"Le Déluge- Gli ultimi giorni di Maria Antonietta" di Gianluca Jodice non è solo un film che racconta la prigionia di Luigi XVI e Maria Antonietta nella Torre del Tempio, dove vengono portati alla fine del 1792, ma va oltre....parla di quella che sembra l'impossibilità del potere di raggiungere un accordo nel governare.
L'impossibilità di "accordare" opinioni diverse, il 16 gennaio 1793 il Re verrà decapitato.
Maria Antonietta e Luigi XVI entrano nella Torre del Tempio con i figli Luigi e Maria Antonietta di 7 e 11 anni, Elisabetta, la sorella del re, le dame di compagnia, i servitori, che vengono tutti subito allontanati, in attesa del processo dei Rivoluzionari.
Il loro incedere è regale, regalità che presto devono abbandonare per le condizioni in cui vengono trattati.
Ma l'essere reali non li abbandona mai del tutto, è insito in loro.
Maria Antonietta, vorrebbe solo riabbracciare il suo amante, il Conte, e tratta con sufficienza il Re, suo sposo.
Ma presto il film si trasforma in un racconto più intimo: la dura situazione della prigionia mette a nudo i sentimenti fra Maria Antonietta e il Re, capaci di ritrovarsi.
La Regina non sopporta quello che a lei sembra un rifugiarsi del Re in un mondo irreale, dove racconta ai figli favole e non la realtà che stanno vivendo, ma Luigi XVI spiega: " è la mia natura...che non mi impedisce di vedere e sentire quello che mi circonda...". Il suo modo solare di vedere la realtà non gli stende un velo sugli occhi, anzi, gli permette di superare le avversità e la tragedia, così come ha sempre capito i tradimenti della moglie....
Il regista, Gianluca Jodice, con abile mano, trasforma la storia, cupa e tragica, in un incontro di anime e, con sorprendente lucidità, racconta il difficile rapporto fra diverse forze politiche, fra Rivoluzionari e Monarchia.
Un ottimo Guillame Canet, Luigi XVI, e un'intensa Melanie Laurent, conducono lo spettatore nei meandri dell Storia e dell'animo umano.
L'atmosfera tragica è perfettamente disegnata da Jodice, così come l' "umano" dei personaggi.
I bellissimi costumi di Massimo Cantini Parrini, straordinario costumista, contribuiscono al grande impatto del film sullo spettatore, alla capacità di rendere particolarmente efficace l'emozione e la tragedia di quei giorni.
Alla famiglia reale vengono anche tolte le posate per mangiare, ma Lugi XVI, non si arrende e si rivolge ai figli: " mangiamo con le mani....è più buono..."
E Maria Antonietta sorride, capisce che la positività del Re, suo marito, è giusta ed efficace.
Produttore associato del film è Paolo Sorrentino.
La Storia non sempre dice la verità, e spesso si ripete.
Un gran bel film!
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