovanna deve arrivare alle sue origini.
L'incontro con Anna, la straordinaria Marie Christine Barrault, una donna vecchia, che vive in solitudine, e guarda in cagnesco chi le si avvicina, quasi una barbona, le fa fare un viaggio a ritroso nella sua vita.
L'incontro con Anna, la straordinaria Marie Christine Barrault, una donna vecchia, che vive in solitudine, e guarda in cagnesco chi le si avvicina, quasi una barbona, le fa fare un viaggio a ritroso nella sua vita.
Luciano, un incisivo Leo Gulotta, porta il necessario per sopravvivere ad Anna, si chiede cosa vuole Giovanna dalla vecchia donna, ma forse è lui che si mostra come non è......
Il film diventa una giostra di sentimenti fra le madri: Lilia, che cerca di aiutare Giovanna alla ricerca di se stessa da lontano, la stessa Giovanna che deve gestire un'adolescente vivace e contestatrice come tutte le ragazze della sua età, e Anna, una madre dolorosa.
Mimmo Verdesca, bellissimo il suo documentario su Alida Valli del 2020, "Alida", disegna con mano leggera e profonda allo stesso tempo, l'imprevedibilità della vita e la difficoltà di essere se stessi, l'unico imperativo al quale non si può e non si deve sfuggire per vivere e non sopravvivere alla vita.
Il film è carico d'amore.
Amore che riesce a sconfiggere la sofferenza.
Si può amare, anche da lontano.
Bellissime le musiche di Germano Mazzocchetti e la fotografia di Francesco Annichiarico che "aggiungono" al film emozione e bellezza.
"Per il mio bene" è un titolo profondo: ognuno di noi sa quello che è bene per se stessi, basta cercarlo dentro di noi, non avere timore, avere il coraggio di realizzarlo.
E' meglio che sentirsi dire " per il tuo bene.......", che spesso nasconde solo superficialità ed egoismo....
Un gran bel film!
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